Recensione: Bambini di Cristallo

Trama
A Billie non piace affatto la nuova casa in cui si è trasferita con sua madre. Mobili tarlati e oggetti polverosi, resti spettrali dei precedenti inquilini, riempiono la vecchia abitazione, la vernice si scrosta dai muri e ovunque c'è un odore particolare, come se nessuno la abitasse da parecchio tempo. Ma non solo: strane cose accadono, specialmente di notte, quando tutti dormono. Tutti tranne Billie che, con gli occhi sbarrati nell'oscurità, sente con crescente terrore inquietanti rumori sul tetto, e movimenti misteriosi che provengono dal piano di sotto. I vicini e la comunità locale stanno nascondendo qualcosa, un segreto sull'edificio e sul suo passato. Quando appaiono dal nulla due misteriose statuette di cristallo il mistero si infittisce, ma la madre di Billie pensa che si tratti solo di fantasie della figlia e del suo nuovo amico Aladdin. Così i due ragazzi si troveranno a fare i conti da soli con la tragica storia della casa... Età di lettura: da 11 anni.
Bambini di cristallo è un romanzo da brividi con i controfiocchi. Se volete iniziare i vostri figli alla lettura (o anche solo se volete qualcosa di disimpegnato e stuzzicante), coinvolgerli con questo libro è il modo perfetto per farlo. Si tratta di una storia adatta a tutte le età, con un mistero fatto di piccoli sussulti e una casa da batticuori notturni.
La piccola Billie è una bambina che ha appena subito un cambiamento enorme, radicale, di quelli che non si digeriscono proprio: suo padre è morto a causa di una grave malattia e sua madre, senza pensarci, ha deciso di trasferirsi in una nuova città e di comprare anche una nuova casa. E se aggiungiamo un signore dell’agenzia immobiliare dall’aria truffaldina, strani vicini di casa, un ragazzino insistente e una casa stregata, l’avventura sembra proprio dietro l’angolo!
La narrazione è semplice, lineare, perfetta per dei giovani a caccia di enigmi. Perché questo è Bambini di cristallo: un enorme segreto custodito nella nuova casa di Billie, di cui nessun adulto vuole parlare ma di cui i bambini sono sempre più curiosi. E sono proprio loro, i bambini, i veri protagonisti del mistero e risolutori dello stesso.
Le tematiche sono di grande rilievo (morte di proprio caro, cambio di città e di casa, perdita dei proprio amici) e vengono affrontate con conoscenza e sapiente impegno da parte della scrittrice. Quello che affronta Billie è un crescendo emotivo che si specchia nella sua avventura quanto nei problemi reali che affronta dalla morte di suo padre.
Il mistero creato dalla penna di Kristina Ohlsson è solo il primo di altri due volumi che presuppongono altrettanta cura e intrigo. Ma lettori, state attenti. Per quanto lineare questo mistero potrà sembrarvi, i brividi vi resteranno addosso dalla prima all’ultima pagina!
Voto? 
Alla prossima, 

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