Recensione: I cieli di Sandra Newman
Trama
New York, 2000. Kate e Ben si incontrano a una festa e s’innamorano subito. È l’alba di un nuovo millennio, il primo senza una guerra in nessuna parte del mondo. L’ONU ha appena piantato la sua bandiera su Marte. Una senatrice del partito dei verdi sta per diventare la prima presidente degli Stati Uniti. Kate si addormenta, consapevole di essere amata.
Londra, 1593. Da sempre, ogni notte, Kate sogna di essere Emilia, musicista e poetessa italiana nell’Inghilterra della fine del Cinquecento. Tormentata dal presagio di una città bruciata e distrutta, decide di salvare il mondo. Ogni decisione che prenderà, influenzerà la vita di un giovane e sconosciuto poeta, William Shakespeare, quella di Kate e di Ben, il mondo del Duemila.
Una storia d’amore, di universi alternativi, di follia, di poesia e di viaggi nel tempo. Un sogno annidato in un bizzarro risveglio; un romanzo ammaliante su quel che abbiamo perduto e quel che ancora possiamo salvare.
Recensione
Solitamente leggo sempre gli stessi generi, ma di tanto in tanto mi piace uscire dalla mia comfort zone.
Quando la Salani mi ha proposto questo libro ho pensato "sembra strano, ma perché no?", d'altronde le cose strane sono le migliori alla fine.
Per questo libro però non è stato totalmente così... L'inizio, la copertina e tutte le premesse erano buonissime, così come l'idea che l'autrice ha avuto sui sognatori (o saltatori) di epoche... però non è scattata quella scintilla, quella cosa che ti porta a dire: che capolavoro!
Iniziamo dal principio?
Lo stile di scrittura è elegante, un po' troppo artificioso in alcuni tratti, ma descrittivo e preciso. L'autrice sa utilizzare un vocabolario consono ai periodi storici che va a toccare e al grado di istruzione che hanno i personaggi.
Però non è riuscita a farmi entrare totalmente nella situazione, ma forse la cosa è data dalla traduzione italiana. Lo sappiamo tutti che alcune sfumature si perdono quando c'è un passaggio di lingua, per questo non me la sento di condannare la cosa totalmente.
Ci sono poi così tanti personaggi,che alcuni soltanto accennati, e alla fine te li perdi per strada. Non tutti esistono, non tutti sopravvivono... Insomma, se non tieni accanto un quadernino potresti saltare mentalmente dei passaggi.
Ci sono però anche delle cose che ho apprezzato come...
Le ambientazioni , che sono il punto forte del romanzo. La Newman dipinge con le parole scenari e scene che si sgretolano di tanto in tanto sotto i nostri occhi, come sogni infranti.
I personaggi principali
Shakespeare è il personaggio che tutti impariamo a conoscere meglio, con i suoi modi misteriosi da scrittore e il mito che aleggia intorno a lui.
Kate è la nostra protagonista invece, che è un po' Kate e un po' un'altra persona, pazza e sincera, intelligente e totalmente fuori di testa. Per lei il lettore sviluppa simpatia e per lei prova pena per gli stessi motivi...
Ben l'ho odiato!
Non riuscivo a capire come un uomo, innamorato delle stranezze di una donna, potesse arrivare a odiarla per quelle stesse stranezze.
Purtroppo non posso dirvi altro, perché il romanzo si fa leggere, si fa amare e si fa odiare e io non ho ancora capito se mi sia piaciuto o meno... Fatto sta che la Newman è originale e forse per questo spaventa un po' i lettori che ultimamente sono abituati a cose trite e ritrite.
I cieli è un'opera onirica, a metà tra i sogni e gli incubi, un romanzo unico che non rileggerò, ma che resterà nel mio cuore.
~CuorediInchiostro
New York, 2000. Kate e Ben si incontrano a una festa e s’innamorano subito. È l’alba di un nuovo millennio, il primo senza una guerra in nessuna parte del mondo. L’ONU ha appena piantato la sua bandiera su Marte. Una senatrice del partito dei verdi sta per diventare la prima presidente degli Stati Uniti. Kate si addormenta, consapevole di essere amata.
Londra, 1593. Da sempre, ogni notte, Kate sogna di essere Emilia, musicista e poetessa italiana nell’Inghilterra della fine del Cinquecento. Tormentata dal presagio di una città bruciata e distrutta, decide di salvare il mondo. Ogni decisione che prenderà, influenzerà la vita di un giovane e sconosciuto poeta, William Shakespeare, quella di Kate e di Ben, il mondo del Duemila.
Una storia d’amore, di universi alternativi, di follia, di poesia e di viaggi nel tempo. Un sogno annidato in un bizzarro risveglio; un romanzo ammaliante su quel che abbiamo perduto e quel che ancora possiamo salvare.
Recensione
Solitamente leggo sempre gli stessi generi, ma di tanto in tanto mi piace uscire dalla mia comfort zone.
Quando la Salani mi ha proposto questo libro ho pensato "sembra strano, ma perché no?", d'altronde le cose strane sono le migliori alla fine.
Per questo libro però non è stato totalmente così... L'inizio, la copertina e tutte le premesse erano buonissime, così come l'idea che l'autrice ha avuto sui sognatori (o saltatori) di epoche... però non è scattata quella scintilla, quella cosa che ti porta a dire: che capolavoro!
Iniziamo dal principio?
Lo stile di scrittura è elegante, un po' troppo artificioso in alcuni tratti, ma descrittivo e preciso. L'autrice sa utilizzare un vocabolario consono ai periodi storici che va a toccare e al grado di istruzione che hanno i personaggi.
Però non è riuscita a farmi entrare totalmente nella situazione, ma forse la cosa è data dalla traduzione italiana. Lo sappiamo tutti che alcune sfumature si perdono quando c'è un passaggio di lingua, per questo non me la sento di condannare la cosa totalmente.
Ci sono poi così tanti personaggi,che alcuni soltanto accennati, e alla fine te li perdi per strada. Non tutti esistono, non tutti sopravvivono... Insomma, se non tieni accanto un quadernino potresti saltare mentalmente dei passaggi.
Ci sono però anche delle cose che ho apprezzato come...
Le ambientazioni , che sono il punto forte del romanzo. La Newman dipinge con le parole scenari e scene che si sgretolano di tanto in tanto sotto i nostri occhi, come sogni infranti.
I personaggi principali
Shakespeare è il personaggio che tutti impariamo a conoscere meglio, con i suoi modi misteriosi da scrittore e il mito che aleggia intorno a lui.
Kate è la nostra protagonista invece, che è un po' Kate e un po' un'altra persona, pazza e sincera, intelligente e totalmente fuori di testa. Per lei il lettore sviluppa simpatia e per lei prova pena per gli stessi motivi...
Ben l'ho odiato!
Non riuscivo a capire come un uomo, innamorato delle stranezze di una donna, potesse arrivare a odiarla per quelle stesse stranezze.
Purtroppo non posso dirvi altro, perché il romanzo si fa leggere, si fa amare e si fa odiare e io non ho ancora capito se mi sia piaciuto o meno... Fatto sta che la Newman è originale e forse per questo spaventa un po' i lettori che ultimamente sono abituati a cose trite e ritrite.
I cieli è un'opera onirica, a metà tra i sogni e gli incubi, un romanzo unico che non rileggerò, ma che resterà nel mio cuore.
~CuorediInchiostro
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