Intervista al personaggio di Paola Garbarino
Intervista alla pretty – Ancora un po’ di libri. Le storie di Melissa e Blog Libri Riflessi
Nome e cognome: Violet O’Connor
Libro di appartenenza: Il Sangue degli Angeli
Età: 25
Soprannome: Val
Segni particolari: nessuno, credo di essere abbastanza anonima.
Una frase che ti rappresenta: Andare avanti.
Dove vivi?
In Irlanda, un Irlanda un pochino diversa da quella che conoscete voi. C’è stata una guerra con l’Inghilterra, Dublino è stata distrutta e ricostruita.
-Nuova Dublino aveva perso parte del proprio fascino, della propria anima, dopo l’ultimo conflitto. In gran parte era stata ricostruita e questa rinnovata città mi pareva un involucro scintillante e tecnologico, ma privo della sua anima più sacra e originaria.-
Descriviti fisicamente: sono bassina, magra, con capelli e occhi castani.
Dicci qualcosa di te: che fai nella vita? Raccontaci una tua giornata tipo. Ho una laurea in Psicologia, e sono alla ricerca del mio primo impiego. Fino a poco tempo fa vivevo nel college, ora sono tornata momentaneamente a casa dei miei genitori. Per me è stato un periodo durissimo perché l’anno scorso il mio fidanzato è morto in un incidente d’auto, ho passato quest’ultimo anno a riprendermi dal lutto, mi sono buttata negli studi per non pensare a questa tragedia, e ho cercato il ragazzo che mi ha salvato la vita tirandomi fuori dall’auto. E poi sono stata risucchiata nel mistero, perché questo ragazzo è davvero strano e mi ha portata a credere che non sia umano.
Chi è il tuo lui? Parla un po’ della vostra storia: il mio ragazzo si chiamava Niall e, come ho già raccontato, purtroppo è morto in un incidente. Ci conoscevamo fin da bambini, lui è sempre stato innamorato di me, io ho impiegato più tempo a capire i miei sentimenti. Il giorno che è morto, eravamo andati a vedere una casa per noi due, dovevamo sposarci appena mi fossi laureata anch’io. Poi nella mia vita è entrato Jared Lost, lo strano ragazzo che mi ha salvato la vita…
NIALL: -Nonostante aver preso l’iniziativa, ti sdrai attirandomi sopra di te.
Mi chino a baciarti, senza farmi pregare. La tua passione, il tuo calore, mi conquistano ogni volta, forse perché io sento di non riuscire a esternarle quanto te, con la tua spontaneità.
Il bacio si fa profondo, le mani accarezzano tutto ciò che trovano, i corpi s’incastrano.
E poi perdi il controllo e mi fai rotolare sulla schiena, conduci tu il gioco anche se io continuo a fare la mia parte.
Mi porti in Paradiso. E poi ci torno quando guardo te andarci dopo pochi istanti.
In fretta... quasi un atto rubato al destino, come se lo sapessi. L’ultima volta che mi dici che mi ami mentre ci rivestiamo velocemente per non arrivare in ritardo, detta così, mentre mi aiuti a recuperare la mia borsa che nella foga hai scaraventato a terra... è così semplice, per te, dire certe cose. Sei cristallino.
Sei sempre stato diverso da me: allegro, vitale, socievole, sempre pronto alla risata, a occasioni di divertimento, impertinente, consapevole del proprio fascino, generoso e appassionato, senza maschere d’alcun tipo.
Quel giorno non ti rispondo, non ribatto che ti amo anch’io, non ti dico niente di niente. Ti do un piccolo bacio, tenero, ma tu comprendi, lo sai cosa sei per me.-
JARED: -Ero come stordita.
“Il frutto della conoscenza, la presa di coscienza.” continuò, guardando nuovamente l’affresco, con un’espressione enigmatica “Inquietante, non è vero?!” commentò, riportando lo sguardo dentro al mio “Morire all’Eden ed essere scaraventati in questo mondo, cercando di riconquistare ciò che si è perduto.”
Quelli che avevano parlato di lui non avevano mentito né esagerato: era di una bellezza quasi imbarazzante, abbacinante, davanti alla quale si provava l’impulso di distogliere lo sguardo, come se potesse ferire. I suoi occhi, soprattutto, erano ipnotizzanti, di un grigio chiarissimo, lucenti: me ne sentii scandagliata, come se potessero leggermi dentro.
Mi guardava con espressione indecifrabile, aspettando e io mi riscossi quel tanto che bastava per balbettare “Tu sei Jared… Jared Lost.”-
Vuoi dire qualcosa alla tua autrice? Grazie di avermi dato vita.
E alle tue fan? Spero che presto potrete leggere il seguito della storia, io avrò solo una piccola parte, la nuova storia parlerà di mio figlio.
Un buon motivo per leggere il tuo libro (a parte il fatto che ci sei tu dentro): se pensate o sperate che gli angeli esistano, se credete che l’amore possa fare qualsiasi cosa, se pregate perché i miracoli avvengano, allora questo è il libro per voi.
Cibo preferito in assoluto e cosa invece non mangeresti mai? Non ci avevo mai pensato. Mi piace tutto ciò che è irlandese, e non sopporto i cavolini di Bruxelles.
Ti sei mai pentita di una scelta fatta dalla tua autrice nella storia?
Beh, ovviamente avrei preferito che non facesse morire Niall, ma capisco che era necessario, e che il destino si era messo in moto già da un pezzo.
