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Recensione in anteprima: La cattedrale di Sabbia di Leonardo Patrignani

Trama
LA MILANO DEL 2045 è una metropoli ipertecnologica, in cui le realtà virtuali e aumentate operano una costante distorsione del mondo e dell'identità delle persone. Stefano Valeri è un brillante neuroscienziato e ricercatore per Engram, azienda all'avanguardia nel campo delle interfacce neurali. La moglie Arianna Molinari, stimata neuropsicologa, lavora a stretto contatto con il suo dipartimento. Fino al giorno dell'attentato. Da quando, quattro anni prima, Arianna è rimasta vittima di un attacco terroristico nel corso di un importante convegno scientifico, l'uomo vive infatti come un relitto umano, rintanato nella sua solitudine. Ma quando scopre che il suo ricordo del momento in cui la moglie ha perso la vita è inattendibile, Stefano non ha alternativa: deve uscire allo scoperto e rimettere insieme i pezzi di un passato carico di enigmi e traumi irrisolti. Come sono andate davvero le cose? Su quale genere di anomalie della memoria stava indagando Arianna e chi poteva avere interesse a fermarla? Soprattutto, cosa sta per succedere nel mondo, se nessuno può più fidarsi dei propri ricordi?
L'autore
Leonardo Patrignani ha esordito nella narrativa con Multiversum (Mondadori, 2012), primo titolo di una trilogia tradotta in più di venti Paesi, con oltre centomila copie vendute. Ha poi pubblicato il thriller There (Mondadori, 2015), i cui diritti cinemasono stati opzionati. Per De Agostini ha pubblicato Time Deal. Darkness (DeAgostini, 2019) è il suo primo libro per ragazzi. Nel 2020 pubblica con Francesco Trento No spoiler! La mappa segreta di tutte le storie (De Agostini).
Eccoci qui con un altro evento, per un romanzo in uscita proprio oggi che non potevo non recensire! Ringrazio Bea per aver organizzato il tutto e la Mondadori per averci permesso ancora una volta di partecipare a questi eventi e per la copia fornita a scopo di recensione.  Io non ho potuto non sclerare durante la stesura di questa recensione, ma giuro, nospoiler per voi e soprattutto ho cercato di essere professionale nonostante il mio attaccamento verso questa opera.
Leonardo Patrignani è la mia sicurezza in chiave letteraria, la sicurezza che ogni suo libro, ogni sua frase, ogni personaggio, riuscirà a fare breccia nel mio cuore, conquistarlo, spaccarlo in due, ricucirlo e il tutto nel giro di un romanzo. Di ogni suo romanzo. 
L'ho scoperto per caso, sotto consiglio di un'amica, quando avevo solo 19 anni e ora, 10 anni dopo, sono ancora qui, sempre pronta a tuffarmi nelle sue parole. 
Ho letto Multiversum (ho una bellissima copia autografata del primo volume in rigida/ invidiatemi, sì!), There, Time Deal, Darkness, ho amato ognuno di loro e adesso con "La cattedrale di Sabbia", in uscita oggi, non posso fare altro che dirvi: lui ci prepara sempre al prossimo libro che scriverà senza forse neanche rendersene conto perché per me, questo romanzo, è il naturale proseguimento di quello che è il suo percorso letterario (ovviamente non sono una critica letteraria e questa è solo la mia visione delle cose), non mi aspettavo quindi niente di più o di meno della meraviglia che ha saputo creare anche questa volta.
Il romanzo è ambientato in una Milano del futuro che non sembra poi così lontano, che è lo specchio di una Milano che conosciamo benissimo con la sua facciata sfavillante ma che nasconde tanti segreti. Una Milano credibile per quanto è curata e che forse diventa la protagonista vera della storia.
Inizia con un padre per assecondare la sua amata figlia, condivide in modalità immersiva i suoi ricordi durante una serata, i ricordi che riguardano una tragedia che ha distrutto il suo cuore, un attentato che ha stravolto tutto il suo mondo.
Ho analizzato anche la scelta del titolo "La cattedrale di sabbia", che sembra rappresentare la memoria associata appunto a questa cattedrale che alla fine si rivela fragile, manipolabile, proprio come un castello di sabbia che finisce per crollare inevitabilmente. Nel libro invece rappresenta un saggio letterario che il protagonista Stefano, il protagonista, acquista, scritto da un suo conoscente e che tratta proprio dell'affidabilità dei ricordi, che forse rappresenta l'inizio vero e proprio del romanzo. 
Ancora una volta i personaggi di Leonardo, sono ESSERI UMANI, non una creazione, e sembrano vivere davvero, muovendosi appunto in un mondo che viene reso reale da un World Building ben strutturato. Stefano Valeri e la sua sensazione permanente di mancanza ci mostra come la perdita di qualcuno possa sconvolgere chiunque anche in un mondo in cui nulla sembra mancare.
La sensazione di ansia che ci pervade già dall'inizio e che cresce durante la lettura è arrivata dritta nelle mie ossa e io l'ho accolta, l'ho razionalizzata, mi sono fatta invadere dall'incertezza e sono arrivata alla fine del romanzo con troppe domande... domande però a cui non è il libro a dover rispondere, ma la mia coscienza. 
Chi è l'essere umano se non la sua memoria? Chi siamo noi senza la certezza di ciò che abbiamo già vissuto e che ci ha insegnato a crescere?
L'autore tratta di diversi temi che spingono a riflettere, soprattutto oggi come oggi. Quanto possiamo permettere alla tecnologia di entrare dentro di noi? Quanto possiamo dargli la possibilità di manipolare il nostro essere, ma allo stesso tempo individua nella pericolosità della tecnologia "l'uomo stesso". Alla fine quindi, come giriamo giriamo, siamo sempre noi il vero pericolo per l'umanità. Molto bella è stata anche l'analisi genitoriale, il rapporto tra Stefano e la sua famiglia sia quella di origine che quella che si è costituito e ho amato tantissimo il rapporto tra lui e sua figlia Martina. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, ipnotico, assolutamente perfetto. Patrignani non annoia mai nonostante questo romanzo contenga un numero considerevole di pagine, si legge davvero tutto d'un fiato (anche se pause sono consigliate per non morire di ansia). 
Non vi dico altro per non rovinarvi l'esperienza di lettura, aggiungo solo che voi: Dovete leggerlo. 
Voto: 5/5
Alla prossima,

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