Recensione in anteprima: Il suono della Neve di Alexandra Rose
Nonostante il suo innato
talento, Daisy si è sempre tenuta lontana dai riflettori a causa del suo
carattere timido. Nel momento in cui poggia le mani su una tastiera, però,
diventa parte della melodia e si spoglia di ogni insicurezza. Sente che tutto sta
per cambiare quando la manager dei Poison Dust ascolta la sua esibizione
in un pub e le propone un contratto. È l’opportunità per far conoscere al mondo
la sua musica, ma è anche l’inizio di qualcosa di più. Scoprirà di dover
condividere l’appartamento con l’intera band, compreso il vocalist: Yukine
Kimura, dai delicati lineamenti orientali e dall’animo tormentato.
Lei lo detesta da otto anni.
Lui ha promesso di dedicare
la sua vita esclusivamente alla musica.
Ma Yukine e Daisy impareranno
che il filo rosso del destino è impossibile da spezzare.
Buon pomeriggio Specchietti!
Oggi il blog partecipa al
Review Party de Il suono della Neve, il nuovo romanzo di Alexandra Rose
e la vostra Mil Palabras è qui per parlarvene.
Una storia molto romantica, a
tratti fiabesca che unisce la magia della cultura asiatica al fascino che
sprigionano le boy band.
Daisy è una ragazza all’apparenza
ordinaria, timida, impacciata e l’unico momento in cui si sente libera dai
pregiudizi e dalle sue insicurezze è quando compone musica. Ama suonare la
tastiera e si arrabatta con qualche esibizione in un pub e un lavoro part-time
per fronteggiare le spese.
Un giorno qualsiasi, però, la
sua vita cambia. La proposta di entrare a far parte della famosissima band di
suo fratello i Poison Dust è troppo allettante. Daisy non può cedere ai suoi
dubbi, si deve mettere in gioco e cogliere la palla al balzo, anche se questo
vorrà dire uscire dal guscio nel quale si è rintanata ai tempi del liceo e,
soprattutto, fronteggiare di nuovo Yukine, il migliore amico di suo fratello
che odia da otto anni.
Yukine Kimura ha fatto una
promessa a se stesso: donare tutta la sua intera vita alla musica. Non c’è
niente e nessuno che può distrarlo da questo unico obiettivo. Quando vede entrare
in sala prove Daisy, però, il suo temperamento di ghiaccio comincia a
vacillare, perché se Daisy è accecata dall’odio e dal rancore, nel cuore di
Yukine battono il rammarico, il rimpianto e la voglia di rendersi libero, una
volta per tutte.
Riuscirà il destino a farli
riavvicinare di nuovo?
«Yukine…» mormorò. «Voglio essere tua» gli confessò in
un sussurro lieve come un leggero alito di vento. Forse non la sentì. Invece,
il corpo del ragazzo si irrigidì. Poi, dopo un secondo di esitazione, fu come
se le parole di lei avessero distrutto una diga. L’irruenza appassionata ma
dolce di Yukine la travolse, riempendola. Si unirono davvero, diventando
un’unica cosa. Daisy sentì che gli sarebbe appartenuta per sempre.
La storia di Alexandra è
entrata a piccoli passi dentro di me. Non è stato uno di quei romanzi che mi ha
catturato da subito, ci ho messo un po' per comprendere il personaggio di Daisy
e soprattutto la fragilità e la completezza del personaggio di Yukime, pieno di
sfaccettature che vengono mostrate dall’autrice poco per volta.
Lo stile di Alexandra è molto
poetico, descrittivo e fluido, mi è piaciuto molto il mondo in cui coordina il
passato e il presente dei personaggi, mostrandoci, poco per volta, tutti i
retroscena che fanno parte dell’adolescenza dei suoi protagonisti.
La musica è il fil rouge, la
cooprotagonista del romanzo. All’interno troviamo sia citazioni di canzoni ad
apertura di ogni capitolo, sia brani inediti e sarà proprio la musica in
qualche modo a dare una seconda chance ai due personaggi.
Ho apprezzato questo romanzo
agrodolce, una storia romantica che nasconde anche tante spine; una storia delicata
e sensibile, una storia che sicuramente apprezzerete per la sua magia.
Il testo è molto curato anche
se, forse, (e soprattutto parere strettamente personale) la terza persona mi ha
un pochino allontanata dai personaggi e non sono riuscita a vivere ogni loro
emozione sulla mia pelle.
Assegno quattro specchi a Il Suono
della Neve e ti faccio un immenso in bocca al lupo, Alexandra.
Vi saluto e vi do
appuntamento alla prossima lettura!
Vostra,
Mil Palabras
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