Review Tour: Non te l'ho mai detto di Marialuisa Gingilli
Salve, specchietti!
Oggi il blog partecipa al Review Tour di Non te
l’ho mai detto, secondo e conclusivo volume della Under the Irish
Sky Series della nostra Irish Girl, Marialuisa Gingilli, edito DZEdizioni.
Potevamo lasciarci sfuggire l’occasione di scrivere una
recensione doppia? Ovviamente no. Vediamo insieme la trama del romanzo e poi
cediamo la parola alle nostre Iron Princess e Mil Palabras.
Trama:
Rendere orgoglioso suo padre è sempre stato il più grande
desiderio di Joshua Doherty e per quello ha dovuto sacrificare molto, in primis
i suoi sentimenti per Margherita.
Almeno questo è quello che si è sempre raccontato.
A distanza di un anno dall'addio alla bella italiana, però,
la morte di nonna Patricia lo spingerà, assieme a sua cugina Susanna e i loro
amici, in un nuovo viaggio tra l'Irlanda e l'Italia, sulla strada che collega
Sligo, Derry e Roma.
Ricordi riaffiorati dal passato, segreti, bugie e un bambino
da ritrovare riavvicineranno fisicamente Joshua e Margherita.
Eppure, un cuore spezzato è difficile da risanare e dare di
nuovo fiducia a chi ti ha fatto del male lo è ancora di più.
Abituato da sempre a celare le proprie emozioni, Joshua sarà
in grado di trovare le parole giuste per riconquistare la donna che ama?
A volte le persone tornano semplicemente per restare.
Cari specchietti, non vedevo l’ora di potervi parlare finalmente
di questo romanzo. Chi mi conosce sa che Joshua Doherty è uno dei miei
personaggi librosi preferiti in assoluto. Dopo una conclusione non proprio
felice del primo romanzo della dilogia, “Solo per me”, con un gesto che gli ha
fatto meritare il soprannome dei fan (e non solo) di “troio”, torna in questo secondo
volume da protagonista (sì, Margherita, lascia spazio all’enorme ego di Mr.
Doherty).
Il romanzo si apre con un funerale. L’autrice ci dice fin da
subito quale sarà il tono della narrazione. Perché nonostante diverse scene dal
tono molto spensierato e certi passaggi talmente divertenti da farti piegare in
due dalle risate, le pagine di questo libro ti parlano dritte al cuore.
D’altronde, avevamo già visto in “Solo per me” come l’autrice non esiti a
toccare tematiche delicate, come la violenza domestica. Qui facciamo un passo
oltre, andiamo a disturbare argomenti complessi come aborto e adozione,
incontriamo storie di vita che vanno al di là della semplice pagina scritta,
situazioni che potrebbero facilmente coinvolgere il nostro vicino di casa, un
amico o, addirittura, nascondersi nella nostra stessa famiglia. Il tutto viene
trattato da Marialuisa in maniera delicata, senza risultare morboso o “troppo”,
ma dandoci la giusta misura dei sentimenti coinvolti.
Ecco, forse sono proprio i sentimenti i veri protagonisti di
questa storia. Quel “Non te l’ho mai detto” presente proprio nel titolo, quelle
parole che Joshua si ostina a tenere chiuse in un cuore che ha troppo paura di
aprirsi. Di aprirsi all’amore. Di aprirsi a Margherita.
“Certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano”, canta Venditti. E l’amore tra Margherita e Joshua è uno di quelli. Quanto puoi odiare a lungo una persona per averti fatto soffrire? Quanto tempo ci vuole per tornare a fidarsi di nuovo? Come fai a capire che cosa provi realmente per una persona che, nonostante tutto, continua a essere sempre nei tuoi pensieri?
“Ancora piegata sulle ginocchia, alzai la testa di scatto, verso la persona che a quel punto mi era di fronte. E fu la mia fine. Il sorriso si spense sulle mie labbra e non fui capace di distogliere l’attenzione dagli occhi verdi che si erano fissati sui miei. Quegli occhi che avevo amato e che speravo non dovessero mai più essere la mia rovina.”
Avevo già letto “Non te l’ho mai detto” nella sua versione
self, ma, nonostante conoscessi già il mistero che sta alla base del romanzo,
ho assaporato ogni pagina. Le emozioni provocate dalla lettura sono intense e
ti rapiscono dall’inizio alla fine. La seconda lettura, poi, permette di notare
dettagli, frasi, situazioni, che alla luce del finale acquistano nuovo
significato.
Proprio la seconda lettura mi ha permesso di rivalutare la
figura di Christian. Il fratello maggiore che all’inizio sembra stronzo e che
vorresti prendere a ceffoni (per non dire altro), si ammorbidisce man mano che
si va avanti con la lettura, facendoci conoscere il suo vero “io” e
dimostrandosi, alla fine, un ottimo fratello maggiore. E per chi volesse
saperne un po’ di più, l’edizione cartacea contiene il racconto extra “Storie
di Greg senza h e M&M’s che non sono caramelle” proprio su di lui.
“Non te l’ho mai detto” è la degna conclusione di una dilogia
iniziata bene e proseguita anche meglio. Un romanzo intenso che entra di
diritto nel mio personale Olimpo di libri preferiti e a cui non posso che
assegnare lo specchio speciale.
Ringrazio l’autrice e la casa editrice per la copia del
romanzo e passo la parola a Mil Palabras per la sua recensione.
Alla prossima,
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