Review Party: "Ho sposato un maschilista" by Joanne Bonny


Trama
Dopo essersi vista negare ingiustamente la meritata promozione, la giornalista Emma Fontana decide di fondare la rivista per donne Revolution. Ma proprio quando sta per essere eletta femminista dell'anno, Emma scopre che i suoi migliori amici l'hanno iscritta al reality Chi vuol sposare un milionario?. Per dieci giorni il giovane e ricchissimo Marco Bernardi, lo scapolo più ambito d'Italia, ospiterà venti ragazze nella sua villa e sceglierà tra loro la sua fidanzata.
All'inizio Emma è furiosa alla sola idea di dover competere per sedurre un maschilista fatto e finito, e parte per Como con l'obiettivo di approfittare della ghiotta occasione per screditare lo show. La sua missione si rivela però più ardua del previsto a causa delle prove imbarazzanti, dell'atteggiamento sessista di Marco e delle concorrenti pronte a tutto pur di diventare la futura signora Bernardi. E a complicare le cose ci si mette anche il fratello di Marco, Leonardo, tanto affascinante quanto sospettoso delle reali intenzioni di Emma.
Mentre i suoi sentimenti nei confronti dei fratelli Bernardi si fanno ogni giorno più intricati, Emma si troverà a mettere in discussione certezze e pregiudizi. E se in fondo fosse lei stessa la sua avversaria più pericolosa?

Recensione
Ho sposato un maschilista è una commedia romantica quanto femminista. Viene pubblicata in self dall'autrice nel 2018, ma resta disponibile solo per pochissimi giorni prima di essere scovata dagli editor della Newton Compton, che lo ritirano dal mercato e lo mettono immediatamente sotto contratto. Ora è proprio la Newton a riportarlo in libreria, dopo un'altra fase di editing e in una nuova veste grafica.
Cosa funziona in Ho sposato un maschilista? La copertina, che cattura subito lo sguardo. Il titolo, che, accidenti, è super-azzeccato. Il testo, che se possibile è ancora più fantastico degli altri due aspetti messi insieme.

Partiamo da uno degli elementi  che vanno alla grande nel libro, l'elemento su cui mi concentrerò maggiormente: i personaggi.
L'intera storia è raccontata in prima persona da Emma, perciò è chiaro che sia la protagonista la figura che conosciamo e indaghiamo più a fondo. Eppure tutti gli attori in scena (che sono davvero tantissimi) hanno un proprio ruolo, scopo, caratterizzazione e importanza. È anche grazie alle loro personalità e coerenza se la trama scorre liscia e fluida.
Ogni personaggio è un mondo a parte, con le proprie complessità, mentalità, doti e, diciamolo, disagi. Ed è il modo perfetto in cui tutto questo viene mixato che li rende così vivi. Ogni singola figura, lasciandosi indagare e capire, apre gli occhi su un nuovo aspetto. È impossibile non lasciarsi coinvolgere da ognuno di loro; e da Emma in particolare. Emma, così tosta, fragile, piena d'inventiva, che commette un errore dopo l'altro...

È (anche) grazie a Emma che il romanzo tratta di femminismo, tra uguaglianza, discriminazioni  e nazifem. Non voglio parlarne troppo perché nel libro questo aspetto è così ben trattato che anche solo rischiare il minimo spoiler sarebbe un gran peccato. Joanne Bonny (pseudonimo dell'autrice milanese) riesce a parlare di femminismo in modo leggero, acuto, intelligente e interessante. Moderno e serio; mostrando e riflettendo.

Come già scritto, Ho sposato un maschilista è una commedia romantica. Le sue 512 pagine scorrono rapide e con gusto, rendendolo leggibilissimo e super-coinvolgente. Grazie al linguaggio immediato e quotidiano (adorerete i titoli dei singoli capitoli, uno più geniale dell'altro!) e al ritmo allegro, con la costante ironia che lo distingue, Ho sposato un maschilista si dimostra un libro ben scritto, una lettura più che piacevole; nonché un romanzo con mille e più spunti di riflessione (uno tra i tanti che ho adorato, e a cui ahimè non ho più spazio da dedicare, sono due delle domande destinate inesorabilmente a tormentarci: esiste l'uomo perfetto? Quale tipo di uomo, in quanto donne moderne, ci è concesso amare?).

Non so da quali voci sia composta la vostra lista dei buoni propositi per il 2019, ma Ho sposato un maschilista è decisamente un buon punto da cui iniziare.
Non ci credete? Provate a non farvene conquistare!
Buona lettura!





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