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Recensione: X-Men '97

 Salve, Specchietti!

Oggi vi parlo della serie animata X-Men ’97, disponibile su Disneyplus.

“X-men ‘97” rivisita l’iconica epoca degli anni ’90 quando X-Men, un gruppo di mutanti che usa le proprie doti incredibili per proteggere un mondo che li odia e li teme, sono messi alla prova come mai prima d’ora, costretti ad affrontare un nuovo futuro tanto pericolo quanto inaspettato.

Cari specchietti, oggi vedere cinecomics è diventata quasi una moda. Oggi chiunque ha almeno una conoscenza di base dei supereroi più famosi. Oggi essere “nerd” non è poi così strano.

Ma non è sempre stato così.

Trent’anni fa, molto prima della creazione del Marvel Cinematic Universe, prima ancora della trilogia di Spider-Man di Raimi o della trilogia degli X-Men di Bryan Singer, quando in ambito cinematografico si facevano appena i primi esperimenti nel campo dei cinecomics (e perlopiù con personaggi DC) c’erano solo due modi per i bambini di allora per avere a che fare con i supereroi: o leggevi i fumetti, o ti affidavi alle serie animate.

Chiunque facesse parte della seconda categoria ricorda ancora oggi con amore e nostalgia quel capolavoro de Gli insuperabili X-Men, una serie animata di cinque stagioni che ha presentato per la prima volta al mondo i mutanti al di fuori delle pagine dei fumetti. I bambini di allora cresciuti a pane e X-Men sono ancora capaci di riconoscerne la sigla già dalle prime note di chitarra elettrica.

Oggi quella stessa serie è tornata a vivere grazie a X-Men ‘97, la nuova serie animata disponibile da alcune settimane su Disneyplus.

X-Men ‘97 è il classico esempio di come prendere un vecchio prodotto e continuarlo anche a trent’anni di distanza. E tirarne fuori un capolavoro.

La serie non parla solo ai nostalgici degli anni 90, ma ha la straordinaria capacità di rivolgersi anche ai nuovi spettatori. È un prodotto che può essere apprezzato anche da chi non ha mai visto un solo episodio de Gli insuperabili X-Men perché ti spiega quei punti che ti mancano (o che non ricordi) e sin dai primi minuti riesci a capire subito il carattere dei personaggi, affezionandoti a loro anche solo dopo un singolo episodio. Per i fan di vecchia data, però, non mancano le citazioni, i riferimenti, a partire da quel «A me, miei X-Men» che mette la pelle d’oca ogni volta (specie se accompagnato dal main theme).

“L’umanità preferirebbe morire piuttosto che avere figli come noi.”

Non servono, quindi, molte parole per parlarvi di questa serie. Lo stile di animazione riprende quello originale, ma lo modernizza, rendendo il tratto più pulito e i colori più definiti. La storia prosegue esattamente da dove l’avevamo lasciata, con l’attentato a Charles Xavier e la sua presunta morte, e con gli X-Men che devono capire come andare avanti senza di lui. Nemici e alleati sono quelli di un tempo. Oltre alla squadra classica degli X-Men che già conosciamo (con Ciclope, Jean Grey, Tempesta, Bestia, Wolverine, Rogue, Gambit, Morph e Jubilee) ritroviamo personaggi come Forge, Alfiere, Cable, Nightcrawler, Magneto e Sinistro.

“Nessuno sceglie di nascere. Per questo non dobbiamo mai rimproverarglielo.”

Sin dalla loro prima apparizione sulle pagine di un fumetto, i mutanti sono sempre stati allegoria del “diverso”. Diverso per pelle, per religione, per sesso, per idee politiche. Ma anche diverso perché pesi qualche chilo in più o sei alto qualche centimetro in meno. L’odio verso i mutanti che non si è mai attenuato in tutte le loro storie incarna anni di razzismo, discriminazione, bullismo…

E il razzismo, la discriminazione, il bullismo… non sono ancora scomparsi. Per questo gli X-Men sono sempre attuali.

“Nel triste canto della storia c’è un ritornello: se credi in modo diversi, se ami in modo diverso, sei di sesso o pelle diverso, sarai punito.”

Le storie, in questi dieci episodi, non si pongono un limite. Prendono a grandi mani dalle storie dei fumetti, non temono di esagerare, non disdegnano le forti emozioni o lo spargimento di sangue. Non si tirano indietro neanche davanti alla necessità di mostrare camei di altri supereroi (e ce ne sono veramente tanti).

“Non vivremo chiedendoci se avremmo potuto salvarne di più.”

Menzione speciale va all’episodio 5, “Ricordalo”. A mio avviso, uno dei più bei episodi mai realizzati dalla Marvel, con una potenza emotiva pari al finale di Avengers: Endgame.

Vi consiglio assolutamente di vedere questa serie che non solo mi è piaciuta ma ho amato e a cui non posso non dare il mio specchio speciale.

Alla prossima,

-IronPrincess



Commenti

  1. Io da piccola ero una patita di fumetti e di film e serie d'animazioni, anche adesso spesso mi riguardo qualche serie dell'infanzia. Sicuramente guarderò qualche puntata.

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  2. Io amo i supereroi 😍il mio preferito è Wolverine insieme a Ciclope e Tempesta....😎 Dovrei anzi vorrei rivederla....🫰🏼Grazie per la recensione Girls 🫶🏻

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  3. Ho scoperto adesso che Wolverine è uno degli X-Men. Sono ignorante! Complimenti per la recensione.

    RispondiElimina

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