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Recensione: Glass di Daniela Ruggero


 Buongiorno Specchietti e bentornati!

Oggi vi parlerò della mia più recente lettura, Glass, di Daniela Ruggero, ultimo volume della serie Gray, una serie dark romance incentrata sulla criminalità di Detroit.

Ma vediamo un po' di cosa parla il romanzo:

TRAMA

Evan.

Sono passati quindici anni dall’ultima volta che il mio cuore è appartenuto a una donna.
Quindici anni dal tradimento dell’unica che abbia mai amato.
Quindici anni che non la vedo.
Non ero pronto alle emozioni che mi avrebbe suscitato la sua presenza.
Non ero pronto alla sua bellezza devastante.
Non ero pronto a innamorarmi di nuovo, ma per lei sarei disposto anche a morire.
Lei è Inferno e Paradiso, ma soprattutto, lei è l’unica erede di Ryan Miller.



Allora, Specchietti, io ho un problema. Non amo i dark romance.
Per me l'amore è un sentimento positivo, che guarisce le ferite, non le provoca. Quindi i rapporti tossici che vengono descritti nei dark romance non rientrano proprio nei miei gusti. 
Però... 
Io amo Evan Turner.
L'ho amato sin da quando ho letto Ash e anche se è un criminale, un assassino a sangue freddo disposto a tutto per il suo capo, al quale è legato da un rapporto che definire morboso è dire poco, io lo amo.
Cosa dice questo di me e della mia coerenza? Mmh...
Ma veniamo a noi. Sono passati vent'anni dal finale del primissimo volume della serie, che vedeva protagonisti Ryan Miller e Allyson, e di cose nei volumi seguenti ne sono successe talmente tante che sarebbe impossibile elencarle tutte. Quella più importante, però, è che dalla relazione tra Ryan e Allyson è nata una bambina.
Ora la bambina è cresciuta, ha vissuto un po' con la madre in Messico, ma ha sempre desiderato tornare a Detroit con il padre, che lei accetta per ciò che è e che ama senza riserve. Dopo una vacanza studio di due anni a Londra, Grace Miller fa dunque ritorno a Detroit, dalla sua famiglia. La permanenza a Londra è servita per proteggerla dai nemici del padre, ma ora che le acque sembrano essersi calmate, lei è pronta per ricongiungersi al mondo a cui appartiene.
A far parte di quel mondo c'è anche Evan. Il soldato muto, il braccio destro di Ryan, un uomo senza il quale lo stesso Ryan non saprebbe, né vorrebbe vivere. E quando Grace, ormai ventenne, ritorna a Detroit, lui non riesce a fare a meno di vederla con occhi diversi, perché non è più una bambina, ma una donna. Una donna bellissima, che conosce il suo mondo e lo accetta, ma che, allo stesso tempo, è un'anima pura. Ed Evan che, a differenza del suo capo, per quanto spietato, è in grado di provare amore, non può fare a meno di perdere la testa per lei.
Nemmeno Grace è indifferente al fascino di Evan, ovviamente (ma come si fa a essere immuni a Evan, scusate?) e tra momenti passati insieme e sguardi complici, tra i due inizia una relazione segreta (neanche poi tanto, visto che Ryan Miller sa sempre tutto, anche quello che avete mangiato tutti voi a colazione).
E cosa succederà quando il diavolo della 8-Mile scoprirà che il suo soldato muto va a letto con la sua preziosissima figlia? Dovete scoprirlo leggendo questa storia.
Cosa mi è piaciuto di questo romanzo (a parte Evan)?
Ho apprezzato molto il personaggio di Grace. Si dimostra una ragazza cazzuta e forte, degna figlia di suo padre, ma con un'anima che risplende illuminando tutto il marcio che la circonda. Grace è allo stesso tempo timida e decisa, sa ciò che vuole e ama senza riserve, con tutto il cuore. Leale e coraggiosa, è una protagonista che mi ha colpito profondamente.
Un'altra cosa che ho trovato molto interessante è stato il cambiamento di Ryan. Partiamo dal presupposto che rimane uno psicopatico con il grilletto facile, ma osservarlo mentre si muove a passi incerti nei panni di un padre, a suo modo, è stato parecchio divertente.
La cosa, però, che mi ha colpito più di ogni altra e che, sono sincera, mi ha lasciato un po' sotto shock, è stato il rapporto tra Ryan ed Evan.
Non posso dire molto, se non che questi due personaggi hanno un legame forte, fatto di lealtà e condivisione e Grace lo accetta senza riserve. Lei è consapevole di ciò che quei due sarebbero disposti a fare l'uno per l'altro e non lo trova strano o sbagliato. Questa è la grande differenza tra lei e sua madre ed è per questo che Grace è l'unica donna che avrebbe mai potuto stare al fianco di Evan.
Daniela è sempre molto brava a delineare questi personaggi moralmente grigi e a farti entrare nella loro testa; lo fa talmente bene che il lettore riesce persino a comprenderli, a capire cosa li spinge a determinati comportamenti e, in men che non si dica, ci si ritrova a pensare come loro senza neanche sapere come, o perché. Personalmente credo che questa sia una dote davvero molto importante per un autore.
L'unico appunto che mi sento di fare riguarda l'esperienza vissuta da Grace nel corso del romanzo. Avrei preferito che venisse dato più spazio alla ripresa della protagonista perché l'impressione che ho avuto leggendo è che si stata trattata in modo un po' sbrigativo in termini di tempo. 
Per il resto, ho apprezzato molto questa storia, più delle precedenti, e non posso che assegnare a Glass quattro specchi e mezzo e rinnovare il mio amore imperituro per Evan. 


Alla prossima recensione, Specchietti!
La vostra 







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