Review Tour: Amore +1 di Melissa Pratelli
Trama
Joel Evans non potrebbe volere di più dalla vita.
Batterista degli ScreamDreams, una delle band più amate degli Stati Uniti, assieme al suo migliore amico Charlie Fisher, è riuscito a fare della sua più grande passione il proprio mestiere.
Quando, però, la band approda a Los Angeles per il primissimo concerto nella città degli angeli, e Joel incontra Harper, la receptionist dell’hotel in cui alloggiano i ragazzi, lui si rende conto che forse non ha proprio tutto ciò che desidera. Forse c’è qualcosa che gli manca.
Ma se ciò che lui vuole appartenesse già a qualcun altro?
A volte basta poco per riconoscere la propria anima gemella, più difficile, invece, è ascoltare il proprio cuore.
Buongiorno, specchietti. Oggi la vostra IronPrincess è qui per parlarvi di un romanzo a base di musica. Quindi accordate le chitarre, fate rullare la batteria, scaldate la voce e preparatevi a cantare con gli ScreamDreams e con Amore +1, l’ultimo romance di Melissa Pratelli.
La nostra Melissa, ormai ospite fisso del blog, si è affacciata nel mondo del romance quattro anni fa con Ancora un po’ di Charlie, un romanzo fresco e dolce sulla relazione tra Charlie e la sua migliore amica, Grace. Attorno a loro, un po’ come terzo incomodo della coppia, c’era Joel, migliore amico di Charlie, suo compagno nella squadra di nuoto e nella sua prima band e breve flirt di Grace. La personalità carismatica di Joel ha spinto i lettori a volerne sapere di più su quel ragazzaccio dal cuore d’oro e finalmente Melissa Pratelli ci ha accontentati.
Ci siamo trasferiti da New York e dalla East Coast alla West Coast e a Los Angeles, ancora una volta nelle calde giornate estive, ma ben sei anni dopo. I ragazzi che abbiamo imparato a conoscere sono ormai cresciuti. Grace è diventata una fotografa professionista, eppure non ha perso il suo inconfondibile stile da ragazza semplice, e i nostri cari Charlie e Joel sono riusciti a sfondare nel mondo della musica. Insieme ai gemelli Sinclair, hanno messo su il gruppo degli ScreamDreams e, guidati dal loro manager Dave, si preparano al loro primo grande concerto, quello allo Staples Centre di Los Angeles.
È proprio sul loro arrivo nella città degli angeli che si apre questo romanzo. La casa discografica ha prenotato per la band delle camere presso l’hotel Turmenic, un albergo di basso profilo, dov’è quindi più facile per dei personaggi famosi passare inosservati. Tra le receptionist che si alternano dietro il bancone, Joel incontra la rossa Harper o, meglio, incontra per primo il suo fondoschiena. Perché Harper è una di noi, una che colleziona brutte figure neanche fossero rare figurine in un album. Harper è anche una che sogna. Pur essendo confinata in una vita che le sta stretta, con un ragazzo emotivamente distante, le bollette da pagare e un lavoro che non è esattamente quello che desiderava, continua a tenere un sogno nel cassetto.
L’incontro con “Superstar”, come lei chiama Joel, la fa tornare a sorridere, a vivere, ad assaporare quei sogni che l’avevano portata a Los Angeles.
Joel ha sempre l’atteggiamento “da figo” che ci ricordavamo, tuttavia questo nuovo romanzo ci fa addentrare più a fondo nella sua anima. Joel tira fuori il meglio di sé quando è con Harper. Niente sorrisi di circostanza per le foto con le fan, niente flirt da una notte e via da maschio che può avere qualsiasi donna, ma semplicemente Joel Evans con il suo vero io e il suo lato più sensibile che sono pronti a farsi conoscere.
Melissa Pratelli, come sempre, non ci fa mancare una forte caratterizzazione anche dei personaggi secondari. Oltre a Charlie e Grace facciamo la conoscenza degli altri membri della band: Keith e Noah, i gemelli Sinclair o, meglio, “Sinclair 1 e 2”, come li chiama Joel. La caratterizzazione operata dall’autrice è talmente minuziosa da riuscire a creare due fratelli gemelli dai caratteri diametralmente opposti. Keith è la voce degli ScreamDreams. Primo a fare i bagni di folla sul palco, primo a provarci con le fan dietro le quinte… sempre che non lo anticipi Joel. Keith è un tipo che agisce senza pensare. Noah, al contrario è un tipo taciturno, uno di quelli che parla poco ma quando lo fa si fa notare. Ciò si riflette anche nel suo ruolo all’interno della band. Noah, infatti, suona il basso, uno strumento spesso dimenticato dai non addetti al mestiere, ma essenziale nella buona riuscita dell’intera melodia.
Una cosa che mi ha colpito molto è stato il forte senso di cameratismo tra i membri della band. Se Joel e Charlie sono praticamente fratelli da tempo immemore, Keith e Noah sono decisamente entrati a far parte della loro famiglia e la famiglia non si abbandona, qualsiasi cosa accada.
Come c’eravamo già abituati in Ancora un po’ di Charlie, anche in Amore + 1 la musica fa da padrona. Essa scandisce le vite dei quattro ragazzi e accompagna il lettore attraverso le pagine del romanzo. Ogni capitolo, infatti, è introdotto dalla citazione di un brano che ne riassume in qualche modo il contenuto. Consiglio, perciò, di tenere gli auricolari a portata di mano, per assaporare a pieno la lettura.
Chi legge i romanzi di Melissa Pratelli sa per certo che le cose non vanno sempre per il verso giusto. Ed è proprio qui che sta la bellezza delle sue opere. L’autrice riesce a trattare anche i temi delicati con un tocco unico. I suoi protagonisti affrontano difficoltà più o meno grandi che sono, in fin dei conti, le difficoltà della nostra vita quotidiana. Essi non sono né martiri né santi. Harper, Joel e tutti i ragazzi che li circondano non sono vittime di cui avere pietà o eroi a cui aspirare. Sono l’amica a cui darai della cretina perché prende la decisione sbagliata, ma di cui sarai fiera quando comincerà a pensare di più a se stessa, o il fratello che vorrai picchiare perché sai bene che nasconde molto più di quel che mostra, o ancora il cugino che, in mancanza di parole, abbraccerai per aiutarlo a superare quel momento difficile.
Per concludere, mi sento assolutamente di assegnare uno specchio speciale per Amore + 1: un romanzo adatto a viaggiare un po’ con la fantasia, camminando sulla Walk of Fame di Los Angeles o nel retro le quinte di un grande concerto, ma anche un romanzo con i piedi per terra, che non ha paura di affrontare la realtà e farci conoscere un po’ di più la gente che ci circonda e anche un po’ di più noi stessi.
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