Recensione Doppia: Royal Promise
Addestrare i futuri soldati del Regno di Fiann è sempre stato il mio obiettivo, un modo per riscattarmi da un passato segnato dall’odio e dal dolore. L’Accademia è il luogo in cui ritrovo me stesso. Finché non scopro di dover addestrare lei: Catherine Victoria McLochlann. La principessa non lo ricorda, ma noi ci conosciamo. Lei è la bambina che ho protetto quattordici anni fa e a cui ho fatto una promessa che intendo mantenere. Adesso, però, è una donna e tra di noi sta nascendo un’attrazione pericolosa. Proibita. Non posso permetterlo. Non quando dei segreti che riguardano la mia famiglia potrebbero essere una minaccia per il Regno. E per Catherine. Mi chiamo Niklaus Stone e mi trovo a un bivio. Qualunque scelta io faccia potrebbe costarmi tutto.
"Ci sarò io a proteggerti, qualsiasi cosa accada."
Ancora una volta, Willow Palace ci apre le sue porte e i nostri amati McLochlann ci accolgono nelle loro vite tutt’altro che da fiaba. Dopo aver conosciuto in maniera molto approfondita i tre maschi della famiglia reale, cominciamo ad addentrarci tra i segreti, i sogni e i dolori delle nostre belle e dolci principesse. Da quale iniziare se non dalla più grande delle tre?
Catherine Victoria McLochlann, la fuggitiva, colei che ha preferito andare a studiare Medicina a Cambridge piuttosto che restare nella gabbia dorata del regno di Fiann. Catherine che, esattamente come è successo a suo fratello Austin, è dovuta tornare di corsa in Patria per la morte di suo padre, un padre che, però, ha sempre sentito tremendamente lontano, se non fosse per quel piccolo particolare di una malattia che li accomuna.
Catherine che è tutto tranne che una dolce principessa. Certo, l’apparenza potrebbe ingannare, con il suo portamento elegante, i vestiti graziosi, la collana di perle che le è stata donata come cimelio di famiglia… ma basta conoscerla un po’ più da vicino per capire che Catherine, Cat, ha pal… personalità da vendere. Ha un carattere forte, a volte anche spigoloso. È testarda e sa esattamente ciò che vuole, ovvero scappare il più lontano possibile da Fiann. Peccato che per poterlo fare viene “invitata” da Alexander a seguire dei corsi alla FMA, per poter imparare a difendersi da sola.
"«Non mollare» sussurra contro il mio collo. «Non so perché sei qui. Ma, se molli, ti prendo a calci in culo, Cat. Dimostra alla tua famiglia di che pasta sei fatta. Fallo soprattutto per te testa. Hai capito?»"
E chi potrebbe essere il suo istruttore se non il rigido maggiore Niklaus Stone che abbiamo già visto addestrare dei giovanissimi Reya e Austin?
Il caso vuole, però, che tra Cat e Klaus ci siano dei trascorsi perché lui le ha salvato la vita ben quattordici anni prima, quando lei era solo una bambina, e lei non l’ha mai dimenticato.
Siamo al quarto volume della Royal Series e ancora una volta ci troviamo davanti a una storia diversa dalle altre ma che con le altre si completa, si incastra alla perfezione come pezzi di un puzzle. Tanto più che qui la sottotrama comune fa un grosso balzo in avanti. Sì, cari lettori, il cerchio si stringe sempre più verso la risoluzione finale, con dei colpi di scena di degno rispetto. D’altronde, che cosa ci potevamo aspettare dal maggiore Stone se non un aiuto decisivo nelle indagini?
"Mio padre è morto. E allora perché non sento niente?"
Per quanto riguarda la relazione tra lui e Cat… alla fine il maggiore Stone non è poi così ligio alle regole come si penserebbe. Il loro rapporto si divide in due mondi diversi: c’è l’FMA, dove il soldato McLochlann e il maggiore Stone riescono a mantenere i loro ruoli distaccati, pur scambiandosi sguardi clandestini, e poi c’è quella dimensione solo loro, quei weekend fuori dal mondo, fuori dai ruoli che la società ha imposto loro, dove possono essere solo Cat e Klaus.
La cosa che ho apprezzato di più di questo romanzo sono le scene d’azione. Tutta l’ultima parte ha un rush finale adrenalinico che ti tiene incollato alle pagine ed entrambe le autrici sono state bravissime a costruire la scena in un continuo crescendo, senza perdersi in dettagli inutili ma, allo stesso tempo, dando al lettore le giuste informazioni per seguire tutta la vicenda, proprio come se fosse un film.
Ovviamente, straconsiglio anche questo romanzo (come tutta la serie) e assegno i miei cinque specchi.
Alla prossima,
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