Reviwe Tour: Fix Me di Marika Vangone
Buongiorno
Specchietti!
Questo sabato
Irish Girl e Mil Palabras ci portano nel mondo di Fix Me, la raccolta di poesie
della nostra Marika Vangone, in uscita proprio oggi.
Autore: Marika Vangone
Genere: Poesia
Data di uscita: 2 aprile 2022
Editore: Self publishing
Buon sabato,
Specchietti.
Oggi non è una
storia a tenerci compagnia, o forse sì, se immaginiamo un lungo percorso fatto
di inciampi, cadute e rinascite, sogni e desideri. Quello che Marika Vangone affida
alla pagina bianca aprendosi al lettore con Fix Me, una raccolta di splendide
poesie. Frammenti di vita, appunti sparsi, parole disseminate lungo la via.
Lo sai quanto è difficile combattere contro se stessi?
Quanto faccia male soffocare le parole che gridano nella testa
per non farle uscire?
Morire piano piano,
uccidersi da soli.
Soffocare con i propri pensieri.
Come faccio a sentirmi vuota dopo tutto ciò che ho nel
corpo?
Non parlo di carne,
di ossa,
di anima…
Parole di lettere, di inchiostro.
Morirò lo sai?
Andrò in overdose di parole dette mai.
Marika si apre
così, fragile e forte allo stesso tempo. Lascia che la sua anima si racconti
attraverso quelle parole spesso taciute, a volte sussurrate.
Riflessioni che
spaziano dall’amore alla consapevolezza del proprio essere donna; che assumono
forza e vigore pagina dopo pagina.
Un po’ come
quella donna che per tanto, troppo tempo, s’è sentita imperfetta, immagine
distorta di se stessa, quando si specchiava negli occhi di chi non sapeva amarla,
apprezzarla, accettarla.
Ero io
in uno specchio rotto.
Ero io con un vestito storto.
Ero io…
ma nel modo in cui mi vedevi tu.
Adesso brillo forte
e tu non ci sei più.
Che Marika abbia
un animo sensibile e che sappia cogliere le infinite sfumature dell’esser
donna, lo avevamo già capito dai suoi romanzi (Viraha: la strada che mi porta a
te è uno di quelli che sento di dovervi consigliare), eppure, ancora una volta
è riuscita a sorprendermi.
Le sue parole
sono schegge impazzite, che lacerano la carne e arrivano dritte al cuore. Un pugno
nello stomaco che ha il sapore agrodolce della consapevolezza.
Che si parli di
diritti negati, di amori perduti, di rinascita, riesce sempre a toccare le
corde più profonde dell’anima con infinita sensibilità.
Perché mi tratti così?
Ti ho fatto forse qualcosa?
Non mi parli neanche
Come se volessi cancellarmi.
Il tempo non è una gomma
E io non sono uno sbaglio
Come vuoi farmi credere tu.
Hai alzato le mani troppe volte
E adesso sono diventata pozzanghera…
Forse se mi muovo posso tenerti testa
E scivolarti tra le dita come acqua.
Il suo mondo è fatto di sogni che esplodono come fuochi d’artificio, che non accettano di essere tenuti in un cassetto, per quanto sia arduo realizzarli. Di fronte a una società che si prende gioco, illude e deride i sognatori, Marika offre a loro il suo metaforico abbraccio. I sognatori sono così, non possono cambiare, né lo vogliono. Forse, è il resto del mondo che dovrà accettare di scendere a patti con loro.
Quelli come noi
hanno un prezzo da pagare.
Ha il colore dell’ultimo respiro,
il ritmo del primo battito del cuore.
Quelli come noi,
che chiamano sognatori
hanno un’anima lacerata
fatta a pezzi dal tempo.
Cambiare vita?
Non possiamo.
Ci siamo dentro
fino alla punta dei capelli.
Ci lasciamo andare alla vita,
soffocati da un inchiostro di
parole che mai siamo riusciti a dire
ma che si vedevano scritte
nei nostri occhi.
Marika conosce
il peso delle parole.
