Blog Tour - Anne Frank (20/24 Gennaio) - Tappa Uno: Anne Frank

Trama 
Nell'Olanda sotto occupazione nazista la tredicenne Anne Frank inizia a raccontare in un diario intimo e personale la sua vita di ogni giorno: è il 1942 e le leggi antisemite colpiscono anche la sua famiglia, che per sfuggire alla deportazione si rifugia in un alloggio segreto, dove sopravvive grazie alla complicità di amici e conoscenti. Qui Anne, che sogna di diventare giornalista o scrittrice, non smette mai di scrivere. Quando nel 1944 il governo olandese lancia un appello per raccogliere testimonianze e documenti di guerra, Anne inizia a rielaborare il suo diario, in vista di una possibile pubblicazione: immagina che diventi un libro dal titolo La casa sul retro ma purtroppo non sopravvive abbastanza a lungo per vedere realizzato il suo sogno. Il "Diario", invece, è arrivato fino a noi, e a tantissimi lettori nel mondo: oggi in un'edizione più che mai fedele alla spontaneità delle stesure originali, arricchita dalle illustrazioni di Giulia Tomai. Età di lettura: da 12 anni.


“Sono felice di natura, mi piace la gente, non sono sospettosa e voglio vedere tutti felici e insieme.”
Quando ho visto la nuova edizione del "Diario di Anne Frank" ho deciso di creare questo evento, presa dall'entusiasmo di far conoscere agli altri quella che per me era stata una persona importante; ho scritto così alla Mondadori chiedendo loro il permesso di poter organizzare qualcosa... ma subito dopo me ne sono pentita, solo per qualche secondo, sentendo il peso della responsabilità che mi ero presa. 
Ho pensato: Come convinco la gente a calarsi nella vita di questa ragazza, testimone di una tragedia e insegnante di speranza? Come convinco il mio cuore a condividere quello che il suo diario mi ha fatto provare da quando avevo tredici anni? 
Così, con l'aiuto di Elisa, digital pr della Mondadori-Ragazzi, ho iniziato a buttare giù queste tappe e ho scelto di condividerle con delle persone di cui mi fido, delle blogger che sapevo avrebbero creduto in questo progetto come ci credo io, che come speravo, hanno accolto la mia idea con lo stesso rispetto e amore. 


Da oggi, fino al ventiquattro gennaio, io e le altre ragazze vi parleremo di Anne, della sua vita, delle persone che amava e della guerra... perché le guerre non vanno dimenticate, ma ricordate e capite per fare in modo che non si verifichino più. 
“A noi giovani costa doppia fatica mantenere le nostre opinioni in un tempo in cui ogni idealismo è annientato e distrutto, in cui gli uomini si mostrano dal loro lato peggiore, in cui si dubita della verità, della giustizia e di Dio.”
Il 27 gennaio sarà la giornata della memoria, come ogni anno dal 2005, e anche se alcuni argomenti fanno male, bisogna parlarne per dar loro il giusto valore e il giusto peso e non "cercare di dimenticare" come fanno alcuni che addirittura, come anche Guia Risari, curatrice di questo volume, ci ricorda nell'introduzione: cercano di far finta che le persecuzioni e i campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale non siano mai esistiti. 
E invece esistevano le persecuzioni, le leggi razziali, i campi di concentramento... esistevano e hanno strappato dal mondo delle Vite. 

