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Recensione "La Grande Fuga" by Susan Elizabeth Phillips


Verso dove si fugge quando la vita va in pezzi?
La madre di Lucy Jorik è tra le donne più famose al mondo. Per questo Lucy è abituata a tenere sempre un comportamento che non metta mai in imbarazzo la sua famiglia... almeno fino al giorno in cui la combina davvero grossa. Invece di sposare l'uomo più perfetto che abbia mai conosciuto, fugge dal suo matrimonio appena prima di raggiungere l'altare, e salta in sella a una moto sgangherata guidata da uno sconosciuto dall'aspetto rude, che non potrebbe essere più estraneo dalla sua esistenza privilegiata. E anche se Lucy continua a ripetersi che quella è solo una trasgressione momentanea, la sua si rivelerà una vera e propria fuga dalle proprie responsabilità, dalla famiglia, dalla sua stessa vita. E se la compagnia di uno sconosciuto renderà tutto più intrigante, Lucy si troverà ad affrontare tutte le emozioni che ha sempre nascosto e che le porteranno un sacco di guai, ma che le daranno la forza di (ri)cominciare qualcosa di nuovo.
La Grande Fuga è un romanzo che parla di crisi, di dolore, dell'affrontare i propri demoni, della fuga come gesto estremo quando la propria esistenza sta un po' troppo stretta, e del fuggire come atto codardo quando non si ha abbastanza coraggio da restare e combattere. È anche la storia del fondo del baratro, della non accettazione di se stessi, del non riuscire a perdonare e dell'importanza dell'imparare a farlo, del coraggio di ricominciare, del conoscere chi si è, e molto ancora.
Susan Elizabeth Phillips, una delle maestre della narrativa femminile internazionale e scrittrice pluripremiata, riesce a introdurre e presentare diversi personaggi, ognuno con la sua esistenza complicata, i propri demoni da affrontare e un unico grande bisogno: ricominciare a vivere, e questa volta per davvero. Con la sua penna, capace di commuovere, divertire, insegnare ed emozionare, con la solita dolcezza e delicatezza, ma senza mai rinunciare al suo tocco d'ironia, l'autrice ci racconta di donne, uomini e ragazzi che conoscono il dolore, la solitudine, le difficoltà profonde, e/o che sono vittime di scelte profondamente sbagliate. Persone che si trovano ad affrontare se stessi, ciò che sono e che sono diventati, e le loro esistenze in crisi, e che hanno una sola possibilità: trovare il coraggio, la forza, e imparare a lottare per costruire qualcosa di nuovo, di migliore. La propria felicità.
De La Grande Fuga ho adorato praticamente tutto: la trama, che cattura fin da subito, i personaggi, ognuno con qualcosa da insegnare e un proprio spessore, la capacità dell'autrice di creare e raccontare una storia che in sole quattrocento pagine riesce a racchiudere più storie, temi anche complessi trattati con dolce delicatezza, le esistenze di diverse persone che si intrecciano donando ogni volta qualcosa di nuovo all'altro, il dolore, la speranza, le lacrime e la felicità.
Susan Elizabeth Phillips conferma la qualità della sua penna, e ci regala un romanzo che può sembrare unicamente una lettura leggera, ma che nasconde molto, molto di più.
Buona lettura!



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