Recensione: E se lo dice Oscar... di Laura Gaeta

 


Jaime Lentz scende a patti col proprio destino quando accetta di vestire i panni di Lola Marlène, drag queen di punta del Tits and Heels. Abigail Spencer è una giovane nobile inglese che, pur di sentirsi libera, lascia la propria famiglia per trasferirsi in America. Fra boa di struzzo e cadaveri, i due si ritroveranno a dover lavorare fianco al fianco per risolvere quello che sembra un caso di omicidio. Ma cosa accadrà quando realizzeranno di essere fatalmente attratti l'uno dall'altra? D'altronde, come dice il buon vecchio Wilde, "la felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha. 
"E se lo dice Oscar..." Contiene tracce di ironia e di suspense, seguire le modalità d'uso.

Ciao Specchietti,
Come state?
Con immenso ritardo e mi scuso per questo, eccomi qui con una nuova recensione per voi!
Si tratta di E se lo dice Oscar… di Laura Gaeta che ringrazio per la copia in omaggio e con la quale mi scuso - in ginocchio sui ceci - per il ritardo.
Come sapete, non è il primo romanzo di Laura che leggo, ho amato la dilogia de Le Stelle addosso, perciò non potevo perdermi questa nuova uscita.
E se lo dice Oscar… è una storia esuberante, piena di colpi di scena, decisamente glitterata che si distacca molto dai canoni ai quali siamo abituati nel mondo del Romance.
Ma procediamo per ordine.

È da molto tempo che la vita di Jaime è stata stravolta, ha rinchiuso il suo sogno in un cassetto e ha accettato un lavoro come Drag Queen al Tits and Heels.
Le esibizioni di Lola Marlène uniche, accattivanti e sensuali diventano subito virali e grazie a lei, il locale riacquisisce fama e popolarità.
Aimé, però, il Tits and Heels viene coinvolto in un giallo che getta dubbi su tutti e mina il più grande obiettivo di Jaime: quello di ricongiungersi con sua figlia.

Abigail ha appena perso il suo fidanzato, il lavoro e la dignità. Non è abituata a cavarsela da sola, ma piuttosto che tornare in Inghilterra, con la coda tra le gambe, dalla sua famiglia è disposta a tutto e accetta un'occupazione, su consiglio della sua migliore amica Prue, presso una bizzarra agenzia di investigazioni.
Ed è proprio grazie/a causa del nuovo lavoro che Jaime - Lola Marlène e Abigail saranno costretti a lavorare fianco a fianco.

Tra i due protagonisti non è di certo amore a prima vista, anzi, Abigail è convinta che Jaime sia gay e, per Jaime, Abigail è un peso, un ostacolo che intralcia le indagini e la risoluzione del caso.

Lui è rabbioso, arrogante, pusillanime.
Lei è troppo ingenua, piagnona (passatemi il regionalismo) e ficcanaso.

Ma SPOILER.
È tutta facciata.

È come se fosse una calamita: mi attrae senza che io riesca a rendermene conto.

Jaime penso che sia uno dei personaggi più sensibili che abbia mai letto. È vero pure che subisco molto il fascino dei papà single, però, davvero, tanto è aggressivo sul palco, tanto è premuroso con la sua bambina. E questo si percepisce da subito.
La vera natura di Abigail, invece, viene fuori piano piano, pagina dopo pagina, figuraccia dopo figuraccia, lacrima dopo lacrima, ma sotto tutti quegli strati di bon ton, ingenuità e insicurezza c'è una tigre fiera, elegante e decisa.
Vi assicuro che si daranno del filo da torcere l'un l'altra questi due!
Non si può di certo dire che Laura Gaeta non abbia avuto fantasia o che non abbia messo abbastanza carne sulla brace in questo romanzo.
In un mondo insolito come quello delle Drag Queen, l'autrice ci immerge nella sua storia fatta non solo di boa di struzzo, lustrini e ciglia finte, ma anche di suspense, colpi di scena, friccicore e moltissime emozioni.
Lo stile di Laura è veloce, incalzante, ironico. Non ti lascia prendere fiato nemmeno per un secondo. A colpi di aforismi di Oscar Wilde, il ritmo del romanzo rimane sempre serrato, fino alla conclusione.
Una storia originale, brillante che consiglio a chi ama i romance che escono un po' da quelli che sono gli standard classici.
Promuovo Laura e i suoi personaggi con quattro specchi!




Mi scuso ancora per il ritardo e la ringrazio per la fiducia che ripone sempre in me e le mio blog.
Un saluto a voi, miei cari specchietti!
Vi do appuntamento alla prossima storia,
Con affetto,
Mil Palabras 




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