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Recensione: Per tutte le altre destinazioni

 Trama 
Nell’ultimo anno prima dell’abolizione della leva obbligatoria, Sebastiano viene mandato nella cittadina toscana di Bibbiena per svolgere un anno di servizio civile. Assegnato ai servizi sociali, deve svolgere un lavoro per niente semplice: passare del tempo con persone che hanno un disagio mentale, un’invalidità o una malattia terminale. Trascorrere le giornate in compagnia di chi cerca, spesso invano, sollievo dalla sua sofferenza segna profondamente Sebastiano, che torna ad avere attacchi di panico e si vede costretto a fare i conti con le faccende che ha lasciato per troppo tempo in sospeso: l’amore trascurato per la musica e per il disegno e la relazione in crisi con la fidanzata Giulia. Tra piccole soddisfazioni e grandi tragedie, Sebastiano si rende conto che forse quei dodici mesi di pausa gli hanno fatto bene. Ora che ha smesso di fuggire, può finalmente crescere. Una storia autobiografica, dolceamara eppure piena di speranza, un piccolo gioiello firmato da quel poeta delle piccole cose che è Sualzo.
L'autore
Antonio “Sualzo” Vincenti (Perugia, 1969) è autore e illustratore che collabora con diverse case editrici sia italiane che straniere. Con Fiato sospeso, scritto da Silvia Vecchini e pubblicato da Tunué, ha vinto il Premio Boscarato 2012 come “Miglior fumetto per bambini e ragazzi.” Con Tunué ha pubblicato anche Forse l’amore, nel 2017, sempre con Silvia Vecchini. Con il graphic novel L’improvvisatore (Rizzoli-Lizard, 2009) ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura del Festi’BD di Moulins 2009 ed è stato tra i cinque finalisti del Premio Micheluzzi 2010. Per Bao Publishing pubblica nel 2013 Fermo e nel 2016, ancora in collaborazione con Silvia Vecchini, Una cosa difficile. Il sodalizio è proseguito anche nel 2017, quando insieme hanno pubblicato con Topipittori Telefonata con il pesce, Isabella & Co. Il mistero dei pesci mutanti con Mondadori e con Bacchilega Editore Le cose così come sono. Sempre con Bacchilega, nel 2019 ha pubblicato Il pallone di cuoio, scritto da Nicola Lucchi. Con Il Castoro, poi, Sualzo e Vecchini hanno pubblicato nel 2017 La zona rossa, che nel 2018 ha vinto il Premio Attilio Micheluzzi come “Miglior libro a fumetti per ragazzi”, nel 2019 21 giorni alla fine del mondo e, nel 2021, Quello nuovo e Le parole possono tutto (Premio Laura Orvieto 2021, Premio Liber “Miglior Libro 2021”, Premio Attilio Micheluzzi 2022 “Miglior sceneggiatura”). Nel 2020, con Bompiani, Sualzo e Vecchini pubblicano Prima che sia notte, finalista al Premio Strega 2021 nella sezione “Ragazze e ragazzi 11+”. Nel 2021 cura gli artwork di Eroe guasto, scritto da Antonio Ferrara e pubblicato da Settenove, e illustra l’edizione italiana di Anne Frank. La mia vita di Mirjam Pressler pubblicata da Sonda (tradotta da Simone Buttazzi). Nel 2022, con Il Battello a Vapore e in collaborazione con Lodovica Cima, Sualzo pubblica Cinque volte un libro, e nello stesso anno, di nuovo con Silvia Vecchini, pubblica Maschi contro femmine con Mondadori. Sempre nel 2022, insieme a Teo Musso, pubblica Beer revolution con Star Comics. Tra le sue collaborazioni, il progetto Disegni DiVersi con la trasmissione radiofonica di Radio2 Caterpillar.


Quando si parla di graphic novel che non temono di affrontare il peso della realtà, il nome di Sualzo si conferma una garanzia. Con "Per tutte le altre destinazioni" (Tunué), l'autore ci regala non solo una storia, ma un’esperienza catartica e profondamente personale, che scava nelle crepe della nostra contemporaneità per trovare non una via di fuga, ma una strada verso l'autentica accettazione di sé. 
Il protagonista, Sebastiano, si trova a Bibbiena per un anno di Servizio Civile, poco prima dell'abolizione della leva. La sua "destinazione" non è un luogo esotico o un progetto ambizioso, ma la dura realtà dei servizi sociali: il contatto quotidiano con persone che vivono ai margini, segnate da disagi mentali, invalidità o malattie terminali.
La forza della narrazione risiede proprio in questo contatto. Sebastiano si trova costretto a interagire con l'altrui sofferenza, e il paradosso si manifesta subito: il disagio altrui fa riemergere il suo, in particolare gli attacchi di panico che aveva creduto di aver messo a tacere.
La mia risonanza con Sebastiano è stata immediata e viscerale. Come lui, in passato ho vissuto l'esperienza degli attacchi di panico e ho svolto tirocini a contatto con persone in difficoltà, sia mentali che economiche. È qui che Sualzo tocca una corda universale e potentissima: ho percepito, e l'opera lo comunica magistralmente, che non esiste una reale differenza tra "noi" e "loro". L’unica distanza tra chi aiuta e chi è aiutato risiede nella contingenza della difficoltà stessa. Questa è la lezione che Sebastiano impara, e che il lettore metabolizza: siamo tutti a un passo dall'essere in quella stessa condizione.
Nonostante la drammaticità dei temi, l'opera si rivela ben strutturata e scorrevole, merito della penna (e della matita) di Sualzo, poeta delle piccole cose. I disegni sono profondi e non temono di confrontarsi con la malinconia. Lo stile di Sualzo riesce a bilanciare la pesantezza emotiva con una certa delicatezza grafica, evitando che la storia scivoli nel patetico. Il tratto diventa quasi un sismografo delle emozioni di Sebastiano, che si riflettono negli sfondi della Toscana e nei primi piani dei personaggi fragili che incontra.
L'anno di servizio civile non è un punto di arrivo, ma una necessaria sosta. La trama ci mostra che la crescita avviene solo quando si smette di fuggire. Sebastiano, attraverso piccole soddisfazioni e grandi tragedie, comprende che il fallimento o la crisi non sono punti finali, ma tappe.
La vera destinazione da raggiungere non è Bibbiena, né il ritorno a casa, né la risoluzione dei problemi di coppia, ma lo scoprire chi siamo e accettare la nostra vulnerabilità. L'esperienza di Sebastiano ci insegna che, a volte, dobbiamo attraversare il dolore degli altri per sanare le nostre ferite. 
L’autore non offre soluzioni facili, ma mostra come il confronto con la tragedia esterna porti Sebastiano a fare i conti con i suoi nodi irrisolti: la musica trascurata, il disegno abbandonato e la relazione in crisi con Giulia.
"Per tutte le altre destinazioni" è un piccolo gioiello, dolceamaro eppure pieno di speranza. Un'opera forte che merita di essere letta, meditata e condivisa. Alla fine del volume troverete delle poesie che se posso, sono ancora più belle della storia. Sono poesie di coppia che parlano d'amore con amore. 
Ringrazio Tunué per aver fornito la copia di questo splendido graphic novel.
Voto:








Alla prossima
ATTENZIONE: Vuoi vedere l'impatto emotivo che questa storia ha avuto su di me in tempo reale? Puoi trovare la videorecensione sul mio profilo TikTok, dove ho condiviso le lacrime che Sualzo mi ha strappato. Cerca @dipioggia.elibrispeziati !

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