Review Tour: Nessuno disturbi l'amore di Anna Zarlenga
Scrivere d’amore è facile… ma
viverlo?
Dori è una scrittrice. A
ventotto anni vive ancora con la famiglia, che non la incoraggia affatto, anzi,
la soffoca con richieste continue, convinta che in fondo, il suo, non sia un
vero lavoro. Ma Dori, sotto lo pseudonimo di Delphine M. Bright, con il primo
romanzo ha avuto molto successo. Ha persino sperato che da quel momento in poi
la sua vita potesse cambiare. Purtroppo i successivi romanzi non sono andati
altrettanto bene e ora il rischio di un altro flop la terrorizza. Come se non
bastasse, l’editor la incalza perché consegni in tempo e questa volta condisca
la trama “con un po’ di pepe”. Ed è proprio questo il problema… Dori non sa
proprio cosa sia il pepe. La sua vita amorosa è ormai da tempo inesistente. In
un momento di crisi dovuto allo stress in famiglia, Dori dà fondo ai suoi pochi
risparmi e decide finalmente di andare a vivere altrove, per ritrovare un po’
di tranquillità. Non navigando nell’oro, l’unica possibilità è affittare una
stanza insieme ad altri studenti. In fondo uno studente dovrebbe studiare:
quale fastidio potrebbe mai darle? Dori non immagina proprio in quale guaio sta
per cacciarsi…
Lei scrive d’amore, ma non ha
una storia.
Lui ha molte storie, ma con
poco amore.
Poi, un giorno, le loro strade
si incontrano…
Ciao Specchietti!
Come sapete, da qualche
giorno è online il nuovo romanzo di Anna Zarlenga e noi del blog, con un
pochino di ritardo, abbiamo partecipato al Review Tour.
(Scusa ancora, Anna e grazie
per la copia digitale in omaggio!)
Avvertenze: questa sarà una
recensione sclero semiseria.
Allora, che io ami la penna
di Anna Zarlenga, ormai, è un dato di fatto.
Mi ha sedotto con Spiacente,
non sei il mio tipo, ammaliato con Quando l’amore chiama io non rispondo,
corteggiata con fidanzato Part-Time e Uno sconosciuto sotto l’albero e fatta
capitolare con Nessuno disturbi l’amore.
Eh, sì, Anna, mi spiace ma
sono tua. Per sempre.
La storia di Alex e Dori è
magica.
Non ridevo fino alle lacrime
e non mi commuovevo fino a piangere così da tempo e sono letteralmente
innamorata di ‘sti due, della storia nella storia, della storia nella storia
nella storia.
«Già», annuisce, ma sfugge il mio sguardo. «Potrei scrivere “il desiderio di sentire il suo tepore”. Che ne dici?».
Suor Adalgisa. Suor Adalgisa.
«Dico che potrebbe andare meglio».
Dori è una scrittrice che
scrive sotto pseudonimo.
Alex è uno che vive molto
alla giornata, eterno studente fuori corso in rotta con i suoi, ha un negozio
di cianfrusaglie etniche “tipo zen” con il suo migliore amico Marcello e la
sera è la star del Poetry Slam partenopeo.
Allergico alle relazioni
stabili, amante della libertà e sprezzante delle regole.
Ora, capirete voi da soli che
gli ingredienti per una storia incantevole ci sono tutti.
Però sono generosa e ci
aggiungo:
-
la cornice
romantica napoletana (romanticissima, fidatevi. Sono stata giusto un paio di
settimane fa a passeggiare con marito sul Lungomare di Mergellina ed è romantico.
Molto);
-
l’inconfondibile
ironia della penna di Anna;
- il “friccicorio” che ti pervade dalla prima all’ultima pagina.
Comunque, Dori, autrice di romanzi rosa, stufa della sua ingombrante e chiassosa famiglia che non la prende per niente sul serio, decide di trasferirsi nell’appartamento di Alex per rivendicare la sua indipendenza, la sua autonomia e scrivere in santa pace, di finire il romanzo che le permetterà di diventare autrice best-seller.
Alex
non prende bene l’arrivo di questa sconosciuta, che pare abbia anche un po' di
puzza sotto al naso, migliore amica dell’igienizzante e stramba vera. La vuole
cacciare, a ogni costo… anche se… forse… lei potrebbe essergli utile al fine di
mantenere il suo status di finto studente-imprenditore-poeta di strada intatto,
mentre lui potrebbe aiutarla a tratteggiare due personaggi che non sembrino dei
cartonati bidimensionali.
E allora, la strana coppia inizia a collaborare, tra una gaffe e l’altra, tante risate e strane atmosfere cariche di aspettativa.
Il romanzo, dunque, procede su due binari paralleli: le vicende dei protagonisti e la costruzione della trama del nuovo manoscritto di Dori, sì, proprio Dori, come il pesce innamorato di Nemo, infatti, il suo soprannome è Pesciolino (adoro).
Se
sul binario di Dori e Alex la Zarlenga si sbizzarrisce facendoci sputare
polmoni dalle risate e trepidare dall’emozione, sull’altro, ci fa riflettere su
quanto sia difficile portare a termine una storia, su quanto – ancora e
purtroppo – la letteratura Rosa sia oggetto di scherno, derisione, qualcosa di “non
all’altezza”.
Su
quanto siano presi poco sul serio, ancora, gli scrittori.
Ehm… come dirglielo senza urtare la sua suscettibilità? «Ho già un mio discreto pubblico, ma grazie per il pensiero».
«Di cosa parlano i tuoi libri?»
«Sono romanzi rosa», annuncio, aspettandomi già la sua reazione.
«Ah».
Ah. Una sillaba, milioni di sfumature di disprezzo.
Nessuno disturbi l’amore è il “classico” romanzo rosa partenopeo targato Anna Zarlega, dove si ride tanto, ci si innamora e, tra una risata e un sospiro, si riflette sulla volubilità della vita, sulla condizione precaria attuale dei giovani e sugli stupidi pregiudizi che ancora continuano a ingombrare le nostre menti.
Forse
non diventerò mai brava come te, Anna, ma anche io scrivo rosa e me ne vanto, perché
parlare di sentimenti, fare il nostro lavoro con famiglia, figli, una casa, un
altro impiego magari da portare avanti, non è per niente facile. E questi romanzi,
almeno a mio parere, servono proprio a questo: ad addolcire i momenti di
difficoltà, a donare speranza, a farci sognare, perché, nei sogni, possiamo
essere e diventare chiunque ed essere sempre felici.
Te
lo devo proprio dire?
Specchio
speciale è il minimo. Te se ama, Anna, a te e tutti i tuoi personaggi.
A presto,
la vostra Mil Palabras
Commenti
Posta un commento