Recensione: La piccola principessa
Trama
Quando il destino strappa Sara dalla sua amata India per portarla in un tetro collegio inglese, la bambina non si perde d'animo. Da tempo ha imparato a trarre forza dalle meravigliose storie che sa inventare... e quante nuove amiche si conquista raccontandole! Ma dopo la morte del padre, l'arcigna direttrice non ha alcuna pietà per l'orfana ridotta in miseria. Se Sara non vuole finire in mezzo a una strada, dovrà adattarsi a fare da inserviente alle sue compagne di un tempo. Giorno dopo giorno la piccola affronta difficoltà e umiliazioni con coraggio e nobiltà d'animo, come una vera principessa. Senza mai abbandonare la speranza che un giorno la sua favola possa avere un lieto fine.
Recensione:
Comprai questo libro da sola quando avevo 5 anni. Avevo risparmiato per settimane per averlo e l'avevo fatto di nascosto.
Il mio primo libro.
Aveva la copertina rosa e una bambina elegante disegnata sopra e io avevo da poco imparato a leggere e amavo le principesse.
Alla fine scoprii che Sara non era una principessa per davvero, non nel modo tradizionale. Sara era una principessa dentro.
Ci vollero tre settimane per terminare il libro, e più andavo avanti più mi appassionavo alla lettura, alle immagini che la mia mente riusciva a tirar fuori grazie a quelle parole stampate.
Odiai alcuni personaggi, ne amai altri. Mi appassionai all'india, alle storie inventate per intrattenere e posso dire con certezza che se Jo( Piccole donne) mi ha fatto prendere la penna in mano, Sara mi ha attivato la mente.
I racconti fantastici, le sue avventure, i suoi modi di comportarsi divennero parti di me.
Volevo essere esattamente come lei.
Non so se ci sono riuscita e probabilmente ho dovuto aspettare di essere più grande per capire davvero questo magnifico libro, pieno di quelli che amo chiamare "ritratti di società", ritratti di una Londra che seppur all'avanguardia mancava di sentimenti ed era grigia come quel cielo che portava come cappello, dipinti di quella Londra che alla fine non era così male.
Probabilmente non è la recensione che vi aspettavate ma ho ancora molto da imparare sa Sara, ancora tanto da imparare da qualcuno che reputava la sua vita solo un mezzo per aiutare gli altri.
-CuorediInchiostro
Quando il destino strappa Sara dalla sua amata India per portarla in un tetro collegio inglese, la bambina non si perde d'animo. Da tempo ha imparato a trarre forza dalle meravigliose storie che sa inventare... e quante nuove amiche si conquista raccontandole! Ma dopo la morte del padre, l'arcigna direttrice non ha alcuna pietà per l'orfana ridotta in miseria. Se Sara non vuole finire in mezzo a una strada, dovrà adattarsi a fare da inserviente alle sue compagne di un tempo. Giorno dopo giorno la piccola affronta difficoltà e umiliazioni con coraggio e nobiltà d'animo, come una vera principessa. Senza mai abbandonare la speranza che un giorno la sua favola possa avere un lieto fine.
Recensione:
Comprai questo libro da sola quando avevo 5 anni. Avevo risparmiato per settimane per averlo e l'avevo fatto di nascosto.
Il mio primo libro.
Aveva la copertina rosa e una bambina elegante disegnata sopra e io avevo da poco imparato a leggere e amavo le principesse.
Alla fine scoprii che Sara non era una principessa per davvero, non nel modo tradizionale. Sara era una principessa dentro.
Ci vollero tre settimane per terminare il libro, e più andavo avanti più mi appassionavo alla lettura, alle immagini che la mia mente riusciva a tirar fuori grazie a quelle parole stampate.
Odiai alcuni personaggi, ne amai altri. Mi appassionai all'india, alle storie inventate per intrattenere e posso dire con certezza che se Jo( Piccole donne) mi ha fatto prendere la penna in mano, Sara mi ha attivato la mente.
I racconti fantastici, le sue avventure, i suoi modi di comportarsi divennero parti di me.
Volevo essere esattamente come lei.
Non so se ci sono riuscita e probabilmente ho dovuto aspettare di essere più grande per capire davvero questo magnifico libro, pieno di quelli che amo chiamare "ritratti di società", ritratti di una Londra che seppur all'avanguardia mancava di sentimenti ed era grigia come quel cielo che portava come cappello, dipinti di quella Londra che alla fine non era così male.
Probabilmente non è la recensione che vi aspettavate ma ho ancora molto da imparare sa Sara, ancora tanto da imparare da qualcuno che reputava la sua vita solo un mezzo per aiutare gli altri.
-CuorediInchiostro
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