Review Tour: Invisible Sun di Elle Eloise (Recensione doppia)
Recensione di Mil Palabras:
ROOMMATE TO LOVERS ROMANCE -
ROMANZO AUTOCONCLUSIVO
Mi sentii improvvisamente
esausto, sconfitto. «Non volevo una storia di sesso, Fiona.»
«E cosa volevi?»
Scrollai le spalle.
«Baciarti.»
Mi appoggiai allo stipite
della porta della mia stanza e incrociai le braccia.
«Volevo baciarti. E quando
l’ho fatto ho voluto farlo ancora. E ancora. E ancora.» Deglutii, senza fiato.
«Ti è mai capitato che un singolo bacio ti desse la sensazione di cadere dentro
qualcuno? Sono volato giù da una cascata, Fiona, e adesso sono immerso
nell’acqua fino al collo.»
Per lei, Edo è un vero eroe:
come altro definire qualcuno che salva la vita di un bambino, per poi
dileguarsi senza pretendere nemmeno un grazie? Lei prova da subito una profonda
fiducia nei suoi confronti, ricomincia a credere che nelle persone possa
nascondersi un sole invisibile che le sprona a fare la cosa giusta, a non
perdere la speranza, a cercare germogli anche in terreni poco sani. Si fida
così tanto di quell’introverso ragazzo con il volto ferito, da convincerlo ad
affittarle una stanza del suo appartamento e a farla entrare nel suo piccolo
mondo, fatto di abitudini inattaccabili, di dolorosi ricordi e di ragazze senza
volto alle quali non cede mai il suo cuore.
Al primo incontro, lui
paragona Fiona a un fastidioso folletto invadente, con un sorriso che emana la
luce del sole, non per questo innocuo. Quando, durante una notte fatta di tuoni
e di fulmini, lei ricompare proprio davanti a casa sua, fradicia di pioggia,
lui non vede più soltanto il sole. Trova due lune fluorescenti al posto degli
occhi, capaci di emanare pericolosi sortilegi d’amore e di fargli compiere
azioni inaspettate. È così che Fiona entra nella sua vita fatta di schermi e di
cancelli, di una casa vuota che ha congelato il passato e di lenzuola che hanno
visto più ragazze che lavaggi. Lui non ha tempo per i sentimenti, non ha il
cuore per l’amore. Eppure, inevitabilmente, il suo universo comincia a
popolarsi di piante magiche che si arrampicano sui palazzi, di piccole lune che
fingono di essere occhi e di liane d’oro che nascondono segreti.
Dopo la serie “How to
disappear completely” e l’autoconclusivo “Close to me”, Elle Eloise torna con
“Invisible Sun”, travolgente storia d’amore che fiorisce fra le mura di un
vecchio appartamento torinese, quando un ragazzo e una ragazza decidono di
aprire il loro cuore l’uno all’altra.
Ciao Specchietti!
Questo venerdì il blog
partecipa al Review Tour di Invisible Sun, il nuovo romanzo di Elle Eloise. Chi
conosce e segue il nostro blog sicuramente già la conosce, ne abbiamo parlato
spesso nei nostri articoli e anche oggi siamo presenti con la nostra recensione
doppia curata da me, Mil Palabras e Irish Girl.
Invisible Sun è un romanzo
autoconclusivo e autopubblicato, lo trovate su Amazon assieme alla How to
disappear completely e a Close to me (vi consiglio vivamente di leggerli,
trovate tutte le recensioni sul blog). Elle Eloise si misura con un romance,
roommate to lovers che metterà a dura prova le vostre emozioni e le vostre
lacrime, trascinandovi in un vortice che vi lascerà ritrovare la pace solo dopo
la parola fine, forse. Eh già, perché, come dico sempre quando parlo di questa
autrice, i suoi personaggi sono talmente reali e vivi che, man mano andrete
avanti con la lettura, balzeranno fuori dalle pagine, diventeranno vostri amici
e tiferete per loro, soffrirete con loro come se davvero fossero i vostri
compagni di università o membri della vostra comitiva.
Edo e Fiona non fanno
eccezione, sono tratteggiati in maniera così intima, le loro emozioni scorrono
tra le pagine così profonde che sarà impossibile per noi non rimanere coinvolti
dalle loro vicende.