Da scrittrice e
donna, sa quanto possano ferire o, al contrario, consolare, e questo si
evince lungo tutta la raccolta, attraverso le immagine scelte per accompagnare
i testi: a volte appena accennate, sfuggenti, altre volte brillanti nei loro
chiaro-scuro, nella loro precisa definizione.
Fix me è una
raccolta che vi consiglio nel modo più categorico. Una coccola da tenere sempre
con sé, da sfogliare quando la realtà prende cinica il sopravvento, quando ci
sembra che manchi aria da respirare, quando cerchiamo conforto nella parola
scritta.
Una raccolta, dolce-amara,
che parla di amore e sogni, e a cui dedico i miei cinque specchi.
Ci ritroveremo a guardare il cielo,
ci sarà la luce,
arriverà il sereno.
Fuochi d’artificio faranno esplodere il mondo
e poi?
Sarà infinito.
Vi lascio alle parole
di Mil Palabras e vi do appuntamento alla prossima lettura.
La vostra Irish
Girl 🍀
Salve Specchietti,
mi unisco anche io ai festeggiamenti per l’uscita della prima raccolta di poesia edita da Marika Vangone, la nostra boss, nonché stimatissima autrice.
Fix me, come già vi ha
annunciato Irish Girl, esce oggi unicamente in versione cartacea e in esclusiva
su Amazon.
Conosco profondamente la penna di Marika, la sua unica semplicità di caratterizzare i suoi personaggi, la sua sensibilità, il suo singolare modo di esprimere emozioni profonde attraverso una manciata di parole, come fossero delle pennellate spontanee di un quadro espressionista.
Sono stata molto contenta quando mi ha reso partecipe del suo progetto di racchiudere tutte le poesie, dalle più datate a quelle più recenti, in un’unica raccolta, perché ne avevo letta qualcuna nel corso degli anni e credo davvero che Marika esprima il suo vero talento in versi e desideravo che li condividesse con un pubblico più vasto.
Fix me è un viaggio nell’emisfero
più intimo dell’autrice, ma attraverso i momenti che più hanno segnato la vita
di Marika e che ritroviamo tra i versi, ritroveremo noi stessi, ci conosceremo
più a fondo e condivideremo con lei luci e ombre.
Siamo in Piedi
ERestiamo cosìAndando avanti in una pericolosaNevicata su unaZatteraArenata in un posto che non c'è.
L’essere donna, il sentirsi
libera, senza costrizioni, senza il dover chiedere a nessuno, il poter gestire la
propria arbitrarietà è uno degli argomenti che Marika ha più a cuore, lo
abbiamo già visto con il primo volume di Viraha – la strada che mi porta da te
e lo ritroviamo, ingombrante, nei suoi versi.
Perché mi tratti così?
Ti ho fatto forse qualcosa?
Non mi parli neanche
Come se volessi cancellarmi.
Il tempo non è una gomma
Ed io non sono uno sbaglio
Come vuoi farmi credere tu.
Hai alzato le mani troppe volte
E adesso son diventata pozzanghera …
Forse se mi muovo posso tenerti testa
E scivolarti tra le dita come acqua.
L’andare, a volte così
assurdo, del mondo, la drammatica situazione storica che stiamo vivendo da
spettatori e non grida tra le sue pagine.
La guerra non è per
chi vuole vivere, ma per chi è tanto egoista
da decidere chi deve morire.
Il suo vissuto, la sua
profonda empatia verso il prossimo si possono toccare con mano sfogliando
questa raccolta.
Come vi ho già detto in
apertura, lo stile di Marika è essenziale e punta dritto al cuore senza giri di
parole, senza voli pindarici. È unico.
Inutile dirvi quanto mi sono
emozionata tra i suoi versi e penso che sia molto chiaro che mi sia piaciuta
moltissimo questa iniziativa.
Marika ci parla di sentimenti
condivisibili, di paure reali, che abbiamo tutti; d’amore, di dolore e di forza.
Marika, attraverso i suoi versi, parla di ognuno di noi.
Assegno cinque specchi alla
raccolta e ringrazio l’autrice per la copia in omaggio.
La vostra Mil Palabras vi
saluta e vi dà appuntamento alla prossima lettura!
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