Review Party: Overtime di Martina Pirone
Buongiorno Specchietti.
Oggi non è un giorno come tutti
gli altri… Eh no!
Oggi è il giorno in cui si
festeggia l’uscita di Overtime, il nuovo romanzo della nostra Martina Pirone!
Rullo di tamburi, fiato alle
trombe, a parlacene sono Irish Girl e Iron Princess!
Titolo: Overtime
Autrice: Martina Pirone
Casa Editrice: Self Publishing
Genere: Sportromance, sfumature suspense
Autoconclusivo: sì
Cover Reveal: 18 febbraio 2022
Uscita: 28 febbraio 2022, disponibile su Amazon in formato digitale e cartaceo e incluso nell’abbonamento Kindle Unlimited
Numero pagine: 400 circa
Prezzo ebook: Prezzo lancio il giorno di uscita a 0.99, poi a 1.99
Prezzo Cartaceo: 12.90
Vivi, tu che puoi. Per
trovare la verità c’è sempre tempo.
È come se mi rendessi
conto solo adesso di quanto sia meravigliosa e potente
la semplicità di un
abbraccio. Una connessione profonda data
da un groviglio di
braccia e due cuori che si scaldano l’un l’altro.
Specchietti,
sono sincera, non mi aspettavo la piega che, da un certo punto in poi, prende
la narrazione di Overtime. In questo, le scelte di Martina si rispecchiano
molto in quelle dei suoi personaggi. In Three Point Shot e Slam Dunk a farla da padrone sono
lo sport e i sentimenti; in Overtime andiamo oltre. C’è sempre il basket, raccontato
egregiamente – e lasciatemi dire che se cercate uno sport romance con Martina
andate sul sicuro, perché nei suoi lo sport c’è davvero –; c’è la storia d’amore;
ci sono i fraintendimenti, l’orgoglio che fa dire “No”, quando il cuore urla “Sì”,
i batticuore… ma c’è anche e soprattutto qualcosa di nuovo. Una sotto-trama
capace di agganciare il lettore e non mollarlo più. Una sotto-trama ostica,
insidiosa, con cui Martina decide di destreggiarsi per la prima volta con
grande coraggio.
Ho amato la
storia di Adriano e Cleo, il loro volersi e allo stesso tempo allontanarsi
perché spaventati da quel sentimento così forte e, soprattutto, perché non
sicuri di essere ciò di cui l’altro ha davvero bisogno. E ho amato, immensamente,
il ricordo di Livia, il racconto di una vita spezzata troppo presto, di una
giovane donna che voleva conquistare il mondo a modo suo, in un certo senso,
che aveva “fame” di vivere, che sapeva amare incondizionatamente, che chiedeva
solo un altro po’ di tempo per realizzare i suoi sogni. E ho amato il suo
rapporto con Cleo, la loro complicità, il cercare continuamente di difendersi a
vicenda, anche se per farlo era necessaria qualche bugia. E, ancora, ho amato, sopra
ogni cosa, Cleo. La sua forza e la sua fragilità. Le sue lacrime, le sue paure.
Il suo è un personaggio a tutto tondo, che non si vergogna di mostrarsi al
lettore, così come non si vergogna di mostrarsi a Adriano.
Ed è a Cleo e
Livia, e al coraggio di Martina per aver intrapreso un sentiero tutto nuovo con
Overtime, che consegno il mio Specchio Speciale.
Ora, Specchietti, vi lascio alla recensione di Iron Pricess e vi do appuntamento alla prossima lettura.
La vostra Irish Girl.
Eccoci, cari specchietti, a
parlare finalmente del terzo capitolo della Never Let Me Down Series.
Perché “finalmente”? Perché dopo aver conosciuto Dave, aver sospirato insieme a
Riccardo, è giunto il momento di addentrarci nel profondo dell’animo (e dell’ego)
di Adriano Sempieri, il più amato dei ragazzi del Trastevere Basket.
Ritroviamo Adriano lì dove lo
avevamo lasciato, a Londra, in un viaggio “di lavoro” che è servito a unire Riccardo
e Giorgia. È proprio lì che Adriano conosce Cleo, la caliente
coinquilina di Giorgia, italiana di adozione ma di origini brasiliane. Cleo
attrae subito l’attenzione di Adriano e la cosa è reciproca, tanto che i due finiscono
subito a letto.