Edo è un ragazzo brillante, a
tratti quasi geniale, con un passato pieno di cicatrici sulle spalle fatto di
genitori troppo giovani e assenti, troppo presi da loro stessi, forse, per
prendersi cura di un ragazzino. Così, Edo, scottato dai suoi ricordi, cerca in
tutti i modi di vivere la sua vita nell’ombra, lavorando molto spesso da casa,
cercando di trasformarsi, ogni giorno, nel fantasma di se stesso.
Ma, si sa, quando il sole ce l’hai dentro, è difficile tenerlo nascosto a lungo e questo, la nostra Sunshine lo sa bene.
Fiona è il sole, nonostante
tutto: nonostante sia il frutto di una tragedia, nonostante su lei stessa, ogni
singolo attimo della sua vita, gravi un senso di colpa che le toglie il respiro
e il sorriso capace di illuminare anche il più profondo degli abissi.
Sono con una persona sembra
ritrovare la pace, si sente finalmente protetta, al sicuro e libera di
sprigionare tutta la luce racchiusa in sé. Questa persona è da poco il suo
coinquilino e ha deciso che non può e non vuole istaurare nessun tipo di legame
che vada oltre il rapporto fisico.
Si può veramente comandare il
cuore?
Possiamo davvero esimerci dall’amare?
Si può vivere senza la luce
del sole?
"Se lui sorrideva mi veniva facile fare un sorriso. Se lui era malinconico mi trasmetteva malinconia. Stavamo diventando come due mimi che simulano i movimenti l’uno dell’altra, senza mai toccarsi o interagire davvero? No, credevo piuttosto che fossimo entrambi due persone con i nervi scoperti che percepivano più degli altri tutti i sentimenti che li circondavano e finivano con l’assorbirli e farli propri."
Il sole il leitmotiv di
questo romanzo che assume diversi significati, via via, all’interno della narrazione:
è una possibilità di redenzione, un sorriso, un ritorno alla felicità, un cespuglio
di fiori per ridare vita a qualcosa di rotto, inutilizzato, vecchio, un
ricomporre, una nuova vita fatta di possibilità e non di accuse, un nuovo
inizio. Resilienza. Come in tutti i suoi romanzi, Elle Eloise ci insegna che se
una cosa, una persona, una situazione è “rotta” non significa che non ci sia
più una via di uscita che possa essere addirittura migliore. Due persone
spezzate da una vita che si è tanto accanita contro di loro, possono funzionare
bene insieme, ripartire da zero, creare qualcosa di magnifico, come fanno i
giapponesi con i cocci della porcellana.
Il sole, per me, è Fiona, la
protagonista di questo romanzo e, a mio avviso, il suo punto di forza. Piena di
contraddizioni, fragile e forte, timida ed estremamente introversa, rotta, ma
allo stesso tempo pronta a rinascere e a insegnare la resilienza a Edoardo.
Un romanzo che vi consiglio
con tutto il cuore, un’esperienza intima, una storia d’amore con tanti
ostacoli, ma vera, romantica e, soprattutto, più vicina a noi di quanto pensiamo.
Lo stile di Elle è cresciuto,
è maturato, ha saputo scavare dentro i suoi personaggi rendendone anche il più
insignificante dettaglio e ha saputo scavare dentro di me, imprimendo un segno
indelebile, dandomi un po' della sua forza e per questo le sono grata.
Invisible Sun si merita Cinque
specchi. Un’altra conferma da un’autrice e una persona che stimo tantissimo,
complimenti, Elle!
Io vi lascio alla recensione
di Irish Girl, buona lettura e a presto!
La vostra Mil Palabras
Bentrovati,
Specchietti.
Oggi, assieme a
Mil Palabras, vi parlerò di Invisible Sun, l’ultimo romanzo di Elle Eloise,
uscito il 3 novembre.
Nel caos della
Torino dei giorni nostri, c’è un piccolo appartamento, un angolo di mondo
sospeso, dove due ragazzi si incontrano quasi per caso. Anzi no, di “casualità”
ce n’è davvero poca, perché Fiona, venticinquenne con un lavoro precario e la
disperata necessità di trovare una nuova casa, ce la mette tutta per irrompere
nella vita di Edo, genio dell’informatica poco più grande di lei.
