Teoria dell'entropia
Ci vuole meno energia
a togliere un oggetto dal suo posto
che a rimettercelo

Non è facile inserire il libro in un unico genere: romanzo? Epistolario? Diario? Le lettere ci sono, così come sicuramente non mancano gli elementi autobiografici, e la trama rientra perfettamente nei canoni dei romanzi adolescenziali; ma non è così facile catalogarlo... e forse non è neanche così importante.
Nel leggere Vuoi conoscere un casino? ho avuto una strana e piacevole sensazione. Alcuni mesi fa, frugando tra le scatole dei ricordi, mi sono imbattuta nei vecchi diari adolescenziali di mia madre. Ecco, scorrere le pagine del libro è stato come rivivere l'esperienza di sfogliare quei vecchi diari, e ne spiego il perché. Innanzi tutto per la capacità dell'autrice del raccontare la vita vera, l'esistenza tipica e unica dei quindicenni. Le pagine di Vuoi conoscere un casino? mi hanno riportato, con piacere e dolce nostalgia, dritta alla mia adolescenza, nel calore delle amicizie, l'allegria ancora un po' spontanea e bambina, tra i banchi di scuola, alle gite fuori porta fatte cantando I Promessi Sposi in dieci minuti, alla voglia di vivere e conoscere questo mondo che all'improvviso appare così grande, nuovo e complicato, per chi non vuole ammettere di essere, sotto sotto, ancora un po' piccolo. Ma non è solo questo. Proprio come mia madre all'epoca confidava segreti al suo diario, consapevole che sarebbe rimasto segreto, Giorgia affida il proprio cuore e il proprio animo alla sua penna, permettendo di entrare fin nella sua intimità, senza mai essere invadenti, e facendo così conoscere e cogliere al lettore le corde più profonde della sua anima. È un aspetto che ho apprezzato tantissimo, la fiducia, la sincerità, la spontaneità. Il coraggio di mettersi a nudo e farsi guardare non per mettersi in mostra, ma per porre il lettore davanti a sé, allo stesso livello, e guardarsi a vicenda negli occhi. È un personaggio che si arriva a conoscere davvero, sentendola vicina, viva. Giorgia è una ragazza che apprezzo moltissimo, e non solo per la sua spiccata maturità mista a un po' di tenera ingenuità, ma anche per la sua forza, il coraggio, la speranza. La guardo e mi viene da pensare a come sarei stata io alla sua età se fossi stata ugualmente capace di credere in me e soprattutto nei miei sogni.
Vuoi conoscere un casino è un libro dolcissimo, a tratti molto tenero, caldo e solido: al suo interno nasconde una grande forza, determinazione, e sopra tutto brilla la speranza. Lo stile è molto scorrevole, ma è facile cogliere la consapevolezza nella scelta delle parole giuste da usare in ogni frase. Alex Astrid (pseudonimo di Giorgia Pollastri) gioca con le parole con la semplicità e familiarità di chi tra esse si sente a casa. È impressionante pensare alla sua giovane età: classe '98, nel 2014 autopubblica il suo primo romanzo Guardami, scritto quando ancora frequentava le scuole medie. È sempre nel 2014 che inizia a scrivere Vuoi conoscere un casino?.
Nonostante le sue 284 pagine, Vuoi conoscere un casino? si legge piacevolmente in un pomeriggio, e non solo perché le frasi scivolano semplicemente sotto gli occhi, ma perché riesce a catturare il lettore, che si immerge nel calore delle sue pagine e non riesce, o forse non vuole, staccarsene finché non giunge a sfogliarne l'ultima.
Consiglio volentieri questo libro, in uscita il 23 giugno 2016, con allegria, dolcezza, e soprattutto speranza.
Buona lettura!
Bellissima recensione, complimenti. Sono stata invitata dall'autrice alla presentazione del libro e volevo saperne di più. Quello che ho capito è che una storia assolutamente da leggere. Spero anche io di recensirlo a breve.
RispondiEliminaMolto bello il tuo blog, non ho potuto non iscrivermi. A presto:)
Grazie mille! :D Ho fatto (e cerchiamo di fare tutte) del nostro meglio ^-^
RispondiEliminaAccidenti, che fortuna essere invitate alla presentazione del libro!! Ti sto invidiando troppo *^*
Mi raccomando, fammi sapere appena scriverai la recensione (sono troppo curiosa)!
- moony