Review Tour: Knockout di Marirosaria Guarino e Annamaria Bosco
Lei è un frutto proibito.
Basta un assaggio, e sarò perduto per sempre.
Mi chiamo Adam Harris, molti
non mi considerano esattamente un bravo ragazzo. E in effetti non lo sono. Non
del tutto. Perché la vita fa schifo e l’unico modo che conosco per riscattarmi
è prendere a pugni le persone. La kickboxing mi ha dato un’opportunità e io
sono deciso a coglierla. Ma Allison è il mio punto debole. So che non è una
buona idea. È troppo pulita per me. Eppure, dal primo momento in cui l’ho
vista, non ho fatto altro che pensare alle mie mani su di lei. La madre mi ha
minacciato: non devo avvicinarmi. Ma più mi si dice che non devo fare una cosa,
più voglio farla...
Devo togliermelo dalla testa.
Posso avere di meglio.
Sono Allison Woods. Dicono
che io sia stata baciata dalla fortuna. Bella. Ricca. Buona famiglia. Ma la
vita dorata non è piacevole come può sembrare dall’esterno. Sono stufa di dover
seguire tutte le assurde regole di mia madre. Soprattutto quella di non
frequentare Adam. In realtà il primo incontro non è stato dei migliori, ma
diciamoci la verità: quale ragazza potrebbe resistere al suo fisico scolpito?
Credevo fosse solo attrazione fisica, ma averlo vicino scatena in me istinti
pericolosi. Potrei finire nei guai. Eppure, l’idea mi stuzzica...
Salve Specchietti!
Oggi il Blog partecipa al Review
di Knockout, il nuovo sport romance di Annamaria Bosco e Mariarosaria Guarino,
uscito pochi giorni fa.
Già conoscete la mia passione
per gli sport romance, perciò non potevo proprio perdermelo!
Adam e Allison sono due ragazzi universitari
che, all’apparenza non hanno proprio nulla in comune.
Lei ricca e facoltosa, bella,
con tutte le porte aperte per il suo futuro e un grosso cognome da portare.
Lui un ragazzo umile, un
ragazzaccio, a dire il vero, che si diverte a tirare pugni, Don Giovanni da
strapazzo, sempre a un passo dalla prigione…
Ma in questo romanzo niente è
come sembra. E per capirlo e apprezzarne ogni sua sfumatura bisogna buttare via
tutti i pregiudizi.
Entrambi i personaggi sono
due universi da scoprire. Ed entrambi hanno bisogno di riscatto.
Adam trova la sua ragione di
vita in palestra, l’unico luogo in cui si sente accolto, giusto. L’unico luogo
in cui può sfogare la sua rabbia verso una vita difficile, dove ogni
possibilità gli viene negata.
Allison cerca riscatto nei
confronti della madre che ha già studiato un piano per il suo futuro e non
ammette colpi di testa. Ma Allison si vuole sganciare da quelle costrizioni e
vuole vivere la sua vita a modo suo.
Due caratteri forti che si
scontrano per caso e da quel momento, in un modo o nell’altro, con le scuse più
banali, iniziano a cercarsi.
Piano piano, diventano l’uno
l’angelo custode dell’altro e sebbene entrambi pensino che sia del tutto
sbagliato, continuano a ritagliarsi del tempo per stare insieme.
Era diversa da tutte le altre, come se quel luogo non
fosse il suo posto, e spiccava in quel contesto come in un disegno fatto a
carboncino sul bianco della tela.
Sono come due calamite e vanno a fuoco ogni volta che si
sfiorano.
Ma per quanto tempo i segreti potranno rimanere tali?
Una storia d’amore dolcissima, dove sport, passione amore e
un pizzico di angst sono in perfetto equilibrio.
Ho amato moltissimo la grinta di Allison, una ragazza pronta
a tutto per inseguire la sua strada, che non si fa mettere i piedi in testa da
nessuno.
Ho stra-adorato la dolcezza di Adam e al tempo stesso la sua
rudezza, la sua cattiveria sul ring, il suo fascino.
Un uomo sotto tutti i punti di vista, uno di quelli che
sicuramente vorrei al mio fianco.
Un romanzo che scorre via come l’acqua, dove lo sport è
coprotagonista e ha un valore immenso: diventa speranza e voglia di farcela. Perché
sì, alle volte la vita è dura, ma se ci credi davvero, le cose possono
cambiare.
Lo stile di entrambe le autrici è perfetto e si alternano in
modo pazzesco nella narrazione.
Annamaria e Mariarosaria, complimenti! Avete sfornato un
altro gioiellino!
Vi assegno 5 specchi e vi ringrazio per la possibilità che
mi avete dato e per la fiducia!
Grazie!
Io vi saluto, Specchietti, e vi do appuntamento alla
prossima lettura,
vostra,
Mil Palabras
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