Recensione: Once Upon a Studio

Salve, specchietti!

Spero che vi siate armati di fazzoletti, perché stiamo per parlare di un regalo che la Disney ci ha fatto per il suo centesimo compleanno: il cortometraggio Once Upon a Studio.

Un cast stellare di amati personaggi Disney Animation si riunisce in “Once Upon a Studio” per un incontro allegro, divertente e commovente in preparazione di una spettacolare foto per celebrare il centesimo anniversario della Disney.

Il 16 ottobre 1923, i fratelli Walt e Roy Disney fondarono la Disney Brothers Cartoon Studio, oggi conosciuta come Walt Disney Animation Studios e appartenente alla grande famiglia della Disney. A distanza di 100 anni, quello stesso studio di animazione, il più antico al mondo, ha regalato al suo pubblico il cortometraggio Once Upon a Studio, in streaming su Disneyplus (e prossimamente al cinema ad accompagnare il nuovo classico Wish), e vi dico già da subito che potrebbe essere la cosa più bella ed emozionante che io abbia visto negli ultimi anni.

La trama è semplice: in occasione del compleanno della Disney, tutti, ma proprio tutti, i personaggi creati dallo studio si riuniscono per scattare una foto, così come fanno nella realtà ogni anno gli animatori. Chi può prendersi il compito di chiamare tutti a raccolta se non Topolino, il topo da cui è nato tutto?

Ed ecco una carrellata di personaggi, 545 in tutto, tratti da ben 85 lungometraggi diversi, che si spostano lungo i corridoi dei veri Studios della Disney, in California.

È l’ora della foto, ci vediamo nel foyer!

E verso il foyer corrono personaggi buoni e cattivi, principesse degli anni d’oro della Disney e animali parlanti dei film di ultima generazione. Tutti che interagiscono tra loro, come un’unica, grande famiglia. Così il principe di Cenerentola insegue il cane di Eric, lo Stregatto prende in giro Gaston, Vaiana trova dell’acqua per Flounder, e così via, fino a Biancaneve, la prima principessa, nonché protagonista del primo lungometraggio animato, che prende per mano Asha, la protagonista dell'ultimo film, Wish.

Ogni personaggio mantiene il suo stile d’animazione. Così si muovono uno accanto all’altro personaggi con tradizionale animazione in 2d e personaggi in CGI, il tutto su uno sfondo reale. Per l’occasione, sono stati richiamati animatori ormai in pensione che si sono occupati dei personaggi più vecchi. Allo stesso modo si è cercato di richiamare, lì dove possibile, le voci originali.

E in questo caso c’è un grande regalo: in lingua originale possiamo ascoltare ancora una volta la voce di Robin Williams a dare vita al genio, grazie a una registrazione scartata dal film di Aladdin usata con il consenso della famiglia.

In italiano, purtroppo è stato possibile richiamare molte meno voci originali, per cause di forza maggiori (e su tutti si sente la mancanza di Gigi Proietti), ma si è cercato in qualche modo di rimediare usando i doppiatori delle versioni in live action.

Il corto colpisce il cuore di chiunque, perché chiunque tu sia, qualsiasi sia la tua età, troverai sullo schermo una parte della tua infanzia, una parte della tua stessa vita, perché sicuramente vedrai personaggi del primo classico che hai visto da piccolo e dell’ultimo, che magari avrà visto al cinema l’anno scorso o hai recuperato su Disneyplus un paio di mesi fa. Troverai il tuo personaggio preferito e anche quello che odi di più. Magari nella stessa inquadratura. Troverai personaggi di cui forse ti eri dimenticato, ma che amavi da piccolo. E ognuno, o almeno quelli che sono in primo piano, mantiene la propria anima, con gesti, movimenti, situazioni, frasi, facilmente identificabili.

C’è un momento, piccolissimo, che mi ha commossa. Quando Topolino è davanti alla foto di Walt Disney. Ma non ho pianto lì. E non voglio neanche dirvi dove ho pianto per non rovinarvi la sorpresa (lo capirete vedendo il corto). Sappiate, però, che non piangevo così tanto per un prodotto cinematografico da… probabilmente Soul.

E per questo non posso non assegnare lo specchio speciale a questa opera meravigliosa dal punto di vista tecnico ed emotivo.

Alla prossima,

-IronPrincess



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