Recensione: Fourth Wing

 Trama

L'accademia militare di Basgiath è la famosissima scuola per diventare cavalieri di draghi più spietata ed elitaria che ci sia. Una volta entrati non si hanno altro che due possibilità: laurearsi o morire. Violet Sorrengail già si immaginava a passare i prossimi anni circondata dai suoi amati libri e immersa nel silenzio della biblioteca. Nulla di più lontano da ciò che le sta per accadere. Quella generalessa di sua madre le ha ordinato di unirsi alle centinaia di candidati disposti a qualunque sacrificio pur di diventare parte dell'élite di Navarra: i cavalieri di draghi. Ma Violet ha solo vent'anni e un corpo ancora poco allenato alla battaglia: la morte per lei potrebbe arrivare in un lampo. I draghi, infatti, non si legano agli umani «fragili», ma li inceneriscono. E la maggior parte degli studenti non si farebbe scrupoli nell'eliminare Violet pur di migliorare le proprie possibilità di successo. Senza contare che tutti gli altri la farebbero fuori volentieri pur di punire la temibile e potente madre, compreso Xaden Riorson, il cavaliere più forte e spietato del Quadrante. E così Violet ogni sera va a dormire con la sfida di riuscire a vedere l'alba del giorno dopo...


"Un drago senza il suo cavaliere è una disgrazia. Un cavaliere senza il suo drago è morte certa." - ART.1 SEZ.1 CODICE DEI CAVALIERI DEI DRAGHI

Va bene, stiamo calmi! Di solito non leggo i libri "del momento" con così tanta velocità (faccio prima scemare il Mood della gente), ma io Fourth Wing lo aspettavo da quando più di un anno fa ho ascoltato un audio sul BookTook Inglese con relativo video di draghi svolazzanti (lo sapete tutti di quale audio sto parlando!) e ho deciso che dovevo leggerlo. Avrei potuto leggerlo subito in lingua? Sì, ma questa è un'altra storia! O è sadismo?

Questa come avrete intuito non sarà una recensione normale ma una di quelle sclerare che capitano poche volte nella vita! Andiamo però per punti perché "sclerati sì, ma disordinati mai" (non dite a mio marito che l'ho detto).

1) La trama

Ci sono i draghi. Basta questo per andare avanti, no? 

Per me sì, ma nel caso in cui per voi non basti c'è Xaden, un'accademia, Violet, un mistero da risolvere, Xaden, una crescita personale molto profonda, un pizzico di spicy, del romance hate to love e... ho già menzionato Xaden? Il tutto con uno stile molto scorrevole, non sarà il libro del secolo ma si fa leggere benissimo, anche se ho fatto un po' di fatica perché la traduzione un po' mi stonava qui e lì, ma niente di trascendentale (non ditemi di nuovo "eh ma potevi leggerlo in lingua perché vi picchio").

2) Le ambientazioni

Le ambientazioni sono favolose, sia viste come una comune mortale che cammina su un parapetto sperando di non morire, sia viste da cavaliere che si allena sul dorso del suo drago (sperando di non morire). Quello descritto dalla Yarros è un continente vasto pieno di magia, di misteri, di draghi e altre creature che vivono fuori dai suoi confini. Poi ci sono anche i cattivi, ma i cattivi spesso sono chi non avremmo mai immaginato. Avevo aspettative alte e sono state soddisfatte. Non è un trattato o un manuale sul perfetto fantasy, ma è uno Fantasy New Adult che si fa leggere con tutti i pregi e i difetti del caso, un romanzo che tiene incollate alle pagine e che ti fa sentire parte della storia (anche questo non è scontato). 

3) I personaggi

Violet

"Non morirò oggi. (...) O uscirò da questa foresta da cavaliere... o probabilmente non ne uscirò affatto."

Violet è una ragazza tranquilla che pensa la aspetti una vita al sicuro nel luogo che ama di più: la biblioteca degli scribi. Ama i libri, le storie e i resoconti più di ogni altra cosa. 

Ha pensato già a tutto... finché non arriva sua madre, il Generale e decide che non sarà così! 

O sua figlia vivrà (morirà) come Cavaliere o non vivrà proprio. Così lei si trova catapultata in un'accademia che forma i Cavalieri di draghi, in cui i fragili vengono spazzati via e nessuno la ritiene all'altezza. Lei però ha un bel carattere e piano piano diventa consapevole del fatto che il suo cervello, molte volte, è più funzionale rispetto alla sua forza fisica e che il suo cuore saprà sempre cosa dirle.

Xaden 

"Sarai la mia condanna a morte, Violet."

Riorson, ragazze mie, che Ve lo dico a fare? Lui è il nemico! Lui è spietato! Lui è sexy da morire! E a noi non importa niente dei punti uno e due di cui sopra, dico bene? Perché Xaden ha un codice di condotta e soprattutto tanti assi nella manica (ne ha anche un altro ma potrebbero esserci minorenni qui). 

Mi sono innamorata di lui? Sì! Sono una persona scontata? Anche! 

Rhiannon 

"Ci sono legami che non possono essere spezzati."

Tutti vogliamo mettere su carta che Rhiannon è "the best", vero? Io pazza di lei dal primo istante! Sicura di se, forte, divertente... Dai, a chi non è piaciuta? 

Dain

"Ti prego, lascia che ti salvi."

Se vedete un tizio biondo perennemente contrariato, ecco Dain. Morirebbe per il regno e le sue regole ma mai per le persone che ama. Lui è tutto: Dovere. Dovere. Dovere. Uh Violet sta baciando Xad... Dovere. Non vali niente, ecc ecc. Avete capito il tipo, no? Ecco, girate alla larga perché Dain ha una bandiera rossa bella grande appiccicata sulla schiena. E non mi importa se è il migliore (unico) amico di Violet. Non serve a nulla se non a farmi incazzare ogni volta che apre bocca!

I Draghi

Ecco, ora passiamo alle vere star della situazione! 

Tairn, Andarna, Sgaeyl. Io li amo! In questo ordine. Sono bellissimi, potenti, sono Draghi! Ogni volta che nella narrazione si aveva accesso ai loro pensieri ero così presa da non riuscire a smettere di leggere. Tairn è il drago più potente della valle, quello che da tempo non si legava a nessun cavaliere, finché non ha scelto Violet per il suo cuore puro.

Non per la sua forza, ma per la sua compassione. Io non avevo parole se non: wow.

Il filo del discorso

Ricomponiamoci! 

Le scene di allenamento, i modi in qui Violet è riuscita a superare tutto, le scene di volo e le battaglie. Le morti e il dolore. L'amore e l'odio. Lo spicy che c'è ma è nella misura giusta. La sorpresa e un finale che mi ha lasciata a bocca aperta. Questi sono i motivi per cui leggere Fourth Wing.

Non posso che assegnargli lo specchio speciale perché un buon libro non lo fa tanto "cosa ne pensano gli altri", ma "cosa ha lasciato a te" e per me va bene così. 



Alla prossima,




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