Recensione: Baymax!

Salve, specchietti!

Oggi sono qui per parlavi di Baymax!, la serie sull’omonimo assistente sanitario protagonista di Big Hero 6, in streaming su Disneyplus.


Con “Baymax!” la Walt Disney Animation Studios torna nell’immaginaria città di San Fransokyo dove l’affabile, inimitabile, assistente sanitario gonfiabile, Baymax (voce originale di Scott Adsit), è pronto a fare ciò che è stato programmato a fare meglio: aiutare gli altri. La serie in sei episodi, incentrati con leggerezza su temi di assistenza sanitaria, ci presenta dei personaggi straordinari che hanno bisogno dell’approccio distintivo di Baymax alla guarigione più di quanto non si rendano conto. Ideati da Don Hall e prodotti da Roy Conli e Brad Simonsen, già autori del film premio Oscar 2014, “Big Hero 6”, gli episodi di questa nuova serie sono diretti da Dean Wellins (Eps 1,2,6), Lissa Treman (Ep 3), Dan Abraham (Ep 4) e Mark Kennedy (Ep 5).


Miei cari specchietti, se avete pianto, se avete riso ma soprattutto se avete amato “Big Hero 6”, allora non potete assolutamente perdervi questa serie. Sei miniepisodi da una decina di minuti ciascuno vi guidano nella vita di tutti giorni del nostro amato assistente sanitario che deve occupare il tempo, facendo ciò per cui Tadashi l’ha programmato, ovvero aiutare la gente, mentre Hiro è impegnato con le lezioni del college.

Di questi sei episodi, i primi cinque seguono una struttura tutto sommato simile: qualcuno si fa male, Baymax arriva e fornisce i suoi servizi. Il tenero operatore sanitario, però, non si limita a curare il corpo, ma, cosa molto più importante, riesce a toccare l’animo del suo paziente e a dire esattamente ciò che lui o lei ha bisogno di sentire. Il tutto, ovviamente, condito con la tipica comicità di Baymax.

Nell’ultimo episodio, invece, è Baymax quello a cui serve aiuto e saranno proprio i suoi pazienti a dargli una mano.

Alcuni degli episodi toccano delle tematiche molto importanti, ma sempre con la delicatezza tipica della Disney. In particolar modo mi ha colpito il tema del terzo episodio, ovvero il ciclo mestruale. Un argomento che oggi viene considerato ancora tabù, benché perfettamente naturale, viene qui trattato con il distacco tipico di un medico ma allo stesso tempo sottolineando le paure e i dubbi di una giovane ragazza che si trova ad affrontarlo per la prima volta.

Il miglior personaggio della serie, però, a parte Baymax è, a mio avviso, la vecchia Kiko che si finge burbera, confonde perfino il nome del nostro operatore sanitario, ma che in fondo ha soltanto bisogno di affetto, esattamente come gli altri.

Il tocco geniale, infine, è dato dai continui richiami a molte delle situazioni più divertenti del film, in quel mix di risate genuine e momenti seri che ci hanno già conquistato il cuore con il Classico Disney.

Assegno quindi lo specchio speciale a questa miniserie, nella speranza di poter rivedere al più presto i Big Hero 6 – e Baymax in modo particolare – in azione.


Alla prossima,



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