Segnalazione "Il Risveglio" by Ashlyn Mckyle

“Questo è il luogo in cui sei stata concepita, quello in cui la trama e l’ordito si sono intrecciati per assumere nuove sembianze. Il tessuto di cui sei fatta è pregno di una forza che attinge alla terra stessa...” 

Trama
Lei è un’arma, ma ancora non lo sa. Loro la vogliono. Loro la cercano da prima della nascita dell’uomo e non si fermeranno sino a quando non raggiungeranno i loro scopi. 
Tornata in Irlanda per il funerale dell’amata nonna, la vita di Theresa è a un bivio. Lì, nel luogo in cui ha vissuto la sua infanzia, lo strano potere che da sempre l’accompagna diventa man mano più incontrollabile, costringendola a fare i conti con un passato dimenticato e con un mondo che credeva essere il frutto di un’inquietante fantasia. 
E chi è veramente Mikhail MacMouldon, l’ammaliante esecutore testamentario di Mairie MacCallen, che sembra così interessato a lei? Solo un uomo ricco e terribilmente affascinante che vuole un'altra donna da esporre nella sua collezione di conquiste o, piuttosto, una creatura senza tempo, dai grandi poteri, che intende appropriarsi delle capacità di Theresa e utilizzarle per i propri scopi? 
Uno di loro? 
I ricordi di Theresa sono stati celati per anni, per proteggerla, ma il momento del suo Risveglio è giunto. Ora dovrà solo scegliere da che parte stare. Vita o Morte? 

Un estratto
Non fu gentile come lo era stato poco prima. Al contrario, mi schiacciò contro il muro, coprendomi con ferocia e, mentre affondava le labbra sulle mie, ebbi la percezione di essere avvolta da una forza in grado di piegarmi e frantumarmi, se solo Mikhail avesse provato quel desiderio. Lui sembrava essere ovunque e, come un uragano che travolgeva ogni cosa al suo passaggio, lasciando dietro di sé devastazione e macerie, sentii i muri tremare e il vento agguantare il tetto per sollevarlo e scagliarlo lontano.
E mentre indugiavo su quel pensiero, sostenni il suo assalto furioso, la spinta del bacino sul ventre; una mano che mi aveva afferrato la nuca e mi aveva immobilizzata, mentre l’altra aveva stretto entrambi i polsi in una morsa d’acciaio, impedendomi qualsiasi movimento. 
Quanti volti aveva quella creatura senza tempo? 
In quel momento sembrava guidato da un istinto primordiale ed essere in suo potere era, insieme, perverso ed eccitante. Quello era l’essere a cui, a quanto pareva, ero destinata da sempre. Anche se era una pazzia, nient’altro mi parve tanto perfetto come stare tra le sue braccia. 
Finalmente protetta. Finalmente desiderata. 
Intorno a noi ardeva la follia e, persino a occhi socchiusi, mi sembrò di scorgere delle fiamme azzurre che mi avviluppavano, consumando tutto l’ossigeno della stanza, persa nella sensazione di un bacio che mi avrebbe fatta capitolare al suo volere.
A un tratto Mikhail morse le mie labbra, abbastanza forte da procurarmi dolore e riportarmi subito alla realtà: una bastonata calata con forza, dopo avermi mostrato il piacere di una carezza. 
Dei due, solo io avevo il fiato corto. 
Lo osservai mentre mi liberava dalla sua presa salda e retrocedeva sino a raggiungere la porta. 
«Sarai sorvegliata dai miei più fidati collaboratori. Costantemente. Lo farei io stesso, ma devo recarmi altrove per concludere degli accordi che non posso rinviare. Rientrerò sabato e per quella sera voglio trovarti al Mount Falcon. Ti concedo un giorno in più di quello che hai chiesto» disse guardandomi con intensità. «Non sono forse magnanimo, mia cara?» 
«Magnanimo come può esserlo il peggiore dei carcerieri» replicai pronta.
Lui non colse la mia ironia.  
«Non hai la più pallida idea di quale sia il tuo ruolo in questa partita, vero Theresa?»
«Non ho chiesto io di trovarmici nel mezzo, né mi interessa» sbottai infastidita.
Mikhail mi lanciò un’occhiata torva. «Mi accusi di essere arrogante, ma lo sei tanto quanto me. L’unica differenza è che io posso permettermelo. Tu no.»
Sorrise e, in meno di un istante, lì, dove prima c’era stata la sua imponente figura, non ci fu nulla più che una porta chiusa. 
Imposi al mio cervello di accettare quello che ancora era per me incredibile: Mikhail era semplicemente sparito nel nulla. 
E io lo odiavo. 


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