Recensione "Rolando del Camposanto, due fantasmi da salvare" by Fabio genovesi


Rolando vive nel cimitero, insieme allo zio che fa il guardiano. Ne esce solo per andare a scuola, dove i compagni lo evitano, e non ha amici, a eccezione di un merlo di nome Cip. Quando un giorno tra le lapidi appaiono i cugini Marika e Mirko Gini, Rolando trova due amici della sua età. Ma i cugini Gini sono dei fantasmi e presto spariranno per sempre nel Grande Buco. Per salvarli , Rolando deve addentrarsi sul Monte Pupazzo, fino al buio nero, per trovare la Cosa Rossa entro la mezzanotte del giorno dopo, quando sarà anche il suo compleanno. Il viaggio insieme a Cip attraverso la natura incontaminata si trasforma in un'impresa clamorosa, in compagnia di personaggi indimenticabili: un robivecchi sbandato, un cacciatore strabico,una femmina di cinghiale elegante e raffinata, e una bambina selvatica che si fa chiamare Tigre e vive nei boschi. Età di lettura: da 6 a 9 anni.

Cari lettori,
Quest'oggi vi propongo un libro che è rivolto ai più piccini, ma che è in grado di arrivare anche al cuore degli adulti: Rolando del Camposanto (due fantasmi da salvare).
Rolando è un bambino silenzioso, pieno di fantasia, che già dalla tenera età ha dovuto affrontare situazioni e dolori molto più grandi di lui. È orfano di entrambi i genitori e vive con lo zio, custode del camposanto. I suoi compagni di classe pensano che sia strano, non vogliono giocare con un bambino che vive in quel posto paurosissimo e, perciò, il suo unico amico è Cip, un merlo che lo stesso Rolando ha salvato da una brutta caduta dal nido e, d'allora i due, non si sono più separati.
Tutto è destinato a cambiare quando, una sera come tante, giocando a palla tra le tombe, conosce i Cugini Gini, due bambini fantasma. Grazie a questo strano incontro, Rolando comincerà un viaggio all'insegna dell'avventura e della fantasia, esplorando nuovi mondi e facendo amicizia con tante persone e creature stranissime!

Ho trovato questo romanzo molto adatto per la fascia d'età alla quale è rivolto. L'autore sa perfettamente come catturare l'attenzione e la curiosità dei bambini: ha l'abilità di parlare come loro, i dialoghi e i pensieri di Rolando ne sono la prova, mantenendo, però, uno stile fresco, ricco e divertente anche per gli adulti.
Ho trovato molti spunti di riflessione durante la lettura, ad esempio l'emarginazione, il concetto di perdita, ma anche il viaggio attraverso la fantasia, spunti che magari potrebbero essere motivo di discussione in una classe o anche a casa, leggendo questa storia assieme ai propri piccoli!

Un romanzo che consiglio sicuramente ai nostri giovani lettori, riccodi elementi che sicuramente li conquisteranno!
5 specchi per Rolando e il suo gruppo di amici strambi.

Vi auguro buona lettura,
A presto,
Mil Palabras



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