"Come si recensice una vita?"
Questa è la domanda che mi sono posta prima di iniziare. 
"Come farò a parlare di Anne?"
Perché lei non è un personaggio, ma una persona e questo non è un libro, ma l'autobiografia di qualcuno che neanche sapeva che sarebbe stato letto.
Allora ho pensato che questa non dovesse essere una vera e propria recensione, perché è inutile discutere di stile o sintassi quando sarebbe più opportuno parlare di sentimenti.
“Quanto sarebbero buoni gli uomini, se ogni sera prima di addormentarsi rievocassero gli avvenimenti della giornata e riflettessero a ciò che v'è stato di buono e di cattivo nella loro condotta! Involontariamente cercheresti allora ogni giorno di correggerti, ed è probabile che dopo qualche tempo avresti ottenuto un risultato.”
Il "Diario di Anne Frank" ha inizio il 12 giugno del 1942, quando Anne compie 13 anni e riceve come regalo di compleanno questo quaderno dalla sua famiglia. Destino vuole che il suo diario giungesse nelle mie mani l'11 giugno del 2007, come regalo di compleanno.
Immaginerete tutti quanto io mi sia sentita vicina quindi a questa ragazzina della mia età che aveva sogni, paure e speranze, proprio come le mie, che amava la sua famiglia, nonostante le discussioni e che iniziava a capire valori come "amicizia" "amore" "coraggio", proprio come iniziavo a fare io. Immaginerete anche come io mi sia sentita alla fine, quando avevo capito che era il vero diario di una persona esistita e che non sarebbe finita bene... alla fine non lasciai il libro finché non fu finito, e mi sentii impotente... Nei miei tredici anni avrei costruito una macchina del tempo per tornare indietro e salvare Anne.
I bambini, in qualunque momento, sceglierebbero di salvare le persone. Nella loro ingenuità sanno distinguere il bene dal male, anche se gli adulti dicono che non è vero... Anche Anne rifletteva, aveva domande, aveva delle paure, che però venivano minimizzate dagli abitanti dell'alloggio segreto perché ritenuta "troppo piccola", "troppo immatura" e così la ragazza non può far altro che scrivere sul suo diario e lasciare a noi, seppur inconsapevolmente, quelli che sono i suoi sentimenti. Durante la lettura ci ritroviamo a pensare: se Anne fosse viva, avrebbe condiviso questa parte? Avrebbe fatto sapere al mondo intero quanto a volte disprezzasse il comportamento di sua madre? 
Ma Anne non è arrivata a noi, non ha avuto una famiglia, non ha sposato Peter, non ha ascoltato la BBC quando la fine della seconda guerra mondiale è stata annunciata... 
Il diario si interrompe infatti il primo agosto 1944, Anne verrà arrestata qualche giorno dopo, lasciando incompiute le sue memorie e la sua vita.
“Non penso a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora.”
Io mi fermo qui, quasi non riesco a continuare a scrivere, ma domani sul blog "Cricche Mentali" di Stefania Siano ci sarà un focus su Anna, continuate a seguirci e fate leggere questo diario alle vostre bambine e ai vostri bambini, rileggetelo voi stessi e consigliatelo. Vi prego, non dimenticate Anne o gli altri che per colpa di un'idea malsana sono stati uccisi o torturati... Non fatelo, perché siete Esseri Umani e avete un pensiero, un cuore e un'anima. 
"Speriamo che adesso succeda presto qualcosa, alla peggio anche una bomba, tanto non ci sconvolgerebbe più di questa inquietudine."
Il volume illustrato da Giulia Tomai e curato da Guia Risari è quello che vi consiglio di prendere se non ne avete a casa una copia. Le illustrazioni, la traduzione e tutta la postfazione di Marco Missiroli sono incredibili e ci aiutano a sentire tutto in modo più intimo, come se questo diario fosse davvero di qualcuno che conosciamo e che ha deciso di lasciarlo a noi. 
Ringrazio la Mondadori per la copia e per avermi appoggiata. 
La cultura e la divulgazione non vanno mai fermate... le Idee sono ciò che illuminano di colori il nostro mondo, altrimenti buio. 

-CuorediInchiostro











Commenti

  1. Marika, non avresti potuto usare parole migliori per parlare della vita di Anna Frank e, in una parola sola... di VITA. Complimenti per questa intima riflessione, che ci spinge a leggere, conoscere e meditare. <3

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