Salve, specchietti!
Oggi parliamo dell’ultima serie Marvel,
da poco sbarcata su Disneyplus. Si tratta di Marvel Zombies.
Gli Avengers vengono colpiti
da un’epidemia zombie. Un disperato gruppo di sopravvissuti scopre la chiave
per porre fine ai morti viventi dotati di superpoteri, attraversando un
paesaggio distopico e rischiando la vita e gli arti per salvare il mondo.
Ogni volta che
la Marvel si lascia contagiare dall’horror viene fuori un prodotto… da paura. È
successo prima con quel capolavoro d’autore di Sam Raimi che è Doctor
Strange nel Multiverso della follia e poi con lo speciale di Halloween dalla
firma di Michael Giacchino che è Licantropus (di cui trovate la mia
recensione rispettivamente qui e qui). Ma cosa esiste di più
horror… degli zombie?
L’idea nasce
da un fumetto di Robert Kirkman (sì, proprio il creatore di The Walking Dead)
e ha già avuto un primo adattamento nel quinto episodio della prima stagione di
What If…?, (trovate la recensione qui) anche se, in effetti, l’unico
punto in comune tra le due storie è il concetto di supereroi contagiati dal
morbo zombie. Gli sviluppi e le caratteristiche stesse degli zombie sono molto diversi.
Quel singolo
episodio, però, ha conquistato così tanto i favori del pubblico al punto di spingere
la Marvel Television a produrre un’intera serie.
La serie (o sarebbe
meglio dire la stagione) è composta di quattro episodi, ma pensata come un film
unico di due ore circa. Gli eventi si svolgono cinque anni dopo l’episodio di What
If…?, dandoci finalmente una risposta all’arrivo di Thanos zombie con le
gemme dell’infinito e, soprattutto, mostrandoci la furia e la fame
incontrollata della regina degli zombie, “Baba Yaga”, Wanda Maximoff.
Il focus,
però, si sposta da Spider-Man e il suo gruppo a Miss Marvel, che diventa
protagonista assoluta, affiancata di volta in volta da diversi eroi.
-Sei
l’ultimo Avenger. Devi aiutarci.
-No,
piccolina. Tu se l’Avenger adesso.
Se amate lo
splatter, sappiate che questa serie non vi deluderà. Corpi smembrati, budella, braccia
o teste che volano, zombie spappolati… ce n’è per tutti i gusti. E farete
meglio a non affezionarvi a nessun personaggio: neanche per i più amati
supereroi dell’MCU c’è scampo quando è in corso un’apocalisse zombie. Il multiverso
dà la libertà ai creatori di esplorare infinite possibilità e di rappresentare
l’impensabile.
In compenso,
ci regalano anche quello che noi fan stiamo aspettando ormai da tanto, troppo tempo.
Vediamo finalmente Blade, qui in versione avatar di Konshu e in assoluto uno
dei personaggi migliore della serie. Abbiamo il ritorno di eroi come Shang-Chi,
che manca dallo schermo da troppo tempo (ancora poco più di un anno e lo
rivedremo in Avengers: Doomsday) e ci viene dato perfino un primo
sguardo ai futuri Young Avengers, il cui progetto è stato teaserato in The
Marvels ma mai annunciato davvero. E poi possiamo osservare quella fangirl
di Kamala interagire con eroi del calibro di Thor o Spider-Man o lo stesso Shang-Chi.
Le scene d’azione
sono spettacolari. Kamala sfrutta i suoi poteri in modi del tutto nuovi, Shang-Chi
condivide i suoi anelli con Katy, creando strabilianti coreografie, a Blade
bastano pochi, accurati movimenti per fare a fette anche lo zombie più
ostinato. In più, quando la salvezza dallo scontro non è così scontata, possiamo
assistere a colpi spettacolari e incredibilmente letali e anche l’adrenalina
nello spettatore aumenta. Senza contare i numerosi sacrifici volontari, roba da
risvegliare in tutti noi il dolore di quel maledetto “Io sono Iron Man”.
-Onorami
con ogni tuo respiro.
Rivedere T’Challa
è stato un colpo al cuore, ma sono stati coerenti e hanno dato una conclusione
degna al personaggio, senza snaturarlo o dover chiamare un altro doppiatore che
non fosse Chadwick.
Per quanto
riguarda la regina dei morti, invece… Beh, Wanda continua a mantenere quel
fascino attrattivo che si amplifica solamente nei momenti in cui cede al suo
lato oscuro, anche se questo la rende “Baba Yaga”. Con me non avrebbe faticato
così tanto per attirarmi dalla sua parte…
La cosa più
sorprendente della serie, però, è il finale. Mi ha lasciato con gli occhi
sgranati e la bocca spalancata e con una gran voglia di avere una seconda
stagione tipo adesso.
-La
battaglia è qui. La battaglia è ora. Ci impegneremo
a proteggere la nostra nuova terra?
-Sì.
-Gli
zombie assaggeranno la nostra nobile carne?
-No.
-I
non-morti rosicchieranno le nostre valorose ossa?
-No.
-La
loro carne putrefatta macchierà la nostra sacra casa?
-No.
-Faremo
noi tornare i dannati nelle loro tenebre solitarie?
-Sì.
-Li
spediremo nelle tenebre a stomaco vuoto?
-Sì.
-Questa
è la notte dei vivi!
L’unica
piccola nota di demerito, da “addetta ai lavori”, va alla versione italiana
della serie. L’adattamento italiano ha, infatti, cambiato la pronuncia di diversi
nomi (come era già successo con Killmonger in What If…?), cosa che mi ha
disturbato parecchio. Va bene cercare di avvicinarsi il più possibile alla
pronuncia originale, ma una volta che una pronuncia è stata canonizzata dovrebbe
rimanere per sempre quella. Insomma, nessuno si sognerebbe mai di chiamare Hulk
con la pronuncia americana! Perché cambiare Konshu allora?
Tralasciando
questa nota amara tutta italiana, la serie sicuramente merita. La consiglio a
chi vuole immergersi nell’aria di Halloween senza allontanarsi dal mondo Marvel,
a chi ha bisogno di perdersi nello splatter e a chi ama supereroi e zombie.
Assegno a Marvel
Zombies i miei cinque specchi e vi do appuntamento alla prossima.
-IronPrincess
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