Sembra essere finita lì la loro
storia, in una fiammata di calda ma breve passione, tuttavia nessuno dei due riesce
a togliersi l’altro dalla testa e quando si rincontrano, parecchi mesi dopo,
sembra non essere passato un solo giorno da quel viaggio a Londra e le fiamme
della passione si riaccendono istantaneamente.
Perché Cleo adesso è a Roma.
Perché Cleo adesso va alle partite
di Adriano.
Perché Adriano frequenta il
locale dove lavora Cleo.
Perché Cleo vive a casa di
Riccardo.
Perché Adriano dorme più volte
sul divano di Riccardo che a casa propria.
Insomma, rimanere lontani è impossibile
e Adriano, che non riesce a contemplare l’idea di legarsi a una sola donna, si
ritrova il frutto dei suoi desideri sessuali invadere la sua vita privata, i
suoi spazi sacri.
Cleo, però, ha ben altro per la
testa oltre al sexy dottore. Il caso della morte di sua sorella è stata
riaperto e la vita dell’unica persona che possa aiutarla è appesa a un filo.
Cleo, però, vuole coinvolgere meno persone possibili nel suo dolore, e questo
significa anche tenere Adriano lontano dalla verità.
Martina Pirone prende il coraggio
a due mani con questo romanzo, e ci fa addentrare in sfumature più thriller, in
un genere che non aveva ancora affrontato. Non temete, però, perché lo Sport
romance (eh sì, Sport con la S maiuscola perché è proprio lui a fare da padrone)
non manca, anzi. Possiamo dire che Martina è brava a raccontare del basket tanto
quando Michael Jordan è bravo a praticarlo. Riesce a farti entrare nelle
partite come se fossi realmente sul parquet. Neppure gli allenamenti sono
lasciati al caso, tutti descritti con attenzione, a partire dagli esercizi con
cui il coach Mazzali massacra il povero Adriano fino ai sentimenti di quest’ultimo
(e del resto dei personaggi del romanzo) per questo sport e per la loro squadra.
Ancora una volta il Trastevere
Basket (nella sua forma “allargata” che comprende anche Alida e Giorgia) si
dimostra una famiglia per Adriano… e anche per Cleo.
Nonostante il suo spropositato
ego, Adriano non domina totalmente la scena perché Cleo riesce a prendersi il
suo spazio e ad aprirci la porta del suo cuore, regalandoci le sue confidenze, il
suo dolore e anche le sue speranze. I capitoli incentrati su di lei sono i più
toccanti e quasi sembra di toccare con mano la sua sofferenza, il suo disperato
tentativo di dare giustizia alla morte della sorella.
Anche i personaggi di contorno riescono a ritagliarsi uno spazietto nel cuore del lettore: Alida con la sua saggezza, Juan Miguel che si prende un importante riscatto dopo la pessima figura in Slam Dunk (Martina, dammi un romanzo su di lui, donagli una gioia), ma anche le new entry Natasha, migliore amica e collega di Adriano, all’apparenza tutta d’un pezzo ma incredibilmente sensibile e il bel nerd Luca, con i suoi addominali perfetti e il bel faccino da Sempieri (come dite? Ho dimenticato di parlare di Rafael? Ne deve fare di strada per redimersi come Juan Miguel!)
«Perché a un certo punto, che si voglia o no, esiste solo quella persona, gli altri non contano più, diventano sfocati; come quando sei miope e ti dimentichi gli occhiali a casa. Quella persona, invece, è una foto in HD, la vedi nitida, insieme a ogni suo più insignificante dettaglio, e, nonostante tutto, la ami.»
Insomma, se avete amato i primi
due volumi della Never Let Me Down Series o se i libri di Martina Pirone
vi sono completamente estranei e volete iniziare a scoprire i suoi romanzi, Overtime
è la lettura che fa per voi. Con tanto sport, tanto romance e tanto fiato sospeso.
A me non resta che assegnare lo
specchio speciale a Martina (e al sexy Adriano) e a darvi appuntamento alla prossima.
Commenti
Posta un commento