O forse, più
semplicemente, si tratta di destino. Quel destino che li fa rincorrere da anni,
sin dai tempi della scuola, e che una mattina li mette nella stessa stanza
milanese, alle prese con lo stesso colloquio di lavoro.
Due ragazzi
come tanti, all’apparenza, che nascondono un passato difficile, che ha segnato
la loro giovane vita e che li spinge a isolarsi dal mondo, chiudendo sogni,
speranze ed emozioni dentro una bolla.
Se per tutti
Fiona è Sunshine, la ragazza solare ed estroversa, quello che si
nasconde nel suo cuore è una nuvola pesante, carica di quelle lacrime che non
riesce a piangere e di quel dolore che non vuole saperne di andare via. Come
quel passato, che grava sulle sue spalle da sempre. Le scelte e le azioni dei
suoi genitori sono qualcosa che vive come una maledizione, un sortilegio
gettato sulla sua vita e che ha catalizzato su di essa solo disperazione. Ed è
così che, di fronte al dolore più grande che una donna possa provare, Fiona
comincia ad andare in pezzi. A poco servono, ormai, le parole di sua madre, quella
favola che vuole che “in ognuno di noi ci sia un sole invisibile a cui
aggrapparci, una piccola parte di coscienza che ci farebbe fare la cosa
giusta.”
“Ormai avevo
smesso di cercare soli invisibili dentro i cuori della gente: alcuni sembravano
esserne del tutto sforniti e gli effetti erano stati devastanti per me. Avevo
imparato che esistevano persone come mia madre, persone come chi le aveva fatto
del male e persone come me, che ero stata ribattezzata Sunshine quando ero
bambina e che adesso mi sentivo come un agglomerato inestricabile di nubi.”
Così, quando
sembra che non ci sia modo per Fiona di tornare a vedere il sole, quando anche
le persone che dovrebbero credere in lei la abbandonano, quando quella
maledizione che vive dentro di sé sembra scorrerle sulla pelle, ecco che arriva
Edoardo.
Edo, che con il
passato ci ha fatto a botte. Edo, che per colpa dei suoi genitori porta addosso
i segni dell’abbandono, dell’indifferenza, dell’incuranza umana. Edo, che nelle
nubi quasi ci sguazza e che, invece, deve all’improvviso fare i conti con
quella “streghetta” di Fiona, che si insinua nella sua vita come un rampicante.
Anzi, meglio, come quei piccoli fiori a forma di stella, con dentro il sole, che
ha voluto piantare sul suo balcone.
“Quella non era
una ragazza. Di giorno forse poteva assomigliare a un folletto innocuo, a un
pupazzetto buffo ma carino, con una testa che funzionava e un sorriso che
scaldava. Ma di notte quell’essere riusciva a trasformarsi in una strega con un
paio d’occhi fluorescenti e pericolosi.”
Fiona ed
Edoardo sono due anime spezzate che ritrovano l’una nell’altra la forza per
spazzare via le nubi, il coraggio di guardare in faccia i propri incubi
peggiori e quello di lasciarsi andare all’altro.
“«Nella vita
non posso più permettermi di non prendere in considerazione le conseguenze
delle mie decisioni.»
«I sentimenti
non sono mai frutto di decisioni, Fiona.»
Ho appena
parlato di sentimenti dopo averti rubato solo dei baci. Di cosa parlerò dopo
essere entrato in te?”
Specchietti,
iniziare a parlarvi di Invisible Sun senza incorrere nell’odioso errore – e
orrore – di fare spoiler, è difficilissimo, perché in questo momento vorrei che
lo aveste già letto tutti per poter “sclerare con voi”. Sui tormenti di Fiona,
sulla cecità del suo ex fidanzato – quell’Elia che non le crede, che la tratta
come una bambola vecchia con cui è stufo di giocare, che rappresenta la peggior
razza di uomo che una donna può avere la sfortuna di incontrare. E poi vorrei
parlare del coraggio di Edo, quando… Be’, sì, quando fa quella cosa che si
vede, purtroppo, spesso solo nei film e che – oh avanti, non fatemi dire troppo
– lo porterà al centro dell’attenzione di molti, soprattutto di Fiona.
