Recensione " Io viaggio leggera" by Clara Bensen
È una calda domenica di agosto, una di quelle mattine in cui l'intera città ha ceduto al dolce richiamo del mare, ed eccoci tutti qui, schiacciati nelle nostre macchine bloccate nell'infinita fila verso la spiaggia, a boccheggiare sotto il sole cocente. Ed è nello snervante momento in cui litighi con le frequenze per trovare una canzone decente, che ha inizio la mia avventura con questo libro, quando alla radio viene trasmessa l'intervista di una certa Clara Bensen, scrittrice texana. Da due anni Clara gira il mondo con Jeff in una serie di avventure luggage-less e viaggi improvvisati. Io viaggio leggera è il racconto di come tutto questo è iniziato.
Clara Bensen si è appena ripresa da un crollo emotivo ed esistenziale quando decide, quasi per scherzo, di iscriversi a un sito di incontri online; dove, dopo una serie di tentativi andati a male, conosce Jeff. Si frequentano da pochissimo quando lui le propone una sfida: partire insieme, tre settimane in giro per l'Europa con un solo punto fisso, il volo d'andata per Istanbul e quello di ritorno da Londra. Tutto senza bagagli, solo i vestiti che indossano, uno spazzolino e il cellulare. E niente prenotazioni in hotel, niente piani, niente itinerari prestabiliti. Questo viaggio è per Clara e Jeff un esperimento bizzarro, nel tentativo di rispondere a domande importanti: può un sentimento esistere senza vincoli? È possibile amarsi al di là delle etichette? Tre settimane, un solo vestito, otto nazioni, zero valigie. Un racconto minimalista di amore e viaggi.
No Baggage (titolo originale dell'opera) è un romanzo d'esordio, ed è bellissimo vedere come, nello stile dell'autrice, questo non si noti per niente. Nessuna penna tintinnante o incerta, nessuna sbavatura data dall'inesperienza, nessun "si, bello, però..." . La scrittura del libro è ben equilibrata, piacevole, scorrevole, capace di catturare l'attenzione, facendo appassionare il lettore, e di farlo interrogare a fondo, senza mai perdere la sua armonia, senza imporsi con prepotenza. Questo è un romanzo che riesce a raccontare una storia, a far sognare di viverla, e al contempo a scaldare il cuore, a calmare dolcemente l'anima, e ad assicurare che, nonostante (e anche grazie a) tutto, ogni cosa andrà bene.
Per una volta, inoltre, mi trovo totalmente entusiasta del titolo italiano: Io viaggio leggera. Dubito sia possibile traduzione migliore. Io viaggio leggera non si riferisce unicamente al fatto che i due protagonisti partono con praticamente niente con sé; ma proprio questo è il fulcro: leggera. La vita di Clara si è disfatta, e lei è precipitata nel baratro, nel momento in cui ha capito che l'esistenza stessa è fragile e imprevedibile, e non un percorso a tappe lineare e ben definito. E se sembra più logico pensare che sono le solide certezze ciò di cui si ha più bisogno per vincere questo costante terrore; l'autrice dimostra il contrario. Non sono i progetti o le costrizioni sociali a salvarci, ma la libertà e il lasciarsi andare, la leggerezza. Accettare che il mondo è proprio questo, instabile e imprevedibile, e che il segreto per vivere e per viverlo è proprio questo: un passo alla volta, seguendo il proprio istinto, senza progetti o programmi, ma qui e ora.
Io viaggio leggera è un piccolo miracolo portatomi dal cielo quando ne avevo più bisogno, il libro giusto al momento giusto, la forza e il coraggio per affrontare questa delicata, caotica meraviglia che si chiama vita.
Buona lettura!
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