Salve, specchietti!
Oggi vi parlo dell’ultimo film
d’animazione della Disney. Si tratta del secondo capitolo di Zootropolis.
Nel film d’animazione
Zootropolis 2 targato Walt Disney Animation Studios, i detective Judy Hopps e
Nick Wilde si ritrovano sulle tortuose tracce di un misterioso rettile il
quale, giunto a Zootropolis, sta mettendo a soqquadro la metropoli dei
mammiferi. Per risolvere il caso, Judy e Nick dovranno indagare sotto copertura
in aree inconsuete e poco battute della città, mettendo inaspettatamente in
crisi la loro altrimenti proficua collaborazione.
Disney ci riporta nella
futuristica città di Zootropolis dove ritroviamo tutti i personaggi che avevamo
imparato ad amare con il primo film della serie. Ritroviamo Judy Hopps e Nick
Wilde, questa volta dallo stesso lato della legge… più o meno.
Il film si snoda come un classico
poliziesco, dove la stramba coppia di coniglietta e volpe deve risolvere un
caso complicato con qualsiasi mezzo, persino percorrendo delle strade non
proprio legali.
Il caso? La comparsa di un misterioso
rettile, un serpente, in una città popolata da mammiferi.
E se non fosse l’unico rettile a
Zootropolis?
Judy e Nick hanno fatto un ottimo
lavoro con il caso dei predatori scomparsi e degli ululatori notturni, ma un
solo caso risolto alla grande non è sufficiente a fare funzionare la stramba
coppia. In fondo, i nostri due protagonisti provengono da due mondi
contrapposti. Nemici per natura, anche il loro carattere – rispettivamente
iperattivo e schivo – appartiene a due mondi completamente diversi. Senza
contare che devono anche scagionarsi dalle accuse della polizia.
Per questo servirà l’aiuto di
vecchi e nuovi amici.
Tra i vecchi troviamo,
ovviamente, Mr. Big, sua figlia e il loro crescente impero criminale, ma anche
lui, il più amato bradipo del grande schermo: Flash. La scena con Flash è più
breve e meno divertente di quella che abbiamo visto nel primo capitolo, ma vi
posso assicurare che è comunque parecchio divertente.
Per quanto riguarda i nuovi
personaggi, non tutti hanno lo stesso mordente di quelli che già conoscevamo. Gary,
il serpente, ha un buon potenziale, ma temo che il doppiaggio abbia giocato
parecchio a suo sfavore. La voce italiana, infatti, è di Max Angioni e trovo
che poco si adatta al personaggio. Senza considerare che non penso che il
doppiaggio faccia per lui.
Non sono per principio contro i
talent. Ci sono stati molti casi, all’interno della Disney, dove le voci
italiane, pur essendo alla prima esperienza di doppiaggio, hanno fatto un
lavoro eccezionale. “Le follie dell’Imperatore” e “Il gobbo di Notre Dame” sono
due esempi abbastanza eloquenti. Anche all’interno della saga di Zootropolis
abbiamo voci di talent di cui quasi non ci rendiamo conto. Ho riconosciuto
Teresa Mannino solo alla seconda visione. Che dire poi di Frank Matano e Paolo
Ruffini, perfetti per i loro rispettivi ruoli? In Zootropolis 2 ho
apprezzato anche l’easter egg di Alessandro Del Piero e Claudio Marchisio nei
panni degli Zebros (geniale!), ma un co-protagonista come Gary aveva bisogno di
qualcuno che sapesse lavorare meglio con la propria voce.
Chiudendo questa parentesi
esclusiva della versione italiana, Zootropolis 2 rimane un ottimo film.
Di certo non uno dei capolavori assoluti della casa di Topolino, ma offre
personaggi con varie e definite personalità, una trama avvincente, momenti
divertenti e momenti riflessivi, con quel messaggio andare oltre gli stereotipi
e superare le differenze che ha già caratterizzato il primo film.
È per questo che assegno alla
pellicola i miei cinque specchi.
Alla prossima,
-IronPrincess




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