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Recensione: The Marvels

Salve, specchietti!

I nostri cari Marvel Studios sembrano iperattivi in questi giorni. Mente fioccano uno dopo l’altro trailer di roba che si preannuncia interessante (la serie di Echo e la seconda stagione di What If) e stiamo ancora cercando di assimilare la conclusione della seconda stagione di Loki (di cui vi parlerò nei prossimi giorni), oggi parliamo dell’ultimo film arrivato al cinema: The Marvels.

Carol Danvers (Captain Marvel) torna in possesso della propria identità sottratta dai tirannici Kree, vendicandosi dell’Intelligenza Suprema. Ne nascono, però, conseguenze inaspettate: Carol si ritrova sulle spalle il peso di un universo destabilizzato. Quando viene incaricata di entrare in un buco nero anomalo collegato a un rivoluzionario Kree, i suoi poteri si intrecciano con quelli di una fan accanita di Jersey City, Kamala Khan, nota come Ms. Marvel, e con una lontana nipote, ora astronauta della S.A.B.E.R., Monica Rambeau. Questo trio inedito, “The Marvels”, si allea per salvare l’universo.

Pochi film riescono a dividere l’opinione pubblica come i cinecomics, specie quelli degli ultimi anni. Con pochissime eccezioni come Guardiani della Galassia Vol. 3 e Spider-Man: Across the Spiderverse (di cui trovate le recensioni rispettivamente qui e qui), quest’anno sembra essere votato alla mediocrità (e non solo quest’anno).

E The Marvels non fa eccezione.

Ho sentito in giro opinioni terribili riguardo al film e i risultati al box office non sono di certo incoraggianti, ma, secondo la mia modesta opinione, The Marvels è ben lontano dall’essere un brutto film. Il problema è che è anche ben lontano dall’essere un film eccezionale…

Sono andata in sala senza grandi aspettative, complice anche l’aver totalmente ignorato gli ultimi spot e soprattutto l’ultimo trailer (Marvel, mi sa che dobbiamo un attimo rivedere le strategie di marketing perché se vuoi portare la gente in sala usando solo la post credit poi non ti sorprendere se la gente rimane delusa). Devo dire che mi sono divertita tantissimo. In certe scene ero piegata in due e ridevo fino alle lacrime.

Finalmente i Marvel Studios cominciano a collegare i vari prodotti che dopo Avengers: Endgame sembravano tutti un po’ a sé stanti. The Marvels, infatti, nasce come sequel formale di Captain Marvel, ma in esso convergono anche Wandavision con il personaggio di Monica Rambeau e, soprattutto, Ms. Marvels con Kamala Khan, di fatto trasformandolo in un film corale.

E menomale.

Perché, come già dimostrato nel primo film, Captain Marvel non riesce a reggere un film da sola. Nel primo film, infatti, era Nick Fury a reggere tutta la scena. Qui ci pensa Kamala. Da ultima arrivata non solo nell’MCU, ma addirittura nel megamondo di Hollywood, Iman Vellani riesce a rubare la scena al premio Oscar Brie Larson. Adoro il suo personaggio e adoro il suo essere naturale (se leggete qualcosa sul suo conto, scoprirete che Iman Vellani è così esageratamente fan anche nella vita vera). È la parte comica ma anche quella riflessiva del team. Quella che più si dispiace del non riuscire a salvare tutti, quella che riesce a far collaborare Carol e Monica che non si parlano da anni.

Sono riuscita a rivalutare anche Monica, che non mi aveva convinta del tutto in Wandavision. Qui mette in luce non solo i suoi poteri, ma anche il suo cervello (sì, io sono storicamente #teamTony quindi per me cervello batte i muscoli). E ammettiamolo che da quando Tony non c’è più e Bruce è diventato… beh, non è la sede giusta per parlare del crollo del personaggio di Hulk… che sentivamo quasi la mancanza di un supereroe con QI fuori dal comune (Reed, ti stiamo aspettando).

The Marvels attinge da Ms. Marvel non solo per il personaggio di Kamala Khan, ma anche per il suo fantasticare ad occhi aperti (l’introduzione sul suo personaggio è una delle scene migliori del film) e la famiglia Khan. Muneeba riesce addirittura a rubare la scena a “Nicholas”. Le scene che coinvolgono lei, Yusuf e Amir sono in assoluto le più divertenti e quando interagiscono con i cuccioli di Flerken la cosa diventa talmente surreale da non poter non amare il tutto. L’unica cosa che mi ha fatto storcere il naso in merito ai Khan è che ho notato un cambiamento in Amir. La moglie viene a malapena citata (cosa assurda perché viveva in quella casa anche lei) e lo stesso Amir viene vestito più all’occidentale mentre nella serie era quello più fedele ai dettami arabi, già a partire dall’abbigliamento.

Ho preferito in generale la prima metà del film alla seconda, in particolar modo per quello che riguarda i combattimenti. Paradossalmente, mi è piaciuto di più il primo combattimento, in cui Carol, Kamala e Monica si scambiano casualmente e portano avanti contemporaneamente tre combattimenti diversi, che lo scontro finale con il villain, quando hanno imparato a sfruttare lo scambio a loro vantaggio.

Ovviamente, però, questo film, ha anche dei difetti. E alcuni molto grossi. Come per esempio la villain, una dei cattivi peggiori e più anonimi dell’intero MCU, destinata a finire nel dimenticatoio con l’elfo oscuro di Thor: The Dark World e diversi altri. È il classico villain che fa le cose sbagliate per le giuste motivazioni. Non l’ho mai percepita come una reale minaccia, non ha carisma e neanche l’interpretazione di Zawe Ashton mi ha fatto impazzire (tutto molto ironico considerando che Zawe è la compagna del miglior villain dell’MCU).

Un altro difetto è la pressocché totale assenza di collegamenti con la serie Secret Invasion, quella che, in teoria, doveva essere la più collegata. Il difetto, comunque, rimane di Secret Invasion (e potete leggere che cosa ne penso in merito qui) perché, a differenza sua, The Marvels almeno rimane collegato all’MCU.

Una parte che non mi è proprio piaciuta, invece, è quella che riguarda Aladna. Non solo per la parte musical (e lo dice una che non sa stare più di 24h senza ascoltare la colonna sonora di qualche musical), ma per tutta la gestione. Sembra più una tappa per fare un cambio costume. Arrivano, portano la guerra… e se ne vanno. Così. Infischiandosene della sorte del popolo di Aladna (e menomale che è uno dei popoli più cari a Carol Danvers). È stata talmente veloce che non sono neanche riuscita ad apprezzare l’interpretazione di Park Seo-joon.

Per quanto riguarda le post-credits (in realtà una pre-credit e una mid-credit), mentirei se dicessi che non mi hanno gasato. Soprattutto la prima, la seconda me l’aspettavo già un po’ di più. Di certo, però, non sono andata al cinema per quelle (e ho cercato di tenermi più lontano possibile da tutti gli spoiler in merito). Il problema, però, è che, come tante altre post-credit degli ultimi anni, anticipano della roba che ancora non è stata annunciata. I Marvel Studios stanno lanciando tanti sassolini ma dovrebbero cominciare a tirare le fila di tutto quello che hanno sul tavolo. The Marvels sembra indicare che ci stiamo muovendo in questa direzione. Speriamo che venga mantenuta.


Assegno a questo film 4 specchi e vi do appuntamento alla prossima recensione che, probabilmente, sarà la seconda stagione di Loki.

Alla prossima,

-IronPrincess



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