Recensione: Get Back di Alessia D'Ambrosio

 


Buon pomeriggio specchietti!
Eccomi tornata alle porte del week-end con una nuova recensione per voi. 
Oggi vi parlo di Get Backl'ultimo romanzo nato dall’abile penna di Alessia D’Ambrosio, di cui avevamo già recensito Let it be (qui) e Yesterday (qui).

Get back chiude il cerchio della serie dedicata ai Random Dudes, anche se quest’ultimo romanzo si distacca completamente dagli altri, al punto da poter essere quasi considerato uno stand alone.
Il protagonista è il misterioso manager della famosa band, Nigel Rox, la cui figura è sempre rimasta avvolta in una fitta nebbia di mistero e segreti taciuti. Be’, lasciatemi dire che in questo romanzo tutti i nodi verranno al pettine, gettando una luce nuova anche sugli avvenimenti narrati nei volumi precedenti. E quale miglior canzone dei Beatles poteva esserci per raccontare una storia simile se non Get back?

Get back, get back, get back to where you once belonged...

Ma partiamo con la trama:

VERBALE DI DICHIARAZIONE SPONTANEA

Mi chiamo Nigel Rox e sono il manager di una band di fama internazionale, i Random Dudes. 
Al momento sono nella Top Ten degli uomini più facoltosi secondo la classifica stilata da Forbes. Possiedo tre appartamenti a New York, cinque Lamborghini e un patrimonio economico plurimilionario. Nel mio lavoro sono il top. Non mi sfugge niente, controllo tutto. Sono come un mastino che protegge ciò che è suo, tanto è vero che spesso mi chiamano Rex, come il cane della serie TV.
Ma, oltre tutto questo, sono anche il figlio di Genny Roncadelli, uno dei boss mafiosi più temuti di New York. Perciò, deduco che in questo contesto dovrei usare il mio vero nome e presentarmi di nuovo.
Mi chiamo Nigel Martin Roncadelli e per anni ho collaborato con mio padre gestendo alcuni dei suoi traffici. Quel mondo non mi è mai appartenuto e ho sempre cercato una via di fuga, ma, a oggi, mi trovo ancora intrappolato in una ragnatela che non mi permette di muovermi. Con un'unica differenza rispetto al passato, però: Genny Roncadelli ha puntato gli occhi su qualcosa a cui tengo veramente. Lui vuole prendersi lei, dopo avermi già portato via troppo.
Ma io non posso permetterlo.
Ecco perché sono qui. Ho bisogno di mettere un punto a questa assurdità e, se per farlo, dovrò raccontare tutto, allora così sia.
Nessuno conosce la mia storia, o il mio vero cognome. Nessuno sa da dove vengo, cosa ho visto e cosa ho fatto. Ho insabbiato e nascosto così bene, che alla fine ho finito per credere che non fosse vero niente e che io sia davvero Nigel Rox.
Ma adesso basta.
Adesso parlo io.



Se avete letto gli altri volumi della serie, sapete già che Nigel Rox è una specie di puntiglioso e metodico rompiba**e e non poteva esserci per lui una controparte migliore di Fran, l'ex assistente personale di Ava Larson, che avevamo già conosciuto in Yesterday
Ecco, se dovessi descrivere Nigel e Fran direi che questi due sono come il giorno e la notte, un grumpy vs sunshine inevitabile. Se Nigel è controllato, composto, elegante e metodico, Fran è un uragano di scelte di pancia, emozioni, parolacce. Ma anche lei nasconde dei segreti e, soprattutto, delle ferite profonde, radicate nel suo cuore al punto da rischiare di metterlo fuori uso una volta per tutte.
Ho amato molto il contrasto tra il difficile e traumatico percorso di Fran e la persona che riesce a essere nella quotidianità, così spontanea, solare, impulsiva. Frances è una mamma single, che fatica a sbarcare il lunario e soffre per ciò che non può dare a sua figlia Ginger. Allo stesso tempo, però, è così testarda e orgogliosa da preferire le privazioni ai soldi degli altri. 
È ciò che fa con la suocera, con la quale ha un rapporto conflittuale – e scoprirete leggendo il perché – e persino con Nigel, quando, più e più volte si offre di aiutarla economicamente. Fran ha una forza interiore enorme e questo me l’ha fatta adorare.
Di contro, Nigel non è altro che la figura che si è costruito per cancellare dalla sua vita le tracce della famiglia e del contesto in cui è nato e cresciuto: un covo di mafiosi invischiati in molteplici attività criminali a New York. 
Nigel avrebbe dovuto essere l’erede dei Roncadelli, ma lui non ha mai voluto far parte di quel mondo, di quella vita di violenza e crimine. 
Ho amato molto il lato onesto e anche timoroso del giovane Nigel in alcuni flashback che ci vengono presentati per completare il complesso puzzle della sua personalità. Tutto ciò che ha creato, l’identità che si è cucito addosso e il controllo che sente di dover avere su tutto non sono altro che la conseguenza di un passato tremendo, di esperienze vissute e scene di cui è stato, suo malgrado, spettatore impotente.
Il passato, però, bussa sempre alla porta e ci presenta il conto da pagare. Nigel questo lo sa bene, per questa ragione, anche se Fran, la folle rossa dalla lingua lunga, si è insinuata dentro di lui in modo inaspettato ma irreversibile, Nigel è assolutamente deciso a tenerla fuori dalla sua vita, per proteggerla dalla sua famiglia. Purtroppo, le sue intenzioni non basteranno a tenere al sicuro Fran e sua figlia e lei si ritroverà invischiata in una faida familiare che sembra non lasciare scampo.
Che dire? Ho amato profondamente questa storia e anche se i mafia romance non sono tra i miei sottogeneri preferiti, Get back mi ha sorpresa e coinvolta, rivelandosi una lettura piacevole e intrigante. La penna scorrevole dell’autrice, lo stile diretto a volte anche crudo ti catapultano nella storia, ti tengono incollata alle pagine fino al sudatissimo lieto fine.
Per questo non posso che confermare il mio pensiero sulla bravura di Alessia e assegnare a Get back cinque specchi.


Vi consiglio questa lettura se amate le storie complicate, ricche di azione e colpi di scena e, se non lo avete ancora fatto, correte a recuperare la serie dedicata ai Random Dudes (e procuratevi una scorta di Maalox, per sicurezza).
Alla prossima, Specchietti!




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