Review Party: Electric State


Trama

1997. Una ragazza fuggita di casa e il suo piccolo robot giallo sono in viaggio verso Occidente attraverso un insolito paesaggio statunitense. Le rovine di giganteschi droni da battaglia sono disseminate per le campagne, ammucchiate insieme ai resti abbandonati di una civiltà ipertecnologica e consumistica, ormai in declino. A mano a mano che la loro auto si avvicina all'estremità del continente, il mondo fuori dai finestrini sembra disfarsi sempre più velocemente, come se, da qualche parte oltre l'orizzonte, il cuore vuoto della civiltà stesse infine per collassare.

In questi giorni vi stiamo proponendo ogni genere di evento, un po' per andare incontro ai vostri gusti e un po' per non cercare di cadere noi nella monotonia.
Oggi vi propongo, per il review party organizzato da "Il mondo di sopra", questa graphic novel uscita per la Oscar Vault (che ringrazio per l'omaggio). 


Electric State è una graphic-novel, o meglio, un romanzo illustrato, dalle tinte distopich e post-apocalittiche, scritta da Simon Stalenhug. La cosa che più ho amato di questo romanzo sono state le illustrazioni incredibili che mi hanno portata dritta dritta in un'America futurista, devastata e desolata, in una maniera così improvvisa che quando sono riemersa dalla mia lettura mi sono sentita confusa per qualche ora...
Perché? Perché Stalenhug ci porta a credere che quello che racconta e illustra, possa essere la realtà in un futuro neanche tanto lontano.
I disegni regalano al lettore molto di più di quanto non facciano le parole, diventando il fulcro principale della narrazione, lasciando al lettore l'illusione di star guardando un telefilm e non leggendo un libro. Anche la narrazione in prima persona porta ad immedesimarsi, quasi a immergersi in quelle tele tanto angoscianti quanto meravigliose.
Electric State ha il sapore del passato, perché il tempo in cui si sono verificati i fatti sono già passati per noi, ma allo stesso tempo sembra futuro. 


Non vi anticipo altro, ma sappiate cje Electric State fa male.
Come l'elettricità entra nel nostro corpo e ci costringe a scendere a patti con noi stessi per guardare in faccia un mondo che sta cambiando e che si avvicina sempre di più a qualcosa di cui abbiamo paura.
Alla fine lo scrittore sconvolge tutto, pensieri compresi, per regalare un finale a tratti quasi illusorio, ma sicuramente indimenticabile. 


Voto: 5 su 5



Commenti

  1. Un albo illustrato potente e intenso, capace di farci interrogare sul futuro
    Bella recensione

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  2. Il sapore del passato che sembra il futuro. Rende benissimo l'idea

    RispondiElimina

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