Review Party: L'ultima gru di carta


Questo romanzo non era nella mia lista di letture, è arrivato improvvisamente e inaspettatamente nella programmazione del blog e non me ne pento affatto. 



Ringrazio chi ha organizzato l'evento e la casa editrice per questa opportunità. Senza di voi non avrei trovato questa meraviglia.


L'ultima Gru di Carta è un romanzo difficile da descrivere.
È fragile come le pagine di un vecchio libro.
Forte come gli alberi che crescono in ogni stagione.
Sicuramente a ogni lettore regala una sensazione diversa e la mia è stata quella di non poter respirare durante la lettura. Non in senso negativo, credetemi, era più una sensazione di "fiato sospeso" che senti quando sei davanti a qualcosa di bello.


Questo romanzo racconta una storia; o forse molte storie che si intrecciano e si dividono per ritrovarsi di nuovo e lo fa in un modo così eccezionale che è impossibile non restarne incantati.



L'ultima Gru di Carta è:

Una storia d'amicizia.
La storia tra due amici che in un normale giorno di riposano stanno insieme e parlano. La storia di due amici che sentono che non si perderanno mai.

È la storia di una bomba che distrugge tutto, case e scuole, ospedali e persone, ma non quell'Amicizia.


L'ultima Gru di Carta è:

La storia di un amore.
Uno di quelli che si sviluppano piano, un giorno per volta. Di quelli che ti prendono per mano e si occupano di te quando neanche gli occhi restano aperti.
Di un amore improbabile che neanche gli eserciti possono fermare.



L'ultima Gru di Carta è:

La storia di una promessa.
Una promessa fatta tra fuoco e acqua; una promessa fatta alla stazione di una città che non esiste più.
È la storia del senso di colpa e degli origami lasciati in giro come briciole di pane, per farsi ritrovare. Un romanzo fatto di nipoti gentili, di nonni con un passato difficile e della magia dei libri.


Kerry Drewery con il suo stile fa tremare il cuore. Ci porta nell'orrore di un momento storico così inumano e lo fa in un modo così umano. La cosa che ho amato di più è il rispetto che l'autrice ha avuto per la vicenda; perché sì, ha raccontato una cosa dolorosa, ma l'ha fatto con umiltà ed eleganza.
Non ci ha buttato lì due informazioni in croce, non ci ha dato un saggio sull'argomento, ma ha creato una storia per farci capire la Storia.
Il suo modo di descrivere situazioni, luoghi e sentimenti mi ha preso così tanto che in alcuni momenti, se non quasi ad ogni parola, mi sono sentita nel romanzo, con il corpo in fiamme e la paura nell'anima.


"L'ultima Gru di Carta" non è solo un libro, ma un inno alla vita. Una poesia che diventa prosa che si poserà sul vostro cuore come fanno gli uccellini sui rami.

Non posso che assegnare il massimo dei voti a questa storia e invitarvi a leggerlo non una, ma due volte. Entrate in questa storia, ne uscirete diversi...


Alla prossima,


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