Review Party: Dove crescono i cocomeri
Quando vede la mamma scavare furiosamente i semini neri da un'anguria nel bel mezzo della notte mentre parla con persone che non esistono, Della si rende conto che sta succedendo di nuovo. Che la malattia che ha costretto sua madre in ospedale quattro anni prima è tornata. Che finirà di nuovo in ospedale per mesi come l'ultima volta. Mentre suo padre si dedica al lavoro nell'azienda agricola di famiglia, che è in difficoltà a causa della siccità, e sua madre nega l'evidenza, è Della che decide di doverla curare. E sa come fare: il magico miele della signora delle api ha curato tutte le ferite e i guai degli abitanti di Maryville, in North Carolina, per generazioni. Ma la signora delle api rivela a Della che la soluzione non è tanto nella cura della mamma, quanto nel guardare con sincerità in fondo al proprio cuore e imparare, con l'aiuto della sua famiglia e dei suoi amici più cari, che amare significa accettare la mamma così com'è.
Questo romanzo è entrato nella mia lista di letture all'improvviso, come un temporale estivo che poi è passato, lasciando dentro di me una nuova anima.
A scuola stiamo studiando psichiatria e in particolare la schizofrenia e attraverso questo libro posso dire di aver compreso un po' di più l'argomento, che sicuramente è complicato e va approfondito.
L'autrice tratta la malattia e le difficoltà che comporta per il malato e la propria famiglia con delicatezza e allo stesso tempo con "realtà", cercando quindi di non colorare mai più del dovuto la situazione. Il suo stile è poetico, ma di una semplicità quasi disarmante, che nel caso di questo romanzo non si tratta di quella semplicità infantile e quasi banale, ma di un modo funzionale di spiegare concetti che farebbero male al lettore se espressi in altro modo.
I protagonisti di questa storia sono molteplici, dipende del punto di vista; possiamo dire che siamo, come lettori, più focalizzati su Della, ma allo stesso tempo i nostri occhi si posano sulla sua famiglia, sulla malattia di sua madre, sull'amicizia e su un'estate afosa diversa dal solito.
Della è una ragazzina vittima di quell'età in cui non si è né grandi e né piccoli. Ha una sorellina pestifera, una migliore amica meravigliosa e dei genitori che come tutti i genitori hanno pregi e difetti.
Insieme a lei vediamo come a volte i grandi raccontino, di argomenti difficili, "troppo poco", che però diventa "davvero troppo" quando di questi argomenti non si vuol chiedere il parere delle persone esterne. Il padre di Della infatti, più volte ribadisce che la malattia di sua moglie deve restare "un segreto di famiglia" e così, quando all'inizio del romanzo la nostra protagonista vede sua madre, a tarda notte, intenta a togliere ossessivamente dei semini da un cocomero, si trova a dover mantenere il segreto.
La Baldwin condisce il libro anche con un po' di sana magia, rendendo questo un romanzo di formazione in tutto e per tutto, che però risulta adatto ai lettori di tutte le età. Ci regala la magia di un miele speciale, capace di tirare fuori dalle persone "quello che serve" e ancora la magia di una tempesta che scoppia nel momento più opportuno, come a voler lavare via tutto lo sporco che abbiamo nell'anima.
"Dove nascono i cocomeri" è un libro spettacolare, veloce nella lettura, ma che sarà impossibile da far svanire nel vostro cuore; un romanzo che vi farà ridere e anche versare delle lacrime e che vi farà sperare di trovare un'amica con cui condividere le coccinelle.
Alla prossima,
Questo romanzo è entrato nella mia lista di letture all'improvviso, come un temporale estivo che poi è passato, lasciando dentro di me una nuova anima.
A scuola stiamo studiando psichiatria e in particolare la schizofrenia e attraverso questo libro posso dire di aver compreso un po' di più l'argomento, che sicuramente è complicato e va approfondito.
L'autrice tratta la malattia e le difficoltà che comporta per il malato e la propria famiglia con delicatezza e allo stesso tempo con "realtà", cercando quindi di non colorare mai più del dovuto la situazione. Il suo stile è poetico, ma di una semplicità quasi disarmante, che nel caso di questo romanzo non si tratta di quella semplicità infantile e quasi banale, ma di un modo funzionale di spiegare concetti che farebbero male al lettore se espressi in altro modo.
I protagonisti di questa storia sono molteplici, dipende del punto di vista; possiamo dire che siamo, come lettori, più focalizzati su Della, ma allo stesso tempo i nostri occhi si posano sulla sua famiglia, sulla malattia di sua madre, sull'amicizia e su un'estate afosa diversa dal solito.
Della è una ragazzina vittima di quell'età in cui non si è né grandi e né piccoli. Ha una sorellina pestifera, una migliore amica meravigliosa e dei genitori che come tutti i genitori hanno pregi e difetti.
Insieme a lei vediamo come a volte i grandi raccontino, di argomenti difficili, "troppo poco", che però diventa "davvero troppo" quando di questi argomenti non si vuol chiedere il parere delle persone esterne. Il padre di Della infatti, più volte ribadisce che la malattia di sua moglie deve restare "un segreto di famiglia" e così, quando all'inizio del romanzo la nostra protagonista vede sua madre, a tarda notte, intenta a togliere ossessivamente dei semini da un cocomero, si trova a dover mantenere il segreto.
La Baldwin condisce il libro anche con un po' di sana magia, rendendo questo un romanzo di formazione in tutto e per tutto, che però risulta adatto ai lettori di tutte le età. Ci regala la magia di un miele speciale, capace di tirare fuori dalle persone "quello che serve" e ancora la magia di una tempesta che scoppia nel momento più opportuno, come a voler lavare via tutto lo sporco che abbiamo nell'anima.
"Dove nascono i cocomeri" è un libro spettacolare, veloce nella lettura, ma che sarà impossibile da far svanire nel vostro cuore; un romanzo che vi farà ridere e anche versare delle lacrime e che vi farà sperare di trovare un'amica con cui condividere le coccinelle.
Alla prossima,
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