Rcensione: Lacrime di Cera

Sinossi
In un mondo distrutto dalla guerra tra classi sociali, un nuovo Impero regna Sovrano. Un Impero costruito grazie alle capacità di una società progredita, ma legato alle tradizioni dell’ormai lontano Ottocento.
Un Impero servito da automi dall’aspetto umano e dalla pelle rivestita di cera.
Protetta dalle fredde mura di un palazzo inespugnabile, in Russia, Camille vive la sua vita fra balli e ricevimenti, ignara di essere prigioniera di un’utopia. Contro il proprio volere, verrà promessa al futuro Imperatore. Un uomo meschino, violento e incapace di amare.
Mossa dalla disperazione e in cerca di una via di fuga scoprirà l’esistenza di un sotterraneo segreto, dove troverà Lui, sua unica possibilità di salvezza.
Su quali menzogne è stato costruito l’Impero Sovrano?
Cosa c’è fuori dal palazzo?

Recensione

Quando un libro prende, non ci sono impegni che tengano. 
Ieri mattina alle 7:30 ho iniziato Lacrime di Cera. 
Ieri mattina alle 11 avevo finito e stavo stressano l'autrice mentre saltellavo per la mia stanza. 

Lacrime di Cera è un distopico con sfumature romance che trasporta il lettore nelle vicende così tanto, che staccarsi è impossibile. 

Lo stile di Liliana Marchesi è riflessivo, ironico, dolce e profondo. Ogni sua parola riesce a dare ai personaggi sfumature dettagliate che li rendono reali; il ritmo incalzante e veloce unito alla voglia di saperne di più e alla rete di misteri che avvolgono tutto, rendono il romanzo perfetto per quelle giornate primaverili soleggiate in cui si ha voglia di azione e colpi di scena. 
Il pizzico di Romance che l'autrice ha inserito nel libro, rende questo distopico adatto proprio a ogni tipo di lettore o periodo della propria vita. 


I personaggi sono tanti; alcuni enigmatici, altri prevedibili; alcuni amabili e altri detestabili al punto da far desiderare al lettore una morte lenta e dolorosa per loro. 

Camille, la protagonista, è una con un "carattere". Riesce ad avere pensieri propri e non si lascia trascinare dalla società in cui vive. Camille è bellissima, ribelle, caparbia e fiera, a volte confusa, ma sempre coerente. 

Roman è il cattivo per eccellenza. Affascinante, forte, stronzo, macchinatore, stronzo (ah, l'avevo già detto?). Roman è la bestia che vuole potere e gloria; senza cuore e meschino. 

Lui è un enigma vivente. Un essere senza parola, senza storia, senza vita... finché tutto cambia ed esplode. 

L'ambientazione che l'autrice è riuscita a creare, è sì dettagliata, ma non rallenta mai il ritmo della narrazione. Resta sullo sfondo, aiutando il lettore a immaginare e costruire con la mente tutti i luoghi in cui i personaggi si muovono. Liliana fornisce sensazioni come il freddo pungente o il caldo rassicurante del fuoco, senza dilungarsi nelle solite descrizioni lunghe e talvolta noiose che molto spesso mi capita di leggere in questo genere di libri. 
Il castello, i treni, i palazzi diroccati sono una cornice piacevole di una trama fantastica. 
Inoltre l'autrice fornisce spunti futuristici in più punti del romanzo che hanno lo stampo della distopia classica, ma che allo stesso tempo risultano originali. Come gli automi e il mistero che aleggia intorno a queste figure o sieri miracolosi che riescono a modificare l'organismo di chi li assume. 

Questo distopico sembra il riflesso di qualcosa che potrebbe accadere in futuro; un distopico che rappresenta uno dei futuri probabili del nostro mondo. Speranza, amore e ricerca che si scontrano contro potere, guerre e distruzioni. 

Il mio voto per Lacrime di Cera è il massimo, se non di più. 
-CuorediInchiostro




Commenti

  1. Grazie di cuore Marika ❤
    La tua recensione mi ha emozionato moltissimo!
    E sono davvero onorata della valutazione che hai dato al mio Lacrime di Cera 😊

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