Recensione: Cruel
Trama
In una New York pericolosa e oscura, con più ombre che luci, i fratelli Mackenzie sono una forza incontrastabile e sono temuti da tutti. Tanto affascinanti quanto spietati, se ne vanno in giro come se fossero i padroni del mondo e come se non avessero preoccupazione alcuna. Ryan, il leader dagli occhi verdi pieni di mistero, cerca di mantenere l’ordine nel caos. Killian, il maggiore nonché il più scellerato, è un richiamo per i guai. Clayton, l’inafferrabile, è sempre un passo avanti agli altri e sembra non provare emozioni. E Tyler, il più giovane, ama giocare d’azzardo e rischiare tutto, persino la sua incolumità. Arya, Beatrix e Cassie li guardano da lontano, un po’ ammaliate e un po’ spaventate: da un lato, desiderano attirare la loro attenzione; dall’altro, sperano di non essere risucchiate dal loro vortice di follia. I Mackenzie sono un mito, però anche ragazzi da cui è meglio tenersi alla larga. Ma non è forse ciò che è pericoloso e proibito che attira di più?
Buon giorno Specchietti e bentornati alla rubrica più attesa di Libri Riflessi “Ogni tanto capitano anche a noi romanzi brutti”! Prese dall’hype e dal fatto che non si parlasse di Cruel di Scarlett Starkey che è uscito proprio ieri, anche noi abbiamo ceduto e ci siamo dette: Sì, dai… se è così atteso sicuramente sarà molto bello. Giusto? Sbagliato!
Più di cinquecento pagine di “vi prego, aiutatemi a trovare una valida ragione per finire questo tormento” o per citare il romanzo in qualche modo “questa crudeltà”!
È un romanzo di Wattpad, di quelli da milioni di visualizzazioni e se noi per prime abbiamo sempre difeso le pubblicazioni arrivate al successo fuori dalla piattaforma che erano in qualche modo meritevoli di successo, in questo caso non abbiamo trovato molti elementi positivi. La trama gira intorno ai Mackenzie e al loro essere così inarrivabili, corrotti, spietati, cosa che viene sottolineata ogni due per tre come se non si fosse capito semplicemente guardando la copertina e non c’è niente che li faccia spiccare nella miriade di bad boy altrettanto corrotti e inarrivabili che ci sono in giro ultimamente, non la loro descrizione né tantomeno le loro azioni che alla fine non sono così “crudeli” nella scala di giudizio di altri romanzi simili. Anche lo stile di scrittura non è dei migliori con giri assurdi dedicati prevalentemente a descrizioni che si potevano assolutamente evitare.
Però, visto che sono una persona come sapete che trova del buono in tutte le cose, riesco nel profondo di me stessa a capire perché questo romanzo possa piacere e sia stato così atteso e soprattutto ammetto che a una me diversa da quella che sono sarebbe quasi sicuramente piaciuto. La cover mi piace davvero tanto, anche l’amicizia tra Arya, Beatrix e Cassie è davvero molto bella, il bisogno di trovare una famiglia, il proprio posto nel mondo e comunque alla fine i miei sono semplicemente gusti diversi da quelli che possono essere i vostri. La lettura è una cosa personale, quindi prendete il mio parere con le pinze e fatevi la vostra opinione. Nessuno può giudicare gli altri per quello che leggono, basta leggere!
Ringraziamo la ce per averci invitate al Review Party, ma abbiamo ovviamente preferito pubblicare la recensione al di fuori dello stesso, anche per empatia nei confronti di una persona che chiaramente si è impegnata e ama la sua opera. Non daremo in questo caso alcun giudizio numerico.
Alla prossima recensione,
Ero molto incuriosita dalla copertina e dalla trama, ma leggo molti pareri contrastanti su questa storia...magari gli do una possibilità e mi faccio una mia idea.
RispondiEliminaLa Cover è il top però non so se lo leggerò mai.... Però recesione sempre Top 😍
RispondiEliminaNo, non è proprio il mio genere. Capita purtroppo di inciampare in letture che non fanno breccia nel nostro cuore, l'importante è esporre con rispetto il proprio pensiero. Bravissima.
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