Recensione: Descendants - L'Ascesa di Red

Salve, specchietti!

Oggi vi parlo di uno degli ultimi prodotti di casa Disney: Descendants: L’ascesa di Red, il nuovo film della serie sui figli dei cattivi.

Passata ormai tra le fila dei buoni, Uma diventa preside della Auradon Prep e invita ad iscriversi alla scuola la figlia di un’altra cattiva: Red, erede ribelle della tirannica Regina di Cuori del Paese delle Meraviglie. La Regina di Cuori nutre da tempo rancore contro Auradon e soprattutto contro Cenerentola; accompagnare la figlia nella nuova scuola è perciò un’occasione per cercare vendetta. Tenterà un colpo di stato e Red dovrà unire le forze con Chloe, la figlia perfezionista di Cenerentola, per viaggiare indietro nel tempo e provare a impedire l’evento traumatico che ha portato la Regina di Cuori a diventare cattiva.

Andare a toccare una vecchia saga, anche molto amata, a distanza di anni, è sempre rischioso. Occorre una buona dose di creatività per riuscire a produrre qualcosa che coinvolga il pubblico e non risulti “già visto”, ma, allo stesso tempo, è necessario il massimo rispetto per l’opera originale.

A oggi, in pochi sono riusciti a equilibrare questi due fattori.

Certo, il presupposto, quasi scontato, è avere un film (o serie o libro o qualsiasi cosa si sia scelto di produrre) scritto bene.

Descendants non è di certo una delle serie più famose del mondo, né una delle più vecchie (l’ultimo film risale ad appena cinque anni fa), ma ha sicuramente un posto speciale nei cuori di chi è cresciuto a pane e Disney Channel (basti considerare che il regista è lo stesso di High School Musical).

L’idea di base de L’ascesa di Red poteva anche essere interessante e, di sicuro, mostra un profondo rispetto verso l’opera originale, recando un tributo anche al compianto Cameron Boyce, ma non si può di certo definire un bel film.

La storia è ambientata qualche anno dopo la trilogia originale. La barriera che confinava i cattivi e i loro figli sull’Isola degli Sperduti è stata abbattuta e ora tutti sono ammessi alla Auradon Prep, il liceo del regno di Auradon. Tutti tranne gli abitanti del Paese delle Meraviglie, che sono ancora confinati nel loro regno da una barriera che sigilla l’unica via d’accesso: la tana del Bianconiglio.

Almeno finché la nuova preside, Uma, non decide di invitare Red, la figlia della Regina di Cuori, a frequentare la scuola. Per la madre è l’occasione ideale per cercare la propria vendetta, incurante di ciò che pensa la figlia. Dove abbiamo già sentito questa trama? Ah, forse in Descendants.

“I don’t want my life ruled by some Queen

Look into my eyes, see the fire in me

Burn it down, ‘til all they’re seeing now is

Red, red, red, red, red”

-Red

A contrasto con Red troviamo Chloe, la figlia di Cenerentola e del Principe Azzurro, quindi sorella minore del già conosciuto Chad (e non apriamo la parentesi sul fatto che non posso farci passare questi due come biologicamente fratelli neanche nel regno delle favole). Chloe è buona e non perdono occasione di sottolinearcelo. È la prima delle classe, ha il massimo dei voti, fa volontariato, è brava anche a combattere… Insomma, siamo sicuri che sia sorella di quel fifone buono a nulla di Chad?

Red spera di non diventare mai come sua madre. Chloe spera di essere il più simile possibile a sua madre.

Nel momento in cui la Regina di Cuori tenta un colpo di stato e la vita di Cenerentola è in pericolo, Red e Chloe finiscono nel passato e sono costrette a collaborare per impedire che la gentile e solare Bridget, migliore amica di Ella, diventi la scontrosa e tirannica Regina di cuori.

“Some people act mean at first

‘Cause they’re too afraid to feel

It’s survival, it’s protection

That’s why roses grow their thorns”

-Love ain’t it

Ed è proprio qui che ci troviamo di fronte a parecchio potenziale sprecato. Perché nel passato, alla Merlin Academy (quella che un giorno diventerà la Auradon Prep) troviamo a studiare i giovani protagonisti delle favole, quindi oltre a Bridget, Ella e Azzurro ci sono, ad esempio, Jasmine e Aladdin, la fata Smemorina, Ade e Malefica (i genitori di Mal), Uncino e Uliana… la sorella minore di Ursula (e mi sto ancora chiedendo perché non abbiano messo direttamente Ursula). Questi, però, non vengono sfruttati a dovere. Vediamo ben poco di Ella e Azzurro, i cattivi sono solo un contorno a Uliana, senza una personalità propria (non vedo molta differenza tra loro e i pirati che accompagnano sempre Uma).

Cosa ben più grave, però, è che sembra mancare una parte di film. Red e Chloe suppongono che il fattore scatenante del cambiamento di Bridget sia stato uno scherzo durante il ballo scolastico da parte di Uliana. A parte che non è chiaro di come uno scherzo possa portare a un cambiamento così radicale, non ci viene mai fatto vedere il ballo, non sappiamo effettivamente come siano andate le cose, e i cattivi sarebbe stati comunque fermati da Merlino senza l’intervento di Red e Chloe, quindi molte cose non quadrano (come il motivo per cui Bridget ha litigato con la sua migliore amica al punto da volerla uccidere).

“Gotta get your hands dirty

Just jump headfirst into the mess

Gotta get your hands dirty

Give it your worst, give it your best

Bad and good, shouldn’t and should

Isn’t always black and white

Otta get your hands dirty to get it right”

-Get your hands dirty

Il finale è affrettato e totalmente senza senso. Lascia intendere l’idea di almeno un altro film nell’universo di Descendants, ma sinceramente ho paura di vedere cos’altro possa venire fuori dopo questo.

Anche le tematiche, per quanto possano essere importanti (la divisione tra bene e male che non è mai netta, il rapporto madre-figlia) sono “già viste”, già affrontate con Mal nell’arco della trilogia originale.

Le canzoni sono una delle poche cose che riesco a salvare, insieme ad ambientazioni e costumi. Oltre al ritorno della meravigliosa What’s my name, cantata da Uma, altre degne di nota sono Red o Get your hands dirty. Complessivamente, però, non raggiungono il livello delle canzoni della trilogia originale. Anche Perfect Revenge, la canzone dei cattivi, è lontana anni luce da Rotten to the core o Ways to be wicked.

 Per tutti questi motivi, assegno a Descendants: L’Ascesa di Red i miei tre specchi.

Alla prossima,

-IronPrincess



Commenti

  1. Non conosco questa saga di film,ma ne ho sentito parlare ....devo recuperarla mi sa...visto che mi affascinano i cattivi 🤪🖤

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  2. Questa è da consigliare ai figli.

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  3. Ho visto tutti i film precedenti che ho amatooooo. Sicuramente mi vedrò anche questo.

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