Recensione: Divini Rivali

Trama
Mentre una sanguinosa guerra tra divinità infuria nel paese, la diciottenne Iris Winnow cerca di rimettere insieme i pezzi della sua vita. Il fratello è partito per la guerra e non dà notizie di sé, la madre annega i dispiaceri nell’alcol, il lavoro da giornalista non le dà soddisfazioni. Sogna un futuro in cui la sua scrittura farà la differenza grazie alla promozione a editorialista, ma per ottenerla deve competere con l’affascinante e scontroso Roman Kitt. L’unica valvola di sfogo, per Iris, è la sua macchina da scrivere, dono dell’amata nonna, con cui spera di mettersi in contatto con il fratello scomparso, ma le lettere che infila sotto al guardaroba finiscono proprio nelle mani di Roman, che decide di risponderle anonimamente avviando così un rapporto epistolare. Questo legame speciale e inaspettato farà nascere tra i due complicità e attrazione, trascinandoli nel vivo di un conflitto che deciderà le sorti non solo del loro paese ma anche del loro amore.
Due giornalisti rivali uniti da un legame magico intrecceranno per sempre i loro destini attraverso l’inferno della guerra e l’incanto della passione. Si dice che l’amore vinca su tutto, ma può trionfare anche in uno scontro tra divinità?

“Nessuna divinità
Nessuna creatura
Nessuna guerra
potrà mettersi tra di loro.”
Un anno.
Ho aspettato un anno con il libro sullo scaffale.
In attesa.
Tra tanti altri volumi che ancora aspettano di essere letti.
Di solito se non vado di barattolino della tbr vado a sentimento, dipende molto da cosa ho letto prima, di cosa ho bisogno, solo così riesco a evitare sempre il temuto “blocco del lettore”. 
Improvvisamente “Divini Rivali” mi ha chiamata e io ho iniziato… e sono finita a mare con tutti i panni.
Un mare di lacrime e disperazione.
Lo stile del romanzo, così scorrevole, poetico, descrittivo senza essere mai noioso. Le lettere, le candele soffuse, l’amicizia, l’amore, la guerra… la morte.
Tutto mi è entrato nell’anima e mi ha sciolto il cuore come fa il miele nel latte bollente. Come la cioccolata dopo un lungo viaggio in treno. 
Però sono i personaggi la cosa che rendono questo libro meraviglioso. Ognuno di essi è delineato con una profondità tale da farli sembrare persone reali, rendendo facile per il lettore affezionarsi a loro, soprattutto per quanto riguarda Roman e Iris. 
Cosa non sono quei due? Quasi i loro sentimenti reciproci mi hanno fatto dimenticare come si respira e quel loro essere prima rivali e poi così intimi, mi ha preso il cuore, l'ha cullato e poi fatto a pezzi nel finale del libro. Perché sì, un finale come questo di Divini Rivali dovrebbe essere illegale. Se amate gli #hatetolovers e le storie delicate, questo è il romanzo che fa per voi. Anche gli altri personaggi però prendono dentro, ognuno di loro sembra parlare con noi, insegnarci qualcosa. 
Il worldbuilding è molto nebuloso, quasi etereo. A volte si ha l'impressione di trovarsi all'interno di un sogno, un mondo onirico che amplifica il senso di mistero e meraviglia. La guerra si sente, come se fosse la nostra guerra e non sapessimo da che parte stare. Non sapessimo chi tra i due dei che si stanno scontrando e stanno lasciando morire al loro posto delle persone, sia di più dalla parte del torto... 
Voto: Specchio Speciale!
Sto pregando con tutte le mie forze che non venga rovinato l’ultimo volume di questa serie perché se fosse ciò che mi aspetto la Ross entrerebbe a far parte di diritto nella mia lista di autrici del cuore.
Consigliato a:
- Chi cerca una speranza
- Chi crede nell’amore in tutte le sue forme
- Chi ama scrivere
Non consigliato : 
-  Chi cerca un fantasy con un worldbulding super strutturato
- Chi Non ama lo slowburn
- Chi Non crede nell' amore
Alla prossima,

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