Recensione: Per l'@more basta un click di Rainbow Rowell

A quanti è capitato di ridere, mentre leggevate un racconto? E nel frattempo di essere guardati male, da quelli attorno a voi, perché vi prendono per mezzi pazzi, ma in realtà sono loro quelli sfortunati, a non averlo mai provato...
Bé, questo è uno di quei libri, che un sorriso o una risata, ve la strappa di sicuro ;)

Beth e Jennifer, giornaliste, si confidano via mail (quella dell'ufficio...). Lincoln, nerd dall'animo romantico al suo primo impiego, è pagato per spiare la posta dei colleghi e denunciare chi la usa per farsi i fatti propri. Ma nel caso delle due ragazze chiude un occhio, anche due. Perché le loro storie lo divertono e lo appassionano. E perché ben presto si innamora di Beth, senza averla mai vista. Ormai troppo coinvolto per tirarsi indietro, non può che vincere la timidezza e uscire allo scoperto: ma come si fa a dichiarare un amore virtuale?













La storia non è ambientata ai giorni nostri, ma a ridosso del 2000, quando le testate giornalistiche, una volta introdotti i pc, avevano paura che qualcuno potesse hackerarli, o passere le notizie via e-mail alla concorrenza.

Da qui, il ruolo di Lincoln. Un giovane che ha sperimentato le pene dell'amore e che tra uno dei tanti cicli di studi, si ritrova a lavorare di notte, come addetto per la sicurezza informatica di un giornale.
In questo romanzo possiamo osservare la crescita di questo personaggio.
Inizialmente ancora legato al nido di casa e ai dormitori universitari, sebbene l'età (non stiamo parlando di un anziano sia chiaro, ma di un trentenne se non sbaglio... comunque trai i venti/trenta anni), pare l'unico dei suoi amici ancora legato a una sorta di "immatura fanciullezza".
Quello che gli occorre è una donna, o meglio una fidanzata, che inaspettatamente ritrova in Beth.

Da: Jennifer Scribner-Snyder A: Beth Fremont
Inviato: mercoledì 18 agosto 1999, 09.06 

[...]

Jennifer - Credo di essere incinta.
Beth - Come? Cosa te lo fa pensare?
Jennifer - Sabato ho bevuto tre drink.
Beth - Meglio se rivediamo il discorsetto sulle api e i fiori, io e te. Non è proprio così che
funziona.
Jennifer - Ogni volta che bevo troppo ho l'impressione di essere incinta. Sarà perché non bevo
mai e, come minimo, la volta che decido di lasciarmi andare resto incinta. Tre ore di debolezza, e
adesso passerò il resto della vita alle prese con i bisogni particolari di un alcolista fetale.
Beth - Non credo che si dica così.
Jennifer - Avrà gli occhietti troppo distanti, e al supermercato tutti mi fisseranno sussurrando:
"Brutta ubriacona. Non ha saputo rinunciare allo Zima neanche per nove mesi. Che vergogna".
Beth - Bevi lo Zima?
Jennifer - Rinfresca sul serio, sai?
Beth - Non sei incinta.
Jennifer - Sì, invece. Di solito un paio di giorni prima del ciclo ho la faccia brufolosa e i crampi
premestruali, ma adesso la mia pelle è liscia come il sederino di un neonato. E al posto dei crampi ho
una strana sensazione al ventre. Una presenza, quasi.
Beth - Ti sfido a chiamare il telefono amico e a spiegare che hai una "presenza" nella pancia.

Beth è una giornalista, che recensisce film e lavora insieme a Jennifer (editor) per lo stesso giornale.
Fin qui, nulla di strano, se non fosse che Lincoln non ha mai visto Beth.
Infatti, lui si occupa di leggere le e-mail, che gli vengo segnalate, perché contenenti parole "pericolose" alla sicurezza... l'e-mail di Beth e Jennifer finiscono sempre in quelle da controllare.
Ne emerge quindi una corrispondenza vivace, dove l'una si occupa dell'altra. Affrontano problemi di ogni tipo, sino ad arrivare a descrivere proprio Lincoln, trovandolo sexy, senza sapere quale ruolo occupi nella testata.
Lui, che già è attratto da lei, per le sue parole e sentenze irriverenti, si ritrova sempre più coinvolto nelle vite di queste due giovani donne, iniziando a domandarsi se sia un bene.
Ovviamente, infatti, si sente in colpa, per violare la loro privacy, ma in fondo si tratta del suo lavoro. Quando, però, diventa sempre più curioso di conoscere l'aspetto di Beth, la situazione si complica...
La storia segue una linea semplice. Lo stile è scorrevole. Non mancano però sorprese e qualche colpo di scena lungo la strada. é una storia "rinfrescante" per la sua leggerezza, in determinate situazioni, ma che allo stesso tempo fa riflettere, su quanto si può rimanere affascinati da una persona, ancora prima di vederla fisicamente.

Dalla stessa autrice: Fangirl, ora anche nelle librerie italiane, recensione QUI  by -moony
Lost Inside My Universe

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