Grazie per avermi ospitata, spero che leggerete la mia storia 😊
Nome e cognome: Violet O’Connor
Libro di appartenenza: Il Sangue degli Angeli
Età: 25
Soprannome: Val
Segni particolari: nessuno, credo di essere abbastanza anonima.
Una frase che ti rappresenta: Andare avanti.
Dove vivi?
In Irlanda, un Irlanda un pochino diversa da quella che conoscete voi. C’è stata una guerra con l’Inghilterra, Dublino è stata distrutta e ricostruita.
-Nuova Dublino aveva perso parte del proprio fascino, della propria anima, dopo l’ultimo conflitto. In gran parte era stata ricostruita e questa rinnovata città mi pareva un involucro scintillante e tecnologico, ma privo della sua anima più sacra e originaria.-
Descriviti fisicamente: sono bassina, magra, con capelli e occhi castani.
Dicci qualcosa di te: che fai nella vita? Raccontaci una tua giornata tipo. Ho una laurea in Psicologia, e sono alla ricerca del mio primo impiego. Fino a poco tempo fa vivevo nel college, ora sono tornata momentaneamente a casa dei miei genitori. Per me è stato un periodo durissimo perché l’anno scorso il mio fidanzato è morto in un incidente d’auto, ho passato quest’ultimo anno a riprendermi dal lutto, mi sono buttata negli studi per non pensare a questa tragedia, e ho cercato il ragazzo che mi ha salvato la vita tirandomi fuori dall’auto. E poi sono stata risucchiata nel mistero, perché questo ragazzo è davvero strano e mi ha portata a credere che non sia umano.
Chi è il tuo lui? Parla un po’ della vostra storia: il mio ragazzo si chiamava Niall e, come ho già raccontato, purtroppo è morto in un incidente. Ci conoscevamo fin da bambini, lui è sempre stato innamorato di me, io ho impiegato più tempo a capire i miei sentimenti. Il giorno che è morto, eravamo andati a vedere una casa per noi due, dovevamo sposarci appena mi fossi laureata anch’io. Poi nella mia vita è entrato Jared Lost, lo strano ragazzo che mi ha salvato la vita…
NIALL: -Nonostante aver preso l’iniziativa, ti sdrai attirandomi sopra di te.
Mi chino a baciarti, senza farmi pregare. La tua passione, il tuo calore, mi conquistano ogni volta, forse perché io sento di non riuscire a esternarle quanto te, con la tua spontaneità.
Il bacio si fa profondo, le mani accarezzano tutto ciò che trovano, i corpi s’incastrano.
E poi perdi il controllo e mi fai rotolare sulla schiena, conduci tu il gioco anche se io continuo a fare la mia parte.
Mi porti in Paradiso. E poi ci torno quando guardo te andarci dopo pochi istanti.
In fretta... quasi un atto rubato al destino, come se lo sapessi. L’ultima volta che mi dici che mi ami mentre ci rivestiamo velocemente per non arrivare in ritardo, detta così, mentre mi aiuti a recuperare la mia borsa che nella foga hai scaraventato a terra... è così semplice, per te, dire certe cose. Sei cristallino.
Sei sempre stato diverso da me: allegro, vitale, socievole, sempre pronto alla risata, a occasioni di divertimento, impertinente, consapevole del proprio fascino, generoso e appassionato, senza maschere d’alcun tipo.
Quel giorno non ti rispondo, non ribatto che ti amo anch’io, non ti dico niente di niente. Ti do un piccolo bacio, tenero, ma tu comprendi, lo sai cosa sei per me.-
JARED: -Ero come stordita.
“Il frutto della conoscenza, la presa di coscienza.” continuò, guardando nuovamente l’affresco, con un’espressione enigmatica “Inquietante, non è vero?!” commentò, riportando lo sguardo dentro al mio “Morire all’Eden ed essere scaraventati in questo mondo, cercando di riconquistare ciò che si è perduto.”
Quelli che avevano parlato di lui non avevano mentito né esagerato: era di una bellezza quasi imbarazzante, abbacinante, davanti alla quale si provava l’impulso di distogliere lo sguardo, come se potesse ferire. I suoi occhi, soprattutto, erano ipnotizzanti, di un grigio chiarissimo, lucenti: me ne sentii scandagliata, come se potessero leggermi dentro.
Mi guardava con espressione indecifrabile, aspettando e io mi riscossi quel tanto che bastava per balbettare “Tu sei Jared… Jared Lost.”-
Vuoi dire qualcosa alla tua autrice? Grazie di avermi dato vita.
E alle tue fan? Spero che presto potrete leggere il seguito della storia, io avrò solo una piccola parte, la nuova storia parlerà di mio figlio.
Un buon motivo per leggere il tuo libro (a parte il fatto che ci sei tu dentro): se pensate o sperate che gli angeli esistano, se credete che l’amore possa fare qualsiasi cosa, se pregate perché i miracoli avvengano, allora questo è il libro per voi.
Cibo preferito in assoluto e cosa invece non mangeresti mai? Non ci avevo mai pensato. Mi piace tutto ciò che è irlandese, e non sopporto i cavolini di Bruxelles.
Ti sei mai pentita di una scelta fatta dalla tua autrice nella storia?
Beh, ovviamente avrei preferito che non facesse morire Niall, ma capisco che era necessario, e che il destino si era messo in moto già da un pezzo.
Grazie per avermi ospitata, spero che leggerete la mia storia 😊
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