Recensione "Royal Servant" by Master Gin


Royal Servant è un web manhwa dalle sfumature paranormali, distopiche, romantiche e yaoi. Con 64 capitoli all'attivo, divisi in tre stagioni, la storia non è ancora conclusa ma viene aggiornata abbastanza regolarmente.

Kyon è un servo nato per ubbidire ed esaudire i desideri del proprio padrone. Lucaon è un reale dal passato oscuro, scampato per miracolo alla trasformazione in mostro.
In un mondo tra passato e futuro, gli umano sono divisi in servi (uomini e donne comuni) e in reali. Nelle vene di questi nobili scorre un sangue non sempre puro, ma capace di dar loro abilità sovrannaturali. Ma a un caro prezzo: se verranno corrotti si trasformeranno in mostri senza più identità né ricordi, assetati di sangue, vivi solo per distruggere tutto ciò che incrocia il loro destino.
Quando accetta il lavoro di maggiordomo, Kyon neanche immagina che finirà per innamorarsi del suo master Lucaon, né che si troverà invischiato in questioni oscure capaci di sconvolgere il suo mondo. Ma qualcosa si sta muovendo là fuori, e inquietanti segreti si nascondono nelle pieghe più buie della memoria.

Ho sentito parlare per mesi di Royal Servant, ripetendomi convinta che non fosse una storia per me. Ma poi, complice la noia, la voglia di iniziare qualcosa di nuovo e il continuo parallelismo con Blood Bank (che amo alla follia), mi sono infine decisa a gettarmi nella lettura. Tre ore dopo avevo letto tutti i capitoli rilasciati ed ero in pari con la pubblicazione.

No, Royal Servant non è uno di quei manhwa per cui basta appena la prima pagina per innamorarsene follemente. Al contrario, per alcuni dei primi capitoli ho continuato a dirmi che trama e protagonisti non facessero per me. Eppure non ho interrotto la lettura e sono andata avanti perché percepivo qualcosa. E piano piano la storia mi ha preso sempre più, così che prima che me ne accorgessi mi aveva già incollato allo schermo.
Ora sono qua, che scrivo questa recensione chiedendomi da almeno mezza giornata come potrò resistere ai pochissimi giorni d'attesa per il prossimo capitolo.

Royal Servant ha molti punti di forza. La trama è sicuramente uno di questi, anche se all'inizio non si direbbe, anche se la sua descrizione rende la metà. In realtà, in un'ambientazione che cattura (quasi) subito, una volta preso il via la storia si svolge un colpo di scena dietro l'altro, lasciando il lettore letteralmente senza fiato in ogni secondo. Bellissimi sono i disegni e i giochi di colore.
Eppure a farmi innamorare sono stati, in seconda battuta, i suoi personaggi. Stranamente più i secondari che i protagonisti. Ovviamente a nessuno manca una propria e piacevole caratterizzazione, tanto che innamorarsi dell'uno o dell'altro dipende unicamente dai propri gusti personali. Ma è molto bello che a ognuno venga dato un proprio spazio e la possibilità di conquistare il lettore.

Quello che ho capito su Royal Servant (e che me ne ha fatto diventare una fedele lettrice) è che è molto più di quello che sembra, e che nasconde sorprese in ogni sua minima piega, così che trova sempre il modo di stupire. Ed è proprio per questo che non bisogna metterlo da parte (come io per prima ho fatto) o giudicarlo prima di averlo letto. Ma è necessario dargli una chance, provarlo e sperimentarlo. E vedrete che riuscirà a stupire anche voi.
Buona lettura!






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