E poi vi
chiederei quante volte avreste voluto abbracciarla, Fiona. Dirle che tutto
sarebbe andato meglio, che il dolore non sarebbe mai passato davvero – a
un’amica non vanno raccontate bugie – ma che avrebbe imparato a conviverci, che
lo avrebbe trasformato, che sarebbe stato anche quello un mezzo per affrontare
la vita, per prendere le decisioni che la spaventavano così tanto.
E, ancora,
vorrei che parlassimo delle scelte coraggiose che compie. Quelle scelte che fa
grazie a Edoardo, quando finalmente sente di avere la fiducia di qualcuno,
quando i mostri del passato fanno ancora più paura eppure è importante, non
solo per lei, ma anche per decine di altre donne, fare quel passo. Dire quelle
parole. Denunciare. E diremmo, ne sono certa, che il messaggio che manda Elle
Eloise è forte e chiaro e già solo per quello dovremmo dirle grazie.
“Erano
frammenti di vita che avevano originato paure, divari, bivi, e ne avevano cambiato
il corso decine di volte. Servivano scelte per vivere la vita e non subirla,
quelle che noi avevamo preso.”
Perché vedete,
Specchietti, Elle Eloise è riuscita a tessere una trama così forte, intensa,
vera, che Fiona ed Edoardo finiscono per diventare parte della vita del
lettore. Come se due vecchi amici avessero deciso di raccontarvi quello che gli
è accaduto negli ultimi anni e voi non poteste che accogliere con affetto quel
flusso di coscienza, parole, visioni.
Invisible Sun,
a mio parere, è un romanzo che rasenta la perfezione e che pone Elle tra le
autrici che più amo e che, per come la vedo io, non ha nulla da invidiare a
tanti nomi osannati.
Le parole
scorrono veloci sulla pagina bianca: amore, rabbia, delusione, speranza. Una
frenesia di sentimenti che lasciano il lettore senza fiato, quasi stordito. Di
carne al fuoco, Elle ce ne mette tanta, ma la sua bravura sta proprio
nell’amalgamare gli eventi senza mai lasciarti addosso la sensazione di aver
esagerato o di non essere credibile.
L’alternanza
dei pov e i flashback del passato
dei protagonisti, più o meno recente, permette al lettore di avere un quadro
completo dei loro mondi, senza che la narrazione si appesantisca.
Le tematiche
trattate sono forti, intense, anche difficili da digerire in alcuni momenti, ma
la delicatezza della penna di Elle riesce a coglierne ogni sfumatura, anche la
più devastante, con rispetto. Rispetto della vita, dell’esser donna, ma anche
delle paure di ognuno di noi. Perché anche delle paure bisogna averne. Quelle
degli altri che spesso sono tanto simili alle nostre: non essere ascoltati,
compresi. Sentirsi alieni nel mondo che viviamo, soli, abbandonati a noi
stessi.
La storia di
Edo e Fiona è, purtroppo, la storia di molti di noi, nel bene e nel male. Uno
spaccato realistico e senza filtri della realtà che ci circonda, dei mostri che
coviamo nell’animo, della ricerca spasmodica di sé stessi.
E poi
rappresenta la speranza. Quella che si nasconde in un piccolo Sole Invisibile.
La speranza di poter vedere i propri pezzi andare al loro posto, di
riallacciare un rapporto che credevamo perduto, di trovare la pace.
“Adesso che
è finita e che la nebbia si è finalmente diradata lo vedo eccome quel sole. Lo
sento addosso.
Lo
custodisco con gelosia dentro di me quel minuscolo sole invisibile. Sento che
questa volta ce la farà.”
Vi lascio così,
miei Specchietti, con l’augurio che possiate trovare anche voi, come Edo e
Fiona, il vostro sole invisibile e, una volta riscoperto, tenervelo stretto.
A Elle, poi,
vanno i miei complimenti per questa storia meravigliosa e i nostri cinque
specchi.
Alla prossima
lettura, la vostra Irish Girl.
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