Un libro per un mese: Maggio = Ribellione!


Buongiorno, Specchietti!
Arrivati al trentesimo giorno del mese, ci prepariamo a salutare anche maggio. E quale modo migliore per farlo se non con il nostro Libro per un mese?

Come spiegato in questo articolo, Un libro per un mese è un progetto ideato da The shelter of books che coinvolge decine di blog, youtuber e influencer. Lo scopo è parlare ogni mese di almeno un titolo che rappresenti maggiormente un tema prescelto.

Pronti per il nostro libro di maggio?


Maggio = Ribellione
La primavera è ormai sbocciata, l'estate inizia pian piano a farsi sentire: c'è una nuova energia nell'aria. Quale tema poteva rappresentare al meglio maggio, se non la frizzantissima ed elettrica ribellione?

Che cos'è la ribellione?
La ribellione è uno stato d'animo. La ribellione è l'azione nella sua massima energia. È un forte senso di costrizione e passività.  È la decisione di alzarsi in piedi e far sentire la propria voce. È la decisione di attività.
Può essere silenziosa e paziente come la goccia che scava la roccia. Oppure dirompente e incontenibile come la valanga più mostruosa. Ma è agire invece che subire. Ed è sempre coraggiosa.


Il mio libro del mese
Il libro che più di tutti mi ha fatto respirare aria di ribellione è...


Divergent di Veronica Roth!


Trama
Dopo la firma della Grande Pace, Chicago è suddivisa in cinque fazioni consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l'amicizia per i Pacifici, l'altruismo per gli Abneganti e l'onestà per i Candidi. Beatrice deve scegliere a quale unirsi, con il rischio di rinunciare alla propria famiglia. Prendere una decisione non è facile e il test che dovrebbe indirizzarla verso l'unica strada a lei adatta, escludendo tutte le altre, si rivela inconcludente: in lei non c'è un solo tratto dominante ma addirittura tre! Beatrice è una Divergente, e il suo segreto - se reso pubblico - le costerebbe la vita. Non sopportando più le rigide regole degli Abneganti, la ragazza sceglie gli Intrepidi: l'addestramento però si rivela duro e violento, e i posti disponibili per entrare davvero a far parte della nuova fazione bastano solo per la metà dei candidati. Come se non bastasse, Quattro, il suo tenebroso e protettivo istruttore, inizia ad avere dei sospetti sulla sua Divergenza...


Perché è il mio emblema di ribellione?
È facile scegliere un romanzo (o un'intera saga) distopico per parlare di ribellione. La distopia si basa proprio su questo: una situazione negativa portata all'estremo, un mondo in cui è presente una qualsiasi oppressione. E cosa più dell'oppressione può accendere la fiamma della ribellione? Perciò sì, uno dei motivi per cui seleziono Divergent (e i seguiti) come libro del mese è per il suo genere letterario d'appartenenza. Ma, ovviamente, non è l'unico. Perché tra tutti i distopici scelgo proprio Divergent?
Come già sottolineavo nella mia recensione, già all'inizio della storia di Tris il suo mondo sta andando in pezzi. L'intera saga racconta il crollo non solo di una società e di una città, ma il disintegrarsi di tutto il sistema di valori, conoscenze, impostazioni mentali ed emotive, concezioni, personalità, e tutto ciò che ogni singolo personaggio ha sempre visto, vissuto, creduto, pensato; è stato. Ed è qui che entra in gioco la ribellione.
Non credo serva che qualcuno ci dica quanto possa essere devastante vedere ogni parte di noi stessi e di ciò che ci circonda crollare in un istante rivelando la propria inconsistenza. Eppure nessuno dei personaggi di Divergent (libro e saga) subisce solo passivamente questo enorme crollo. Al contrario, ognuno sceglie di agire, di fare qualcosa, qualunque cosa, che non sia restare fermo a guardare.
Questo è per me il massimo concetto di ribellione. Forse nessuno dei personaggi dei romanzi può salvare o cambiare il mondo da solo (e l'autrice da un'enorme importanza alla scelta del singolo quanto all'agire insieme); però tutti, dal primo all'ultimo, tentano di fare ciò che credono sia meglio, di non fermarsi, ma di essere in prima linea sul campo. Sono dei ribelli, sì, ma anche estremamente coraggiosi. Credo ci sia una forza enorme dietro a ogni parola di questa ribellione. E perché no, forse anche un grande esempio da cui farsi ispirare.


E per voi? Qual è il titolo che più vi ha parlato di ribellione?

(qui trovate i nostri libri per i mesi precedenti)

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