Recensione: Sette giorni, Sette vite


Trama
Trama
Léo è un diciassettenne come tanti, voti mediocri, insicuro, interessato solo a guardare film su Netflix e a leggere manga. Vive con la famiglia a Valmy-sur-Lac, cittadina di provincia piuttosto grigia, e conta le ore che lo separano dalla fine dell'anno scolastico. Di lì a poco, infatti, non solo finiranno le lezioni, ma avrà luogo la festa del liceo, un'occasione imperdibile - così pensa Léo - per riconquistare l'ex fidanzata Valentine. Quest'anno, poi, si tratta di un evento particolarmente speciale, perché verrà organizzato in omaggio a Jessica Stein, una studentessa uccisa esattamente trent'anni prima proprio durante il ballo.
Una domenica mattina accade l'impensabile: Léo non solo si sveglia nel corpo di un altro ragazzo, ma lo fa proprio nei giorni che precedono la morte di Jessica. Da questo momento, e per il resto della settimana, ogni sua giornata si svolgerà due volte. Una nel passato, in un corpo ogni giorno differente, e una nel presente. Di qui l'idea: e se ne approfittasse per impedire l'omicidio di Jessica e scoprire l'identità dell'assassino?
Avevo "7 giorni, 7 vite" in attesa da circa un anno nella mia libreria, avevo visto e amato la serie TV che trovate su Netflix e volevo assolutamente leggere il libro da cui era stata trattata, così quando la Mondadori mi ha inviato il romanzo sono stata felicissima... poi però ho lasciato passare il tempo. 
Tanto tempo.
Troppo tempo.
Così ho deciso a priori che la serie TV fosse migliore del libro, che sicuramente avevano migliorato qualcosa di mediocre e l'avevano trasformato in qualcosa di meraviglioso...
Oggi sono qui per dirvi: Quanto mi sono sbagliata?
Le vibes del telefilm ci sono tutte: c'è l'adolescenza, c'è la componente Mistery, c'è il caldo degli ultimi giorni di scuola e la paura di crescere. 
Ma il Leo del libro è diverso dalla Leá del telefilm, più maturo, più realistico.
Man mano che andavo avanti nella lettura, decisa a scoprire chi avesse ucciso chi e soprattutto perché, mi sono trovata innamorata di un ragazzo che in sette giorni vive sette vite diverse, nel passato e ogni giorno scopre qualcosa sulla vita, qualcosa su come vorrebbe viverla in futuro.
I personaggi secondari sono tutti ben caratterizzati, ma non è necessario parlare di loro perché vi troverete a scoprirli insieme al protagonista, un pezzo alla volta tra presente e passato e tutto vi sembrerà un bellissimo viaggio di crescita, qualunque età voi abbiate. 
Lo stile di Trapp è molto scorrevole, arriva subito al punto senza però essere "troppo essenziale", il romanzo è lungo al punto giusto e spiega "al punto giusto". L'autore quasi sembra lasciarci con un punto di domanda che hanno il sapore di punti sospensivi, come a dirci che le storie non finiscono mai dopo l'ultima pagina di un romanzo, ma continuano a vivere in qualche modo, come tanti mondi che esistono paralleli al nostro incontrandosi solo nel tempo di una lettura.
Le descrizioni dei luoghi e le differenze tra i due tempi della narrazione sono ben caratterizzati e rendono plausibile perfettamente l'atmosfera nostalgica, ma non Troppo del libro perché ci sono state cose brutte prima, come anche cose belle... Ma questo vale anche "per i dopo". 
Il finale è perfetto sotto ogni aspetto, quasi avevo paura di venir delusa e invece no, l'autore è stato magnifico fino alla fine. 
Alla prossima,

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