Recensione "Shadow Magic" by Joshua Khan


Chi ha detto che una principessa deve essere sempre tutta rose e fiori, e che la luce è sempre il simbolo del bene?

Dopo il terribile e misterioso omicidio della sua famiglia, Lily Shadow, a soli tredici anni, ha ereditato il trono di Geenna come unica erede rimasta. Ma la ragazzina, oltre a essere ancora poco più di una bambina, è del tutto impreparata a fare suo quel ruolo per cui non è mai stata addestrata. E Geenna non è un posto come gli altri: definito il Regno delle Ombre, per secoli i suoi sovrani sono stati capaci di comunicare con gli spiriti e risvegliare i morti. Ma senza arti magiche e un esercito, come farà Lily a prendersi la responsabilità di salvaguardare il Paese e il suo popolo?
Thorn è un ragazzino che ha commesso un errore. Un errore che la sua famiglia ha pagato molto caro. Ora che suo padre è scomparso, Thorn è deciso a partire per trovarlo e riportarlo a casa; ma quando viene catturato da un mercante di schiavi, la sua avventura sembra concludersi in un clamoroso fiasco. Questo finché non viene comprato da un misterioso e sanguinario boia, deciso a portarlo nel Regno delle Ombre...

Shadow Magic è il primo romanzo della saga fantasy firmata dal britannico Joshua Khan. Per quanto sembri rivolto a un pubblico giovane, in realtà il libro si dimostra fruibile e apprezzabile a ogni età. Lo stile è infatti molto leggero e scorrevole, ma mai nella sua concezione negativa. Nella semplicità della sua penna, inoltre, l'autore riesce a inserire delle piccole perle tutt'altro che banali, ma, anzi, in grado di stupire e scaldare dolcemente anche il lettore più navigato. Le avventure di Thorn e Lily riescono a catturare fin da subito il suo pubblico, stregandolo, emozionandolo, incuriosendolo e incollandolo fin dai primi istanti al volume. Le 257 pagine di cui è composto volano sotto lo sguardo di chi lo legge, famelico.
Ciò che però a mio avviso rende brillante e originale la scrittura di Khan è prendere elementi tipici del fantasy e dar loro tutta un'altra sfumatura, una nuova e differente chiave di lettura. E non si ferma qua. L'autore ha una particolare abilità: prendere tutto ciò che è anticonvenzionale, brutto e spaventoso e mostrarne, senza mai alterarne niente, la meraviglia intrinseca. Mostra, cioè, come il mondo intero possa apparire differente se cambia il tipo di sguardo che si posa su esso. Shadow Magic risuona così come un inno trionfale alla giovinezza, al coraggio, alla speranza e all'amicizia; ma anche alla diversità e a ciò che la rende così unica e meravigliosa.

Shadow Magic, a partire dalla bellissima copertina e dalle stupende illustrazioni di Ben Hibon che ne arricchiscono le pagine (e che ho sparso per la recensione), si è rivelato fin da subito una gradita sorpresa. Nell'aprire la mia copia del romanzo mi aspettavo una lettura piacevole, una simpatica compagnia. Giunta alla fine, le mie aspettative non sono state certamente deluse, ma ho trovato anche qualcos'altro, una ricchezza in più che non pensavo avrei incontrato. Shadow Magic non è unicamente una bella storia, ma è uno di quei racconti che hanno tanto da donare a chi li legge, che nascondono un tesoro segreto e che sono pronti a donarlo a chi ha il coraggio di immergersi tra le sue pagine. È solo il primo capitolo, eppure è sufficiente a far innamorare dell'intera saga e a rendere impazienti di conoscerne il seguito.
In conclusione, mi trovo a consigliare ancora una volta un libro che è riuscito a entrarmi dentro e a crearsi un posticino nella mia libreria e nel mio cuore da lettrice.
Se avete paura del buio, se vi piace ciò che è diverso, o più semplicemente se cercate un buon compagno di viaggio, non dubitate: Shadow Magic è il libro che fa per voi.
Buona lettura!



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